tag:blogger.com,1999:blog-9233655942263501872024-03-20T00:44:29.098-07:00La tua Parola Signore è luceTu sei la Via,la Verità, La Vita.
Unknownnoreply@blogger.comBlogger313125tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-19730949167202221702017-10-14T15:02:00.000-07:002017-10-14T15:02:10.626-07:00I nuovi chiamati nel Regno di Dio al posto degli ingrati<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMDFha1FsA-wcNHIqFQ6hIDxlIQITp3DWOHRlcVGo6UvZPOSBJAdjZ6meFLaRUj7zy3AKBKzRa8xWyCNI_2rejm4uDcAAGILLsW1TvtmMROZSFe0738KfcLQHxGveRtCPrTT54qFRvQAAS/s1600/vangelo+15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="306" data-original-width="393" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMDFha1FsA-wcNHIqFQ6hIDxlIQITp3DWOHRlcVGo6UvZPOSBJAdjZ6meFLaRUj7zy3AKBKzRa8xWyCNI_2rejm4uDcAAGILLsW1TvtmMROZSFe0738KfcLQHxGveRtCPrTT54qFRvQAAS/s400/vangelo+15.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-8644384339085642431" itemprop="description articleBody" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 1.4; position: relative; width: 578px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif; font-size: 14.85px;">I NUOVI CHIAMATI NEL REGNO DI DIO AL POSTO DEGLI INGRATI</span></div>
<span class="Apple-style-span" style="font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif; line-height: 12px;"><br />Commento al Vangelo della XXVIII Domenica del T.O. (Mt 22,1-14)<br /><br />Gesù Cristo volle, con un’altra parabola, annunciare il passaggio del regno di Dio ai popoli pagani e, nello stesso tempo, proclamò questa legge provvidenziale che concede ai poveri e agli abbandonati le ricchezze spirituali rifiutate dai primi chiamati. La fondazione e lo sviluppo della Chiesa possono paragonarsi veramente alle nozze del Figlio del gran Re eterno, di Dio, poiché egli così ha sposato l’umanità che vuol congiungersi a Lui, per essere fecondata dalla sua grazia e dai suoi meriti.<br />Secondo gli usi orientali, le nozze si celebravano col banchetto nuziale, e a quelli che vi erano stati invitati in un primo momento veniva rinnovato l’invito, poco prima del banchetto, dai servi del capo di casa. Se le nozze erano regali, i servi portavano a ciascuno un abito di circostanza, per accrescere splendore alla festa.<br />Il Signore aveva invitato gli Ebrei alle nozze del proprio Figlio, eleggendoli come prima famiglia della sua Chiesa; ad essi sarebbe spettata per diritto di elezione questa santa eredità e, per raccoglierla, avrebbero dovuto prepararsi al dono di Dio con una vita profondamente spirituale. Invece si concentrarono tutti nella vita corporale e materiale e, venuto il tempo, non solo non si curarono dell’invito ricevuto, ma disprezzarono i servi del Signore che li chiamavano, e giunsero fino ad ucciderli. I profeti, e particolarmente san Giovanni, avevano parlato chiaramente del Redentore, ma gli Ebrei non li ascoltarono e rifiutarono la grazia. Allora il Signore punì gl’ingrati per mezzo delle milizie romane, disperdendoli; e mandò i suoi servi, cioè gli apostoli ai crocicchi delle vie, ossia nei principali centri del mondo, affinché avessero chiamato alle nozze ogni genere di persone, buoni e cattivi, cioè preparati e impreparati alle nozze, invitandoli al banchetto già pronto.<br />Gesù Cristo esprime nella parabola, come un fatto già avvenuto, quello che doveva ancora avverarsi dopo la sua Ascensione al cielo. Quando gli apostoli si sparsero per il mondo, infatti, tutto era già preparato: era immolato l’Agnello divino, erano istituiti i Sacramenti, erano comunicati i doni dello Spirito Santo, e si attendevano solo quelli che avrebbero dovuto usufruire di tante ricchezze di grazia.<br />Gli apostoli andarono per tutta la terra, e chiamarono le genti al banchetto di vita, dando loro, con la grazia, quella veste nuziale di santificazione che doveva renderle ca-paci di poter comparire al cospetto del Signore.<br />L’invitato mancante della veste nuziale figurava e rappresentava quelli che avreb-bero preteso far parte della Chiesa senza mutare abito, cioè senza uniformarsi allo spirito nuovo che il Signore voleva come caratteristica del cristiano e, di conseguenza, sarebbero stati cacciati fuori del banchetto, nelle tenebre esteriori cioè nelle tenebre della vita naturale, estranea alla vita della grazia, legati mani e piedi, ossia privi di libertà vera, tra gli orrori e il pianto causati dalla pretesa civiltà senza-Dio, infelici, e ripudiati.<br />Gesù Cristo concluse la sua parabola dicendo che molti sono i chiamati al regno di Dio e pochi gli eletti. Questa sentenza non può riferirsi, evidentemente, a colui che era stato escluso dal banchetto, perché egli rappresentò anzi un’assoluta minoranza, una minima percentuale di fronte a quelli che avevano partecipato al banchetto. Le parole di Gesù sono una sentenza generale che riguarda l’economia della salvezza eterna in quelli che sono chiamati al regno di Dio. Molti furono chiamati al banchetto, ma si rifiutarono di parteciparvi; moltissimi furono nuovamente chiamati e vi parteciparono per misericordia, rivestiti della veste nuziale donata dal re; uno solo fu escluso perché non si curò di vestirsi di quell’abito nuziale. Gli eletti non furono quelli che parteciparono al banchetto che furono molti, e riempirono la sala nuziale; gli eletti sono quelli che, tra gl’invitati, diventano gli amici del re e i privilegiati della sua corte, ossia i santi e le anime privilegiate. Non ci sembra che si possa contorcere la frase di Gesù per discutere sul poco numero degli eletti, perché il suo senso genuino è proprio l’opposto, come si rileva dal contesto.<br />Gli Ebrei erano stati chiamati per essere i privilegiati del nuovo patto, e avrebbero dovuto essere grandi santi; invece si rifiutarono di far parte della Chiesa, e fra essi furo-no pochi gli eletti, i santi che ne fecero parte e la fondarono. I pagani, e con essi la massa dell’umanità, furono chiamati e parteciparono in massa al banchetto, ma tra essi, relativamente al loro immenso numero, furono e sono pochi gli eletti, cioè quelli di vita veramente santa. La misericordia di Dio, in tal modo, chiama tutti al suo regno, e non c’è popolo o anima che non sia capace di farne parte; sono esclusi quelli che non vi vogliono entrare positivamente, e quelli che ne rifiutano le grazie. Il numero dei chiamati, cioè di quelli che per misericordia raggiungeranno la Patria eterna è immenso, è tanto grande che può dirsi la maggioranza degl’invitati al banchetto della vita.<br />Se si pensa a quelli che solo in punto di morte ricevono i Sacramenti e fanno con Dio una pace affrettata, poggiata unicamente sulla generosità divina, e se si riflette che la Chiesa medesima li riguarda come salvati e li benedice fin nella tomba, si deve dire che, per divina bontà, non sono molti quelli che si perdono, e che il Signore ha mille porte di misericordia per salvare anche quelli che sembrano perire come disgraziati, nei flagelli comuni che colpiscono l’umanità.<br />La salvezza è espressa sotto il simbolo di un banchetto, proprio per indicarne la relativa facilità, perché non ci vuol molto a rispondere ad un invito, quando si trova già tutto pronto. Il Banchetto eucaristico che è la vera tavola imbandita per farci partecipare alle nozze del Re divino e darcene la vita, è di per sé già colmo di ogni bene spirituale, e chi vi si accosta vi trova quanto gli serve per sostentarsi spiritualmente e per poter raggiungere la Patria eterna. La vera sventura delle anime è sempre e solo il distaccarsi dal Banchetto eucaristico, con la scusa delle occupazioni materiali della vita; la mancanza di Cibo eucaristico porta immediatamente il rilassamento interiore ed esteriore della vita cristiana, e riduce le anime nelle tenebre degli errori e negli abissi delle passioni. Le vertiginose e fatue attività della civiltà moderna, rendendo più co-mune la scusa di non poter partecipare al Banchetto della vita, hanno ridotto l’umanità nello stato degradante e penosissimo nel quale la vediamo. Per risorgere, non ci vo-gliono riforme e tanto meno nuove forme di pretesa civiltà: bisogna tornare in massa al Banchetto eucaristico e partecipare così, intimamente, alla vita di Gesù Cristo. In questo sta la salvezza del mondo.<br />Don Dolindo Ruotolo</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-44900181206651551712017-10-07T15:21:00.000-07:002017-10-07T15:21:07.846-07:00 Gesù svela la cattiva disposizione dei suoi nemici<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBB0YVT0ZjtFjvf0mYv8B7CaQtlrkE-nN59yMSVBQUnU8IhQv3VhwqWsXySP_Gjfz8ZjMxfQbTBSVqlJg1zVZWTNhhHlBrvOGfGp2cqSJ6hu1TbRfUS32usMgWjSBYuQ8IZcjKZ_iukdn/s1600/vigna.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="213" data-original-width="350" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyBB0YVT0ZjtFjvf0mYv8B7CaQtlrkE-nN59yMSVBQUnU8IhQv3VhwqWsXySP_Gjfz8ZjMxfQbTBSVqlJg1zVZWTNhhHlBrvOGfGp2cqSJ6hu1TbRfUS32usMgWjSBYuQ8IZcjKZ_iukdn/s400/vigna.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: center;">
<span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">Commento</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">al</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">Vangelo</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">della</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">XXVII</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">Domenica</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">TO</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">2017</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">A</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">(<i>Mt</i></span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">21,33</span><span style="color: #fa3000; font-size: 14pt;">-43)</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: center;">
<i><span style="color: #8c0000; font-size: 14pt;"></span></i><i><span style="color: #8c0000; font-size: 14pt;"><br /></span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: center;">
<span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">Gesù svela la cattiva disposizione dei suoi nemici</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt;"> I principi dei sacerdoti, cioè i capi delle 24 famiglie sacerdotali, e gli anziani del popolo, cioè i membri del sinedrio appartenenti al popolo, erano sommamente adirati nel vedere che Gesù insegnava, sembrando loro un arbitrio, e perciò gli si avvicinarono, domandandogli con quale potestà compiva quel ministero. Non glielo chiedevano per indagare, ma per dirgli, con quell’espressione, che egli usurpava un potere che non aveva. Gesù Cristo non avrebbe potuto rispondere loro che insegnava per propria divina autorità, perché essi ne avrebbero preso motivo per tacciarlo di bestemmia; non poteva venire a discussione con loro, perché erano mal prevenuti; Egli allora, per convincerli che erano mossi da malafede, disse che voleva prima da loro una risposta precisa sulla natura del battesimo di san Giovanni. Se avessero agito per vero zelo non sarebbero dovuti ricorrere a sotterfugi, ma dire apertamente la verità; essi, invece, risposero che non sapevano da dove provenisse il battesimo di san Giovanni, e Gesù, di rimando, disse che neppure Egli avrebbe detto loro con quale potestà operava.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt;"> <span style="letter-spacing: -0.1pt;">Con delicata carità, volle richiamare la loro attenzione sulle vere disposizioni della loro coscienza, e su quelle della sinagoga, e volle indirettamente rispondere alla loro domanda; perciò propose le parabole dei due figlioli e dei cattivi vignaioli. Essi si mostravano così zelanti dell’osservanza della Legge, ma a parole soltanto; in pratica non ne facevano nulla, mentre i peccatori e le meretrici, trasgressori della Legge, ascoltavano la Parola di Dio, si pentivano, riparavano le loro pessime azioni, e praticamente operavano il bene più di quelli che se ne mostravano zelanti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> Giovanni venne da parte di Dio a richiamare i peccatori alla conversione, e ci riuscì, mentre essi, pur protestandosi fedeli, rifiutarono di credergli, rinnegando così le medesime Scritture che lo avevano annunciato. Si erano meravigliati che Egli insegnasse senza la loro autorità, ma avevano dimenticato che in ogni tempo Dio aveva mandato profeti straordinari, con autorità ricevute da Lui immediatamente?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> Egli, allora, aveva inviato lo stesso suo Figlio e, invece di congiurare contro di Lui, avrebbero dovuto ascoltarlo e riverirlo più di qualunque profeta. In realtà, anch’essi seguivano l’esempio dei loro padri che avevano perseguitato i profeti, e già si accingevano a cacciare fuori di Gerusalemme Lui stesso e ad ucciderlo. Perciò sarebbero stati puniti come vignaioli infedeli, sarebbero stati privati dei benefici divini, mentre Egli, posto come pietra angolare del regno di Dio, sarebbe passato ai pagani, fondando la Chiesa sulla ferma roccia, incrollabile edificio della nuova alleanza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> Gesù Cristo parlò severamente ai suoi oppositori, perché essi non cercavano la verità, e difatti, a conclusione dei suoi discorsi,<i>cercarono di mettergli le mani addosso. </i>È vero che essi si trovavano di fronte a un fatto nuovo e singolare che in quel caso appariva loro come l’arbitrio di un uomo, ma si trovavano anche innanzi ad argomenti di verità luminosissimi che avrebbero potuto e dovuto approfondire. Noi, troppo abituati a vedere anime false o illuse, potremmo quasi trovare giustificata l’opposizione degli scribi, dei farisei e dei sacerdoti; se vedessimo oggi un profeta forse lo lapideremmo anche noi, e forse lo lapidiamo realmente; ma non dobbiamo dimenticare che Gesù Cristo era Dio, e che, conversando con Lui, avendo solo un po’ di rettitudine e d’umiltà, sarebbe stato impossibile non scorgere l’immensa luce che da Lui emanava, e non sentirsi conquisi dal suo ineffabile amore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Per la nostra vita spirituale</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt;"> Noi viviamo in un’epoca d’intensa persecuzione contro Gesù Cristo e la sua Chiesa; ascoltiamo da ogni parte le grida frenetiche degli scalmanati che rifiutano il regno di Lui, e che portano in trionfo il male e i più spregevoli fra gli uomini. In tanta tempesta di apostasia e d’ingratitudini dobbiamo essere tutti come asine e asinelli che portano in trionfo il Re d’Amore. Lasciamo ciò che è terreno, rinneghiamo noi stessi, formiamo nel mondo stesso come un tappeto d’onore al Re divino, spogliandoci di noi e, nonostante tutto, portiamo Gesù in trionfo. I gloriosissimi martiri moderni ce ne danno l’esempio: Gesù avanza ed essi hanno rinunciato alla loro vita e gli hanno formato, per così dire, con i loro corpi e col loro sangue un cammino d’onore per farlo trionfare. In un’atmosfera così calda, anzi arroventata, di sedizione e di orrori, eleviamo anche noi le palme del trionfo sul mondo e su tutte le eresie moderne, e gridiamo: Osanna al Redentore divino, benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna! S’impone al nostro cuore una fedeltà incrollabile, fino alla morte, e diremo pure una serietà di vita, perché, in un ambiente di angustie e di eroismi singolari, non possiamo rimpicciolirci in tante stupidaggini d’interessi, di sport, di moda né possiamo eccessivamente preoccuparci delle nostre velleità. Quello che deve preoccuparci veramente è il trionfo di Gesù Cristo su tutte le miserie dell’apostasia moderna.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt;"> La nostra fede sia piena, viva e ricca di opere; se siamo come il fico infruttuoso, tutto apparenze, meritiamo la maledizione del Signore. Saremmo pieni di foglie se ci contentassimo di un apostolato esterno e trascurassimo quello interno, se fossimo osservanti di una disciplina organizzatrice e trascurassimo quella della perfezione d’animo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> Tempio vivo di Dio siamo noi, e non possiamo farci profanare dalle preoccupazioni della vita terrena. Chi non conosce altra occupazione che quella riguardante i beni temporali – comprare, vendere, possedere –, è tempio profanato. Come potrebbe esserci una Chiesa senza la Santa Messa, l’Eucaristia, la preghiera, la Confessione? E come può vivere un’anima, tempio di Dio, senza ascoltare la Messa, confessarsi, comunicarsi e pregare? Una giornata, passata solo tutti intenti al lavoro materiale o agli affari, rappresenta una giornata di profanazione per il tempio dell’anima.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify; text-indent: 39.7pt;">
<span style="color: #660033; font-size: 14pt;"> In questi tempi difficili e amarissimi, Dio ci chiama in tanti modi alla conversione, e manda anche oggi, nella sua vigna, anime straordinarie per farci risorgere a nuova vita cristiana; non siamo come i vignaioli infedeli! Non ricacciamo sistematicamente tutto ciò che sa di straordinario e di soprannaturale, perché, facendo così, ricacceremo anche Gesù Cristo che ci visita.</span></div>
<span style="background-color: white; color: #660033; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;"> L’infedeltà ai doni del Signore può renderci indegni del regno di Dio, e può farlo passare agli altri popoli, come già vediamo. Umiliamoci e riconosciamoci peccatori; convertiamoci a Dio quando i santi ci richiamano a Lui; mostriamoci gelosi della ricchezza della nostra fede che è un tesoro insostituibile, e siamo fieri del carattere cristiano, senza cercare altre bandiere sotto le quali percorrere il nostro cammino mortale. Persuadiamoci che Gesù Cristo è la pietra angolare del mondo, e che Egli vive solo nella sua Chiesa e nel Papa; chi urta contro di Lui è sfracellato, e chi presume di erigersi sopra di Lui è schiacciato dalla sua maestà e potenza. È la storia di venti secoli che ce lo conferma, è la storia contemporanea che noi stessi viviamo: tutto rovina in quel regno o in quella coscienza dove Gesù Cristo è perseguitato e dove è disconosciuta la Chiesa e il Papa che ne è capo; le nazioni decadono, s’imbarbariscono, sono rese schiave, muoiono; gli individui si abbrutiscono, si sconvolgono, marciscono, rovinano; è la legge della storia che non fallisce e non fallirà mai! </span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;" /><span style="background-color: white; color: #660033; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt;">Don Dolindo Ruotolo</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-35301333066494942302017-09-30T14:25:00.003-07:002017-09-30T14:25:55.632-07:00VIGNAIOLI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjySWAfEHJE3BVCR5nMPDEUQMl9Sbwk7bNcCNm8_mMK6NGEddPw0IOHEM1-o72V4sEyMGsTvwBXMWn7HDZpC55UnDKlQsAP76diXhF7Wkq5DjCUsepFJY7q5yzKX9P7hooMbQiws9H8372R/s1600/vignaioli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="166" data-original-width="250" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjySWAfEHJE3BVCR5nMPDEUQMl9Sbwk7bNcCNm8_mMK6NGEddPw0IOHEM1-o72V4sEyMGsTvwBXMWn7HDZpC55UnDKlQsAP76diXhF7Wkq5DjCUsepFJY7q5yzKX9P7hooMbQiws9H8372R/s320/vignaioli.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Commento</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">al</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Vangelo</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">della</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">XXVI</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Domenica</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">TO</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">2017</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">A</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">(</span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">21,28</span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">-32)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">I due figlioli e i cattivi vignaioli</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">I principi dei sacerdoti, cioè i capi delle 24 famiglie sacerdotali, e gli anziani del popolo, cioè i membri del sinedrio appartenenti al popolo, erano sommamente adirati nel vedere che Gesù insegnava, sembrando loro un arbitrio, e perciò gli si avvicinarono, domandandogli con quale potestà compiva quel ministero. Non glielo chiedevano per indagare, ma per dirgli, con quell’espressione, che egli usurpava un potere che non aveva. Gesù Cristo non avrebbe potuto rispondere loro che insegnava per propria divina autorità, perché essi ne avrebbero preso motivo per tacciarlo di bestemmia; non poteva venire a discussione con loro, perché erano mal prevenuti; Egli allora, per convincerli che erano mossi da malafede, disse che voleva prima da loro una risposta precisa sulla natura del battesimo di san Giovanni. Se avessero agito per vero zelo non sarebbero dovuti ricorrere a sotterfugi, ma dire apertamente la verità; essi, invece, risposero che non sapevano da dove provenisse il battesimo di san Giovanni, e Gesù, di rimando, disse che neppure Egli avrebbe detto loro con quale potestà operava.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Con delicata carità, volle richiamare la loro attenzione sulle vere disposizioni della loro coscienza, e su quelle della sinagoga, e volle indirettamente rispondere alla loro domanda; perciò propose le parabole dei due figlioli e dei cattivi vignaioli. Essi si mostravano così zelanti dell’osservanza della Legge, ma a parole soltanto; in pratica non ne facevano nulla, mentre i peccatori e le meretrici, trasgressori della Legge, ascoltavano la Parola di Dio, si pentivano, riparavano le loro pessime azioni, e praticamente operavano il bene più di quelli che se ne mostravano zelanti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Giovanni venne da parte di Dio a richiamare i peccatori alla conversione, e ci riuscì, mentre essi, pur protestandosi fedeli, rifiutarono di credergli, rinnegando così le medesime Scritture che lo avevano annunciato. Si erano meravigliati che Egli insegnasse senza la loro autorità, ma avevano dimenticato che in ogni tempo Dio aveva mandato profeti straordinari, con autorità ricevute da Lui immediatamente?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli, allora, aveva inviato lo stesso suo Figlio e, invece di congiurare contro di Lui, avrebbero dovuto ascoltarlo e riverirlo più di qualunque profeta. In realtà, anch’essi seguivano l’esempio dei loro padri che avevano perseguitato i profeti, e già si accingevano a cacciare fuori di Gerusalemme Lui stesso e ad ucciderlo. Perciò sarebbero stati puniti come vignaioli infedeli, sarebbero stati privati dei benefici divini, mentre Egli, posto come pietra angolare del regno di Dio, sarebbe passato ai pagani, fondando la Chiesa sulla ferma roccia, incrollabile edificio della nuova alleanza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo parlò severamente ai suoi oppositori, perché essi non cercavano la verità, e difatti, a conclusione dei suoi discorsi, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>cercarono di mettergli le mani addosso. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">È vero che essi si trovavano di fronte a un fatto nuovo e singolare che in quel caso appariva loro come l’arbitrio di un uomo, ma si trovavano anche innanzi ad argomenti di verità luminosissimi che avrebbero potuto e dovuto approfondire. Noi, troppo abituati a vedere anime false o illuse, potremmo quasi trovare giustificata l’opposizione degli scribi, dei farisei e dei sacerdoti; se vedessimo oggi un profeta forse lo lapideremmo anche noi, e forse lo lapidiamo realmente; ma non dobbiamo dimenticare che Gesù Cristo era Dio, e che, conversando con Lui, avendo solo un po’ di rettitudine e d’umiltà, sarebbe stato impossibile non scorgere l’immensa luce che da Lui emanava, e non sentirsi conquisi dal suo ineffabile amore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Padre Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-22763529243814283422017-09-23T15:08:00.000-07:002017-09-23T15:08:05.387-07:00Gli operai del Regno di Dio<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKYyUjHRkSKO_bXinXV5PeQ6v4W2XsHOT5kyL0wJ-zVh7eRXxVCrpmag86-354db3r1tKOq2HUCtWkH5tPToFcNlyp3jqX5RpWEvD1HpdfOWGV5af6BcfkFCeWRXWtXPSoGtq3JtkvZOEu/s1600/vangelo+24.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKYyUjHRkSKO_bXinXV5PeQ6v4W2XsHOT5kyL0wJ-zVh7eRXxVCrpmag86-354db3r1tKOq2HUCtWkH5tPToFcNlyp3jqX5RpWEvD1HpdfOWGV5af6BcfkFCeWRXWtXPSoGtq3JtkvZOEu/s400/vangelo+24.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 17pt;">Commento
al Vangelo della XXV Domenica TO 2017 A (</span><span style="font-size: 17pt;"><i>Mt</i></span><span style="font-size: 17pt;">
20,1-16)</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 17pt;"><i>Don
Dolindo Ruotolo</i></span></div>
<div align="CENTER">
<span style="font-size: 34pt;">Gli
operai del regno di Dio</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;">Gesù Cristo, parlando della
mercede che avrebbero avuto i suoi fedeli seguaci, aveva detto che
molti dei primi sarebbero stati gli ultimi, e molti degli ultimi i
primi (19,30). Queste parole erano indirettamente la risposta a
quella certa presunzione che aveva avuto san Pietro, domandando quale
premio sarebbe spettato loro per aver lasciato tutto. San Pietro
aveva parlato in quel modo per sconsideratezza, e Gesù, nella sua
dolcezza, non lo aveva rimproverato, anzi gli aveva risposto secondo
il suo desiderio; Egli, però, non poteva far passare senza una
rettifica quella pretesa di avanzare un diritto di fronte alle
elargizioni della grazia e, con una parabola, spiegò anche meglio
come i primi potevano essere gli ultimi e gli ultimi – i quali,
senza pretendere nulla, si rimettono con umiltà alla generosità del
Signore –, potevano diventare i primi. Egli, così, rivelava un
segreto dell’economia della grazia che è sempre misericordia, e
della nostra corrispondenza che ha per fondamento l’umiltà e il
servire al Signore per amore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> In tutte le parabole, Gesù
Cristo utilizzava o un fatto realmente successo o le circostanze
degli usi locali, in modo da presentarli con i caratteri psicologici
di un fatto reale, e renderne più completa l’applicazione che
voleva farne.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> La parabola che raccontò per
mostrare che gli ultimi sarebbero stati i primi e i primi gli ultimi
forse ebbe come fondamento la scena reale di operai che attendevano
lavoro su una delle piazze per le quali Egli passò.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> Anticamente, infatti, gli
operai si trattenevano in piazza con gli arnesi del loro mestiere, e
si offrivano pronti a chi li avesse reclutati, dopo aver pattuito il
prezzo della giornata. Gesù, nel vedere quell’assembramento, o
riferendosi all’uso che vigeva, rivolto ai suoi cari, disse: </span><span style="font-size: 17pt;"><i>Il
regno dei cieli è simile ad un padre di famiglia, il quale uscì di
buon mattino per assoldare lavoratori per la sua vigna. </i></span><span style="font-size: 17pt;">Trovò
sulla piazza i primi che vi si erano radunati e, pattuita con essi la
mercede di un denaro, cioè di circa 78 centesimi, li mandò nella
sua vigna. La paga, per quei tempi, era normale e poteva dirsi anche
vistosa. Non bastandogli ancora gli operai reclutati, uscì verso
l’ora terza, cioè alle nove, per chiamare altri e, trovatili
disoccupati, promise loro una giusta mercede, e li mandò nella sua
vigna. Lo stesso fece all’ora sesta e nona, cioè alle dodici e
alle tre. È evidente, dal contesto della parabola, che il padrone
reclutò gli altri operai anche per un sentimento di misericordia,
vedendoli disoccupati, e perciò verso l’undicesima ora, cioè
un’ora prima del tramonto, ritornò in piazza e, visti degli operai
che oziavano perché nessuno li aveva chiamati, li mandò nella sua
vigna a fare almeno l’ultima ora di lavoro.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> Venuta la sera, il padrone
ordinò al suo fattore di pagare gli operai, cominciando dagli
ultimi, e dando loro un denaro. Egli volle, in tal modo, aiutarli
nella loro povertà, e supplire, con la sua generosità, al lavoro
che essi non avevano potuto fare per non essere stati chiamati in
tempo. I primi venuti si aspettavano una paga maggiore, ma ebbero
anch’essi un denaro, secondo il patto stabilito. Ricevutolo,
cominciarono a mormorare contro il padrone e lo tacciarono
d’ingiustizia verso di loro, mentre egli era stato solo
misericordioso verso gli altri. Ascoltando quelle mormorazioni, il
padrone si rivolse a uno che forse parlava a nome di tutti, e gli
fece riflettere che non aveva ragione di lamentarsi, avendo avuto
quello che gli spettava né doveva essere cattivo solo perché il
padrone era buono.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> Gesù chiuse la parabola
dicendo: </span><span style="font-size: 17pt;"><i>Così gli
ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi, poiché molti sono i
chiamati ma pochi gli eletti. </i></span><span style="font-size: 17pt;">Queste
ultime parole: </span><span style="font-size: 17pt;"><i>molti
sono i chiamati ma pochi gli eletti</i></span><span style="font-size: 17pt;">,</span><span style="font-size: 17pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 17pt;">mancano nei codici
più antichi, e si trovano in altri. Alcuni credono che formino la
conclusione di un’altra parabola (22,14) e che qui siano spostate;
esse, invece, formano la chiusa logica del pensiero altissimo che
Gesù intese dire nella parabola, come subito vedremo.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 17pt;"> È evidente, infatti che la
moralità del racconto del Redentore sta in quelle parole: </span><span style="font-size: 17pt;"><i>Gli
ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi</i></span><span style="font-size: 17pt;">,</span><span style="font-size: 17pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 17pt;">e che l’accenno ai
chiamati e agli eletti si riferisce al pensiero del Redentore che
nella parabola esponeva l’ordine della divina provvidenza e della
divina grazia nell’elezione delle anime. </span>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-32675671699157207322017-09-16T15:06:00.003-07:002017-09-16T15:06:54.034-07:00IL VALORE DEL PERDONO AGLI OCCHI DI DIO<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;">Commento
al Vangelo della XXIV Domenica TO 2017 A </span>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;">(</span><span style="font-size: 15pt;"><i>Mt</i></span><span style="font-size: 15pt;">
18,21-35)</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlRFkZXia2U4l_QLxMHSERlT1tWXebIEffiJlzCZ6n5WMZLoswVCdRbicMFyZ1cRAxqZwvQ5oV11qG5dfWemY31TWOCIcwwjMXGpoGesvDzEhRyKIspTwyqijWdxvyiLJOGkv8ey10vAoG/s1600/perdono.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="194" data-original-width="259" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlRFkZXia2U4l_QLxMHSERlT1tWXebIEffiJlzCZ6n5WMZLoswVCdRbicMFyZ1cRAxqZwvQ5oV11qG5dfWemY31TWOCIcwwjMXGpoGesvDzEhRyKIspTwyqijWdxvyiLJOGkv8ey10vAoG/s400/perdono.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"><i><br /></i></span></div>
<div align="CENTER">
<span style="font-size: 32pt;">Il
valore del perdono agli occhi di Dio</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;">San Pietro, come capo già
eletto della Chiesa, e come colui al quale dovevano far capo le cause
dei fedeli, accostatosi a Gesù gli domandò fino a quante volte
dovesse perdonare un peccato, e subito, credendo di proporre un
limite di generosità, domandò se doveva farlo fino a sette volte.
Ma Gesù gli disse: </span><span style="font-size: 16pt;"><i>Fino
a settanta volte sette</i></span><span style="font-size: 16pt;">,</span><span style="font-size: 16pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 16pt;">cioè quasi senza
confini, perché la misericordia usata verso i peccatori attrae la
misericordia di Dio verso la Chiesa e i suoi membri, avendo tutti dei
debiti più o meno gravi, innanzi al cospetto divino.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"><b>La
parabola del debitore dei diecimila talenti</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"> Per confermare questa verità,
Gesù raccontò la bella parabola del debitore dei diecimila talenti
e di quello di cento denari. Diecimila talenti, se computati col
talento antico d’argento, usato in Palestina ai tempi di Gesù,
equivalevano a circa 55 milioni, se computati col talento ebraico,
equivalevano al doppio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"> Il servo infedele, dunque, era
debitore di una somma enorme, impagabile nonostante ogni suo sforzo.
Simbolo bello questo del peccato diretto contro Dio che non può
soddisfarsi senza una misericordia infinita. Cento denari
equivalevano a circa 86 lire, e stabiliscono nella parabola la
proporzione dell’offesa fatta a noi in confronto di quella fatta a
Dio.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"> Se il Signore è tanto
misericordioso con noi da perdonarci con un semplice atto di
supplicante penitenza, anche noi dobbiamo essere misericordiosi verso
chi è debitore verso la società, verso la Chiesa, o verso di noi di
offese, o di danni.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"> Gesù condanna assolutamente la
spietatezza verso i poveri peccatori, anche se questa spietatezza
sembrasse giustificata dalla necessità di conservare l’ordine. La
spietatezza non produce alcun bene: soffoca, opprime, toglie la
libertà di rinsavire, inasprisce, ottenebra.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;"> Bisogna dunque compatire e
perdonare, poiché questo è l’esempio che ci dà Dio, e questo è
il retaggio che Gesù Cristo ha lasciato alla sua Chiesa, perdonando
sulla croce anche ai suoi crocifissori. Dobbiamo avere, sì, orrore
del peccato; riproviamolo, condanniamolo, ma abbiamo misericordia per
il peccatore, pensando che anche Dio ci ha usato tante misericordie,
molto maggiori di ogni nostra valutazione. </span><span style="font-size: 16pt;">Certe
forme di zelo spietato non piacciono a Dio, e praticamente non
giovano a nulla, poiché la durezza inasprisce e incancrenisce le
piaghe. Se invece di essere spietati si pregasse per i poveri
traviati, quanti frutti di penitenza si raccoglierebbero nella
Chiesa</span><span style="font-size: 16pt;">! </span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 16pt;">Don Dolindo Ruotolo</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="color: red; font-family: Wingdings; font-size: 16pt;"><br /></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-54483009627523465312017-09-09T15:03:00.005-07:002017-09-09T15:07:57.790-07:00La correzione la preghiera e la misericordia<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">Commento al
Vangelo della XXIII Domenica TO 2017 A </span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;">(</span><span style="font-size: large;"><i>Mt</i></span><span style="font-size: large;">
18,15-20)</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 32pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: 32pt;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcz1iZAeeKL7ntOHqceaKs4EWMCnlKktYM0GpC6MxkL-2jaxD5r7Tyyk7Jy4FjaaXZaHBU97iqPUZDHv5W0_dQwlu2dXmW7VYEbdaWNvnNzEEz_J6QojDR6V9nMPWGZLtjhMt7iuVqNj1/s1600/misericordia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="210" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglcz1iZAeeKL7ntOHqceaKs4EWMCnlKktYM0GpC6MxkL-2jaxD5r7Tyyk7Jy4FjaaXZaHBU97iqPUZDHv5W0_dQwlu2dXmW7VYEbdaWNvnNzEEz_J6QojDR6V9nMPWGZLtjhMt7iuVqNj1/s400/misericordia.jpg" width="350" /></a></span></div>
<span style="font-size: 32pt;">La correzione, la preghiera e la misericordia</span><br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 0.8cm;">
<span style="font-size: 16pt;"> </span><span style="font-size: large;">Avendo
parlato dell’importanza di evitare gli scandali, Gesù parla della
necessità di eliminarli dalla sua Chiesa che è l’arca di salvezza
per tutte le anime, esortandoci alla correzione fraterna scambievole.
</span><span style="font-size: large;"><i>Se uno ha mancato </i></span><span style="font-size: large;"><i>contro
di te</i></span><span style="font-size: large;"> – cioè se ha commesso un’azione
che ti dispiace perché scandalosa, offendendoti in ciò che ti
dev’essere più caro di qualunque tesoro, cioè la gloria di Dio –,
tu va’ e riprendilo </span><span style="font-size: large;"><i>fra te e lui solo. </i></span><span style="font-size: large;">Cerca
cioè di fargli capire il male che ha fatto, ed esortalo ad
emendarsi.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 0.8cm;">
<span style="font-size: large;"> Se
lo scandaloso non ascolta la correzione, è necessario fargli parlare
anche da altri, affinché l’autorità di una o più persone lo
convinca, come si fa in un giudizio legale. Se neppure così si
emenda, bisogna avvertirne l’autorità della Chiesa, affinché
provveda con le sue esortazioni o con le sue sanzioni. Se non ascolta
neppure la Chiesa, allora questa lo recide da se stessa, e lo
scandaloso dev’essere evitato come un pagano senza fede o come un
peccatore pericoloso per gli altri. Gesù ci avverte che ciò che
legherà la Chiesa sarà legato nel Cielo, e ciò che scioglierà
sarà sciolto nel Cielo, e quindi non è da prendersi alla leggera
una sentenza da essa pronunciata. Questo è l’estremo rimedio
contro gli scandalosi.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 0.8cm;">
<span style="font-size: large;"> Ma
Gesù non vuole che si giunga a questo che in estrema necessità
perché si può vincere un’ostinata volontà con la preghiera in
comune e con la misericordia; per questo ci dice che la preghiera
ispirata dalla carità è ascoltata dal Cielo, e che Egli stesso,
Redentore delle anime, sta </span><span style="font-size: large;"><i>in</i></span><span style="font-size: large;">
</span><span style="font-size: large;"><i>mezzo </i></span><span style="font-size: large;">a quelli che si
uniscono nel suo Nome per salvarle. Gesù Cristo, dicendo questo,
parlava anche dell’efficacia di qualunque preghiera fatta in
comune, ma direttamente intendeva parlare della preghiera fatta per
gli scandalosi, volendo, con questo, insinuare maggiormente la
necessità di usare misericordia. Perciò san Pietro, come capo già
eletto della Chiesa, e come colui al quale dovevano far capo le cause
dei fedeli, accostatosi a Gesù gli domandò fino a quante volte
dovesse perdonare un peccato, e subito, credendo di proporre un
limite di generosità, domandò se doveva farlo fino a sette volte.
Ma Gesù gli disse: </span><span style="font-size: large;"><i>Fino a settanta volte
sette</i></span><span style="font-size: large;">,</span><span style="font-size: large;"><i> </i></span><span style="font-size: large;">cioè
quasi senza confini, perché la misericordia usata verso i peccatori
attrae la misericordia di Dio verso la Chiesa e i suoi membri, avendo
tutti dei debiti più o meno gravi, innanzi al cospetto divino</span><span style="font-size: 16pt;">.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 0.8cm;">
<span style="font-size: 16pt;">Don Dolindo Ruotolo</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-90055547787206537592017-09-03T00:26:00.000-07:002017-09-03T00:26:43.801-07:00Commento al Vangelo della XXII Domenica del T.O.(Mt 16,21-27)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTL5qCVEg16j3qtyCzHu3HjbBhy09cqfKzx0sRrN_JTlO1yAPTPpQHHjfmCQyvuX_Tw0Gb6znS5Qs4dqMVlHFOcAHNbw02pMT6MefIhfyYpYipbm4syGz6AVSfy1Qtf7T2_O2rJCG_qZea/s1600/Gesu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="465" data-original-width="660" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhTL5qCVEg16j3qtyCzHu3HjbBhy09cqfKzx0sRrN_JTlO1yAPTPpQHHjfmCQyvuX_Tw0Gb6znS5Qs4dqMVlHFOcAHNbw02pMT6MefIhfyYpYipbm4syGz6AVSfy1Qtf7T2_O2rJCG_qZea/s400/Gesu.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 4pt; text-align: center;">
<span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">Commento</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">al</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">Vangelo</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">della</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">XXII</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">Domenica</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">del</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">T.O.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"></span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">(Mt</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: #fa3000; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;">16,21-27)</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 20pt; letter-spacing: -0.4pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 6pt; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; line-height: 27.6px;"></span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;" />
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 6pt; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 6pt; text-align: justify;">
<i><sup><span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">21</span></sup></i><i><span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"> Da quel momento, Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che egli doveva andare a Gerusalemme, e soffrire molto a causa degli anziani, degli scribi e dei principi dei sacerdoti, che doveva essere ucciso e risuscitare il terzo giorno. <sup>22</sup> Pietro, allora, presolo in disparte cominciò a riprenderlo, dicendo: “Non sia mai, o Signore, questo non ti avverrà”. <sup>23</sup> Ed egli, voltandosi, disse a Pietro: “Vattene lontano da me satana! Tu mi sei di scandalo perché non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. <sup>24</sup> Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Chi vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. <sup>25</sup> Poiché chi vorrà salvare la sua vita la perderà, e chi perderà la sua vita per me la troverà.<sup>26</sup> Che vantaggio, infatti, avrà l’uomo nel guadagnare tutto il mondo, se poi perde l’anima? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua? <sup>27</sup> Poiché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue opere.</span></i><i><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #420101; font-family: "Wingdings 2"; font-size: 18pt;">“</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 6pt; text-align: center;">
<span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;">Gesù</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;">Cristo</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;">rimprovera</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;"> </span><span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;">san</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;"></span><span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;">Pietro</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 36pt; letter-spacing: -0.4pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><span style="color: #420101;">Dopo la confessione solenne che san Pietro fece della divinità di Gesù Cristo sarebbe sembrato logico che quella grande verità fosse stata divulgata in mezzo al popolo; invece il Redentore comandò ai suoi discepoli di non dire a nessuno che Egli era il Cristo. Il dirlo avrebbe attratto su di loro l’ira degli scribi e dei farisei, la quale, cogliendoli ancora impreparati, li avrebbe travolti. D’altra parte, essi, in quel momento, avrebbero travisato la verità, aspettando, come tutti gli Ebrei, il regno trionfante del Messia e avrebbero potuto provocare un movimento politico nel popolo, per far proclamare re temporale il Redentore. Gesù Cristo volle prepararli a concezioni diametralmente opposte a quelle che essi avevano su di Lui, e cominciò a parlare loro della sua Passione e della sua futura risurrezione. Gli apostoli non badarono tanto all’annuncio della risurrezione, e si sgomentarono della profezia delle lotte e delle pene.</span><span style="color: white;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">San Pietro, come capo proprio allora proclamato, credé di intervenire con autorità e, preso in disparte Gesù, cominciò a rimproverarlo del discorso fatto, e ad annunciargli, con una presuntuosa sicurezza, che ciò che Egli aveva detto non doveva avverarsi di Lui e non si sarebbe avverato.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Era lo stesso che voler sconvolgere i piani della Provvidenza; era lo stesso che voler impedire la redenzione; quelle parole erano una tentazione. Satana indusse Pietro a pronunciarle, quasi per vendicarsi della confessione solenne che aveva fatta della divinità del Redentore, e per questo Gesù lo chiamò satana e lo scacciò lontano da sé.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Il suo amore fu immenso nell’annunciare la sua Passione, poiché non vedeva l’ora di dare la vita per noi, e le parole inconsiderate di san Pietro gli ferirono il Cuore, acceso d’infinita carità.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="color: #fa3200; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">La via della croce</span></b><b><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Non c’era da illudersi con aspirazioni terrene, non c’era d’aspettare un trionfo politico; Egli doveva e voleva immolarsi, e chi avrebbe voluto seguirlo doveva andargli dietro caricato di croce, dopo aver rinnegato se stesso, la propria volontà e le proprie aspirazioni. Non c’era altra via di salvezza e chi avesse voluto <i>salvare la propria vita</i>,<i> </i>cioè conservare le sue false gioie e le sue illusioni, avrebbe perso la vera, la nuova vita che Egli veniva a dare alle anime. Egli non veniva a restaurare un regno terreno né valori materiali, ma veniva a restaurare il regno dello spirito e i valori soprannaturali. Che cosa, infatti, avrebbe portato di bene all’anima una restaurazione temporale? Anche se avesse portato la prosperità che cosa sarebbe stata questa piccola prosperità, di fronte ai supremi ed eterni interessi dell’anima?</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">La vita passa e viene il giorno nel quale si deve rendere conto di tutto al Giudice eterno; allora nulla varranno onori, ricchezze e piaceri, poiché nulla può darsi in cambio dell’anima.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Nel giorno del Giudizio, Gesù Cristo verrà <i>nella gloria del Padre suo</i>,<i> </i>cioè nel fulgore della sua divinità, e renderà a ciascuno quello che avrà meritato; il merito non potrà computarsi con la misura che ha il mondo; tutto quello che fa grandi sulla terra sarà nullità in quel giorno, e perciò è conveniente rinnegare se stessi, prendere la croce e camminare in compagnia del Re divino verso la vita eterna.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; letter-spacing: -0.1pt;">Queste parole avrebbero potuto scoraggiare gli apostoli, e forse già si affacciava nel loro cuore una delusione nascosta. Avevano sospirato al regno glorioso del Messia, e sentivano parlare di abnegazione di croce; avevano sperato un’immediata proclamazione del Re, trionfatore dei nemici d’Israele, e sentivano parlare di dover perdere tutto per poter guadagnare un regno invisibile; il loro cuore stava per naufragare nel dubbio e perciò Gesù li confortò, annunciando vicino il suo regno, e dicendo che alcuni di quelli che erano presenti avrebbero visto <i>la sua venuta,</i>prima di morire.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; letter-spacing: -0.1pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<i><span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Venuta di Dio </span></i><span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">nelle Scritture significa Giudizio di Dio e manifestazione della sua potenza (cf <i>Is</i> 3,14; 30,27; 66,15-18; <i>Ab</i> 3,3ss); Gesù, avendo parlato della croce e avendo accennato al Giudizio – suprema manifestazione della sua potenza –, predice una prima manifestazione di questo Giudizio nel castigo che avrebbe avuto Gerusalemme ingrata, castigo che sarebbe stato relativamente a breve scadenza e che alcuni di quelli che lo ascoltavano avrebbero visto. Allora il suo regno si sarebbe dilatato in tutto il mondo e <st1:personname productid="la Chiesa" w:st="on">la Chiesa</st1:personname> si sarebbe affermata maggiormente. Con questa speranza, gli apostoli sentirono che si preparava qualcosa di grande in un prossimo futuro, e sentirono il coraggio di seguire ancora Gesù Cristo.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<b><span style="color: #fa3200; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Per la nostra vita spirituale</span></b><b><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Ecco tracciato, in questo capitolo, un prospetto della vita cristiana nella sua medesima essenza: si cammina nel mondo come in un campo di prova e bisogna guardarsi <i>dal lievito </i>dei cattivi cioè dal male che ci insidia e tenta di corromperci. La vita ha anche le sue necessità e bisogna, in esse, confidare in Dio, affinché la sollecitudine delle cose temporali non ci distragga dai beni eterni. Nel nostro cammino, la luce che ci illumina è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo – come ci è mostrato dalla Chiesa –, e il Papa che ne è vicario, e che è maestro infallibile di verità e di bene.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 22pt; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;">Satana tenta di illuderci con prospettive di benessere materiale, ma la via del Cielo non è questa: è necessario rinnegarsi, prendere la croce e seguire Gesù; rinnegarsi credendo, sperando e osservando la divina legge, prendere la croce, accettando le pene espiatrici e purificatrici della vita, e seguire il Redentore integralmente, senza cedere in nulla alla nostra bassa natura, pensando che nostro supremo guadagno è la vita eterna è la salvezza dell’anima che nulla può sostituire, perché, se si perdesse, la sua rovina sarebbe irreparabile.</span><span style="color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt;"><o:p></o:p></span></div>
<span style="background-color: white; color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; line-height: 27.6px;"> Si deve notare che Gesù Cristo non ha detto: <i>Rinneghi le cose terrene</i>, ma<i> rinneghi se stesso</i>,<i> </i>perché la vita cristiana risiede principalmente nell’anima e non è una posa, come quella dei filosofi, o un’ipocrisia, come quella dei farisei. <i>Rinnegarsi </i>abbracciando la via della virtù;<i>prendere la propria croce </i>abbracciando con pazienza le prove della vita; <i>seguire Gesù</i>,<i> </i>cioè tendere a Lui, e per Lui, con Lui e in Lui all’eterna gloria.</span><span style="background-color: white; color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; line-height: 27.6px;"></span><br />
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;">
<span style="color: #420101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18pt; line-height: 27.6px;">Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-60898938711745950282017-08-26T14:26:00.001-07:002017-08-26T14:27:35.760-07:00LA CONFESSIONE DELLA DIVINITA' DI GESU' CRISTO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgErvJL1JP3UHfx7UvU_L6RIeYhgI8DJa-YpJdZ8VwTjFt5v8ZPlN4idnOjaRXJ4Au1OqJaO9F2qpt7a6vqzacmrluas8tlW9O7J8Z6zkGNDjdhN-pTiEs1MJKpKNG4VX8pcEmWO-l4S90m/s1600/pietro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="1067" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgErvJL1JP3UHfx7UvU_L6RIeYhgI8DJa-YpJdZ8VwTjFt5v8ZPlN4idnOjaRXJ4Au1OqJaO9F2qpt7a6vqzacmrluas8tlW9O7J8Z6zkGNDjdhN-pTiEs1MJKpKNG4VX8pcEmWO-l4S90m/s400/pietro.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
Commento al Vangelo della XXI domenica del T.O. (Mt 16,13-20)</div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-bottom: 6px;">
LA CONFESSIONE DELLA DIVINITA' DI GESU' CRISTO</div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-top: 6px;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="background-color: white; color: #1d2129; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; margin-top: 6px;">
<br />
Tra le incertezze che agitavano l’anima degli apostoli a causa della propaganda degli scribi e farisei Gesù volle diffondere un raggio di luce viva, inducendo i suoi cari a risvegliare in loro quella fede che era quasi attutita. Egli andò nei pressi di Cesarea di Filippo – città posta ai piedi dell’Ermon –, e in un momento di maggior pace e solitudine domandò loro che cosa dicessero di Lui gli uomini. Essi gli risposero, accennandogli le varie opinioni che si avevano di Lui. Questa esposizione doveva far riflettere loro che le varie opinioni non erano la verità, perché questa non poteva essere che una sola.<br />
Subito dopo, illuminandosi di luce divina e fissando con uno sguardo arcano i suoi cari, domandò: E voi chi dite che io sia? All’opinione degli uomini bisognava opporre la parola della verità, ed Egli volle che la pronunciasse decisamente Pietro che doveva essere il maestro della verità, lui e i suoi successori, fino alla consuma-zione dei secoli.<br />
Una luce interiore gliela rivelò ed egli, acceso d’un tratto d’amore, senza esi-tare, gridò con sicurezza assoluta: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.<br />
Fu un momento solenne, una definizione dogmatica che si scolpì nel fonda-mento stesso della Chiesa, una luce di verità che si accese per illuminare i secoli. Fu come il crisma che consacrò la voce del principe degli apostoli, la luce di una nuova beatitudine, quella della verità che non conosce ombre che è assoluta e immutabile, e perciò Gesù, rivolto a Pietro, lo chiamò beato per quella rivelazione che gli era venuta dall’Alto e che non gli era stata suggerita dalla carne e dal sangue, cioè dalla debolezza dell’umana natura e dell’umana ragione. Lo chiamò beato anche per quello che voleva annunciargli, e si potrebbe dire che Gesù stesso, con questa parola, abbia assegnato al primo Papa e ai suoi successori il titolo della loro dignità: la beatitudine, la santità. Il Papa è chiamato santità perché è il vicario del Santo dei santi, è custode della verità e del bene: i due capisaldi della santità; è Colui che ha come programma del suo regno la santità.<br />
Gesù, all’elogio fatto a san Pietro, fece seguire la promessa di un regno di nuovo genere, dicendogli: E io ti dico che tu sei Pietro e sopra questa pietra edifi-cherò la mia Chiesa, e le porte dell’Inferno non prevarranno contro di essa.<br />
In aramaico, la lingua usata da Gesù Cristo, non c’è differenza di genere tra il nome proprio Pietro e il nome comune pietra, ma l’uno e l’altro si esprimono con la parola kefas che significa rupe, macigno, perciò è chiarissimo, dal contesto mede-simo, che Gesù volle esplicitamente riferirsi a san Pietro come a fondamento della sua Chiesa. Egli non additò se stesso – come dicono i protestanti –, perché questo gesto non risulta in nessun modo dal Testo e dal contesto, ma parlò a san Pietro proprio come al futuro fondamento saldissimo della Chiesa. Le sue parole, nella lingua nella quale furono pronunciate, equivalgono a questo: Tu sei Pietro e su que-sta pietra io edificherò la mia Chiesa; non parlò, dunque, di altri che di Pietro e, promettendogli di farlo capo e fondamento del suo regno, gli promise la forza di di-fesa soprannaturale, la giurisdizione giudiziaria e il potere della sanzione.<br />
Pietro, dunque, doveva essere il capo della Chiesa non per onore, ma il capo difeso da invisibili eserciti, il capo che comanda e sanziona, e alla cui voce risponde il Cielo, cioè la potenza di Dio.<br />
Gesù Cristo non poteva, in una maniera più completa e sintetica, annunciare e promettere la suprema autorità del Papa nella Chiesa.<br />
Le porte dell’Inferno cioè le potenze infernali, non potranno prevalere contro la Chiesa che è il nuovo popolo di Dio, proprio perché essa avrà un unico capo e sa-rà sorretta dalla compagine dell’unità. Dire che le porte dell’Inferno non prevar-ranno è lo stesso che annunciare la guerra che le potenze infernali faranno alla Chiesa, e la sua vittoria in ogni tempo, fino alla consumazione dei secoli, poiché essa non potrà mai morire.<br />
Come è ammirabile la luminosa laconicità delle parole di Gesù Cristo e come sintetizzano la natura e la storia della sua Chiesa e della potestà del Papa! D’allora ad oggi nessuno potrà negare che esse si siano avverate, e che tra il fluttuare delle vicende umane siano rimasti sempre incrollabili la Chiesa e il suo capo! Dopo la ri-surrezione, Gesù donò a san Pietro ciò che gli aveva promesso (cf Mt 16,18) e i po-teri che gli diede, riguardando un’istituzione immortale, dovevano di necessità tra-smettersi ai successori.<br />
San Pietro, nominato sempre per primo in tutti i Vangeli, esercitò difatti la sua supremazia, come si vede chiaramente negli Atti degli Apostoli. Egli, dunque, è il capo incontrastato della vera Chiesa. Del resto, sarebbe assurdo pensare che Gesù Cristo avesse potuto istituire un organismo che è una vera società visibile, senza un capo visibile; se l’avesse fatto, avrebbe creato un regno diviso, destinato a perire come si dividono e periscono le sette che si distaccano dal vicario di Gesù Cristo.<br />
Oggi che l’onda limacciosa dell’ateismo, e quindi della violenza, tenta cancel-lare dalla faccia della terra ogni culto e ogni idea di Dio, i poveri protestanti, invece di farsi seminatori di scandali e di discordie, devono sinceramente convertirsi al Si-gnore e riunirsi alla sua Chiesa.<br />
Se non lo fanno diventano – come già è avvenuto dove ferve la persecuzione contro la Chiesa –, i cooperatori degli scelleratissimi empi e i manutengoli dei loro tenebrosi disegni.<br />
Niente può sostituirsi alla Chiesa e nessuno può soppiantare il suo augusto Capo; solo la Chiesa vive delle ammirabili ricchezze di Gesù Cristo, e solo il Papa le trasmette in essa, quasi cuore e cervello di quell’organismo meraviglioso.<br />
Chi si apparta dalla sua autorità perisce come un organismo che ha i centri vi-tali paralizzati. La Chiesa e il Papa sono mirabili frutti della redenzione dai quali sbocciano tutti gli altri; chi li disprezza, raccoglie la zizzania, credendola grano, anzi raccoglie la rovina temporale ed eterna.<br />
Don Dolindo Ruotolo</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-80748910650205773132017-08-19T13:28:00.001-07:002017-08-19T13:28:12.480-07:00LA CANANEA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYLlhnpfQulZBHb9VApjkrp4zecUVg1PSnstojmrJHrX9ikgLUSbmWCpmi_u8aowKyiT-McZ1Mw56FGxWAjyVAk0sBzVRf4WM2V3sTBPYgpsNLjUX9NbZNdmKwh2d5DNPpQVA98TtmpIN/s1600/cananea.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="526" height="285" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIYLlhnpfQulZBHb9VApjkrp4zecUVg1PSnstojmrJHrX9ikgLUSbmWCpmi_u8aowKyiT-McZ1Mw56FGxWAjyVAk0sBzVRf4WM2V3sTBPYgpsNLjUX9NbZNdmKwh2d5DNPpQVA98TtmpIN/s400/cananea.jpg" width="400" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0px; position: relative;">
<a href="http://lascalacheportaalcielo.blogspot.it/2014/08/la-cananea.html" style="color: #6699cc; text-decoration-line: none;">La Cananea</a></h3>
<div class="post-header" style="background-color: white; color: #999999; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.5px; line-height: 1.6; margin: 0px 0px 1.5em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-5415112624307277476" itemprop="description articleBody" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 1.4; position: relative; width: 578px;">
<div class="separator" style="clear: both; font-size: 14.85px; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpYZf7VdtzFVJV3xZtURwlGtyrEk7XsLWQf1UuDKzF-WpsPLCwO0bmijDLhs5OEWU-qWPTRX072giaz7G46XcreZQKplCwPygCwP86zlA-cHry6fQU2xvmCCJ-Ozhx5w1lhPzDiyns7_DC/s1600/esaudiscila+perch%C3%A9+ci+viene+dietro.jpg" imageanchor="1" style="color: #6699cc; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration-line: none;"> </a></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-size: 14.85px; text-align: center;">
</div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">Commento</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">al</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">Vangelo</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">della</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">XX</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">Domenica</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">TO</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">201</span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">A (</span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"><i>Mt</i></span></span></span><span style="color: white;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;"> </span></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">15,21-</span></span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: small;">28)</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: 32pt;">La Cananea</span></span></span></div>
<div align="CENTER" style="font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span class="sd-abs-pos" style="font-size: 14.85px; left: 0cm; position: absolute; top: 9.4cm; width: 273px;"></span><span style="font-size: large;"><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">Gli scribi e farisei, nelle loro opposizion</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">i al Redentore, non si contentavano solo di parole, ma tentavano passare ai fatti e ordivano congiure contro di Lui, per liberarsene. Gesù Cristo, per impedire una recrudescenza del loro odio, si allontanò dalla pianura di Genesaret, dove si trovava, e passò nelle parti di Tiro e Sidone, cioè tra gente cananea. Egli annunciava così, con i fatti, che la parola della verità, rigettata dal popolo ebreo, sarebbe passata ai pagani; non andò in quei luoghi per evangelizzarvi il popolo, ma per indicare quello che sarebbe avvenuto in futuro e, conoscendo tutto, vi andò per mostrare con un esempio pratico agli apostoli, disorientati dalla propaganda farisaica che cosa significasse aver fede. È evidente dal contesto che Egli stesso attrasse a sé la povera Cananea che andò a supplicarlo per la figlia indemoniata; anzi può dirsi che sia andato esclusivamente per lei in quelle contrade, non avendovi operato altro.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">La fama dei suoi miracoli si era sparsa in ogni luogo, e forse la Cananea aveva tante volte desiderato incontrarsi con Lui, per supplicarlo in favore della figlia. Forse aveva pregato con viva fede, credendolo il Messia; di fatto avvenne che, appena saputo della sua presenza, gli corse incontro, chiamandolo </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><i>Figlio di Davide e Signore</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">e rivelandolo come Colui che doveva venire.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">La sua preghiera fu semplicissima: ella espose il suo caso doloroso, e lasciò a Lui la cura di pensarci.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">Pregò con fede nel chiamarlo Figlio di Davide, con umiltà nell’implorarne pietà e con fiducia, esponendogli il suo caso doloroso tra grida di suppliche. Gesù non le rispose nulla: sembrò insensibile a quell’angoscia materna, Egli che aveva un Cuore infinitamente tenero.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">La donna non si scoraggiò ma continuò a gridare e gli apostoli, presi dalla compassione, lo supplicarono di accontentarla. Egli rispose che non era stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">Con queste parole non intese dire di non voler esaudire la preghiera di quella donna, ma volle mostrare agli apostoli, con una durezza che li addolorava, quanto era contrario alla carità la crudeltà di chi s’irrigidiva in una legge esteriore, senza tener conto del suo spirito.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">Dal suo Cuore, però, partivano raggi di carità invisibili che colpirono la donna, la resero più ardita e la fecero avvicinare a Lui, implorando aiuto. Gesù rispose che </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><i>non era bene prendere il pane dei figli per darlo ai cani. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">Chiamò </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><i>cani</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"> i pagani, non perché il suo amore li stimasse tali, ma perché così li riguardavano gli scribi e i farisei.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">Intenzionalmente volle far sentire agli apostoli, in un contrasto con una madre supplicante, quanto fosse ingiusto il disprezzo che gli Ebrei avevano dei pagani. Essi, vedendo quel disprezzo in confronto con Lui, Carità per essenza, ne distinguevano di più l’orrore. Egli, poi, dicendo una parola così dura alla povera Cananea, le fece sentire, contemporaneamente, con quale carità la riguardava; il suo Cuore divino la provava e le dava la grazia per resistere alla prova. La Cananea, infatti, rispose con maggiore fede che anche i cagnolini mangiavano le briciole che cadevano dalle mense dei loro padroni. Era indegna del pane dei figli, e come cagnolina voleva raccogliere solo una briciola di quella potenza taumaturga con la quale Egli colmava di benefici tanti poveri infelici. Questa era la più grande espressione di una fede umile e sincera, e Gesù, mutando d’un tratto atteggiamento, ed elogiando tanta fede, la esaudì e, a distanza, con una parola d’onnipotenza, le sanò la figlia.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">La lezione era tutta rivolta agli apostoli titubanti; essi dovettero riconoscere che non avevano quella fede profonda che sa resistere alle prove; dovettero capire quanto superiore agli scribi e farisei era quell’umile donna che aveva nel cuore un tesoro di fede sul Messia, e si sentirono rinfrancati nello spirito. Gesù, poi, partito di là, e andato verso il mare di Galilea, cioè sulla riva orientale del lago di Genesaret, vi operò moltissimi strepitosi miracoli, confermando così la fede dei suoi apostoli.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: large;">Muti, ciechi, zoppi, storpi e molti altri infermi sperimentarono la sua potenza e ne furono consolati spiritualmente e corporalmente.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">Quante volte, pregando, ci sembra che Gesù Cristo, la Madonna e i santi non ci ascoltino, e l’anima si disorienta, a volte, fino a sentir venir meno la fede! Quante volte, in questi momenti di tenebre, satana ci suggerisce che è vano pregare e ci getta in una cupa disperazione che è forse il tormento maggiore della vita! Eppure, in quei momenti di oscurità, proprio allora, dobbiamo intensificare la preghiera, perché la fede esca ingigantita dalla prova e ottenga grazie maggiori di quelle che ha richieste. Si può dire, con assoluta certezza, che nessuna preghiera è vana, e che quando non ci vediamo esauditi ci si prepara una consolazione più grande, temporale ed eterna. Non siamo degli abbandonati nel mondo, non siamo dei reietti: siamo figli del Padre celeste, ed Egli ci riserba il suo pane, cioè la ricchezza delle sue misericordie</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif;">.</span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;">Padre Dolindo Ruotolo</span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-25095754969112902372017-08-14T08:13:00.002-07:002017-08-14T08:14:16.028-07:00L'incontro con Santa Elisabetta<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSvHntK8ZbyG6DPp2BoCWZfrBuP_N9U5Cuddkhiqh7sZAemQVosNj9rUBQ2qq7HvJ8xbonxbc_y03LGPD944VDVcEmnV5aV_7nGaiphN1Zrkg2SaFt3Q3Y_w-qWUKIxdcwa304fji7yxzH/s1600/incontro+santa+elisabetta.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSvHntK8ZbyG6DPp2BoCWZfrBuP_N9U5Cuddkhiqh7sZAemQVosNj9rUBQ2qq7HvJ8xbonxbc_y03LGPD944VDVcEmnV5aV_7nGaiphN1Zrkg2SaFt3Q3Y_w-qWUKIxdcwa304fji7yxzH/s400/incontro+santa+elisabetta.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">Commento
al Vangelo nella Solennità dell’Assunzione della B.V. Maria 2017 A</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">(</span><span style="font-size: 15pt;"><i>Lc</i></span><span style="font-size: 15pt;">
1,39-56) – Messa del giorno</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;"><i>Don
Dolindo Ruotolo</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 30pt;">L’incontro
con santa Elisabetta</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 13pt;"> </span><span style="font-size: 15pt;">Maria
si pose in viaggio per le vie deserte dei monti e camminava
frettolosamente. Cercava la solitudine, perché aveva un gran bisogno
di amare in silenzio, e correva perché era quasi come spirito e non
avvertiva il peso del corpo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Chi ha provato un momento
d’intimo amore con Dio sa quanta vita esso trasfonde in tutto il
corpo, rendendolo più sottomesso all’anima, più docile strumento
dello spirito; questa vita dovette essere immensa in Maria, tutta
avvolta dalla fiamma dell’eterno Amore. Non poggiava quasi sul
suolo e, come colomba librata al volo, divorava la via. Correva senza
affannare, spinta come da un vento, perché la creazione le faceva
quasi riverenza, e l’aria stessa si apriva innanzi a Lei, per non
opporre resistenza ai suoi passi. Correva, esultando nel suo spirito,
con passo sicuro e senza timore, perché la gioia pura dell’anima
dà anche al corpo un novello vigore e una maggiore decisione nei
suoi movimenti. I suoi sentimenti si arguiscono da quelli espressi a
santa Elisabetta, espressione magnifica dell’anima sua benedetta:
glorificava Dio, esultava in Lui Salvatore, vivente nel suo seno, si
umiliava e considerava la sua grande missione nei secoli, attribuiva
al Signore tutta la propria grandezza, e considerava le conseguenze
della misericordia fatta da Dio alla terra, la dispersione dei
superbi, l’umiliazione dei grandi e l’elevazione degli umili. Era
piena di Dio, conversava con Lui, lo amava d’intenso amore, piena
di riconoscenza per il compimento delle promesse da Lui fatte ad
Abramo e alla sua discendenza; cantava nell’esultanza del suo
spirito, ed esplose nella pienezza del suo amore innanzi alla santa
cugina.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"><b>Il
saluto di Maria</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Giunse presto in casa di
Zaccaria </span><span style="font-size: 15pt;"><i>e salutò
Elisabetta</i></span><span style="font-size: 15pt;">,</span><span style="font-size: 15pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 15pt;">dice il Sacro Testo.
Non salutò il consorte di lei o per delicatezza, sapendolo muto e
non volendolo mortificare parlando, o perché sapeva che era
momentaneamente assente. Salutò con le parole allora più in uso. </span><span style="font-size: 15pt;"><i>La
pace sia con te</i></span><span style="font-size: 15pt;">,</span><span style="font-size: 15pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 15pt;">o con altra simile
espressione e, al suono della sua voce, il bambino di Elisabetta
trasalì di gioia nel seno di lei, ed ella fu ripiena di Spirito
Santo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> La voce benedetta di Maria era
come la voce stessa del Verbo Incarnato in Lei, perché Egli ne
possedeva e ne elevava tutta la vita; era voce santa e santificante
che operò quello che diceva come augurio di pace e, operandolo nello
stesso tempo, santificò il Battista nel seno materno, e ne santificò
la madre, riempiendola di Spirito Santo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Elisabetta vide Maria nello
splendore della sua sovrumana bellezza e ne rimase profondamente
colpita. Il cammino, fatto sollecitamente, le aveva anche fisicamente
ravvivato il colore del volto: l’espansione con la quale le si
rivolse aveva fatto come affiorare tutta l’anima sua nelle linee
del corpo purissimo; era come un’opera d’arte mirabile, un misto
di semplicità e di maestà grande, un insieme di umiltà e di
gloria, un’armonia di gioia profonda e di compostezza
imperturbabile; era bellissima come non lo fu mai nessuna creatura, e
rapiva perché spirava santità e pace da ogni movimento e da ogni
parola.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Era ancora fanciulla: aveva
poco più di quindici anni e, benché fosse già sviluppata, portava
nella sua persona la casta e affascinante ingenuità propria
dell’adolescenza. Era come un fiore aperto alla vita e, perché
aperto per virtù dello Spirito Santo, conservava intatto quel
candido fulgore d’integrità che è proprio delle vergini. Sembrava
un angelo del Paradiso, più di un angelo, fulgente nei raggi della
divinità che in Lei riposava, e diffondeva intorno una soavissima
unzione di grazia che saziava lo spirito e lo inebriava d’amore
verso di Dio. La sua voce non era voce di creatura umana: aveva
qualcosa di misterioso, penetrava il cuore come grazia, e lo
pacificava con una grande soavità; era come una melodia sommamente
espressiva, tratta da uno strumento dolcissimo.</span></div>
<h3 class="western" style="page-break-after: auto;">
<span style="font-size: 15pt;">Il
saluto di santa Elisabetta</span></h3>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Santa Elisabetta, perciò, al
vederla così grande e così bella, esclamò per ispirazione interna
dello Spirito Santo: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Benedetta
sei tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno. </i></span><span style="font-size: 15pt;">L’abbracciò,
la strinse al cuore quasi con effusione materna, perché ella era già
avanzata di età; ma, nello stringerla, sentì in lei qualcosa di
divino, capì per grazia il mistero della sua Maternità divina,
sentì che abbracciava la Regina del cielo e soggiunse: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>E</i></span><span style="font-size: 15pt;">
</span><span style="font-size: 15pt;"><i>da dove viene a me
questa grazia che la Madre del mio Signore</i></span><span style="font-size: 15pt;">,</span><span style="font-size: 15pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 15pt;">cioè del mio Dio
fatto uomo per la salvezza di tutti, </span><span style="font-size: 15pt;"><i>venga
a me?</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Con queste ispirate parole fu
come scolpita per i secoli la testimonianza della divina Maternità
di Maria e della sua ineffabile grandezza. Ella non è indifferente
ai salvati dal Redentore: lo porta loro, lo dona, effonde la sua
grazia e la sua misericordia, dona la sua gioia, santifica in suo
nome, ed è inseparabile da Lui nell’opera della salvezza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Se fosse stata solo un canale
per il quale passò il Redentore – come dicono stoltamente i poveri
protestanti –, Elisabetta, ripiena dello Spirito Santo, si sarebbe
rivolta non a Lei ma al Figlio divino che le stava nel seno; ella,
invece, la esaltò </span><span style="font-size: 15pt;"><i>benedetta
fra le donne, </i></span><span style="font-size: 15pt;">e
chiamò Frutto suo il Redentore, Frutto della sua pianta purissima
che, evidentemente, Ella sola poteva dare. La pianta non è un
semplice canale del frutto, lo genera, lo nutre, lo matura e lo dona;
bisogna andare dalla pianta per averlo e, senza la pianta, è
impossibile coglierlo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Elisabetta vide in Maria tutto
quello splendore di vita, e lo paragonò inconsciamente all’umiliante
abbattimento nel quale il suo sposo, muto e sordo era venuto da lei
dopo la visione dell’angelo, capì che la fede nella parola
dell’angelo aveva realizzato in lei il grande mistero, come
l’incredulità del marito gli aveva causato la mutezza e la
sordità. Psicologicamente quell’infermità del marito le era stata
motivo di non pochi fastidi nel governo della casa, e quindi esclamò:
</span><span style="font-size: 15pt;"><i>Te beata che hai
creduto poiché si adempiranno le cose dette a te dal Signore.</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"><b>Il
cantico sublime di Maria</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Maria, a quelle parole di lode,
sentì l’anima sua tutta tratta in Dio; l’umiltà le dava il
senso della sua nullità innanzi a Lui; la riconoscenza le faceva
attribuire tutto alla sua infinita misericordia; la luce divina che
la illuminava le faceva guardare i suoi disegni su di Lei e i trionfi
delle sue misericordie nei secoli, fino alla fine del mondo; perciò,
elevando gli occhi al cielo, esclamò: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>L’anima
mia magnifica il Signore.</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Mai uscì da labbro umano un
cantico più sublime di gioia; mai un cuore si aprì a Dio con tanto
riconoscente amore; mai l’umiltà più profonda fu armonizzata così
mirabilmente con la verità, in modo da formare una melodia di
annientamento e di grandezza, di piccolezza e d’immensità, di
bontà e di forza che affascina l’anima e la unisce alla gioia e ai
sentimenti di Maria.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Le reminiscenze scritturali del
cantico di Anna, dei salmi e dei profeti che si trovano nel
sublimissimo cantico non mostrano solo la familiarità di Maria con
le Sacre Scritture, ma sono come la luce delle profezie e delle
figure passate che s’incontrano con la realtà e col compimento
delle promesse di Dio e, lungi dall’offuscare l’originalità del
canto, lo rendono nella sua concisa semplicità più splendente e più
bello. Esso è come il fiore di tutto l’antico patto ed è la gemma
feconda del nuovo; è il compimento delle antiche speranze e la
speranza nelle nuove misericordie; è la sintesi delle compiute
aspirazioni del passato, è un rapido sguardo alla storia del futuro,
fino al compimento dei secoli, è il programma della vita di un’anima
redenta e la sintesi delle sue elevazioni d’amore; è, infine, lo
sprazzo fulgente della vita del Verbo Incarnato e della medesima
Madre che lo portava nel seno. In tutta la storia del regno di Dio è
una voce sempre viva, in tutto lo sviluppo della Chiesa è un
programma sempre attuale, in tutte le ascensioni dei santi, è una
voce sempre armoniosa che può raccogliere in un suono d’amore le
mirabili armonie della grazia in loro; è un cantico fecondo e
verginale, come il Cuore dal quale sgorgò ricco di significati e
semplice nella sua espressione che la Chiesa canta e ricanta ogni
giorno, senza che esso esaurisca la sua gioiosa e fresca scaturigine,
è il canto dei pellegrini che vanno verso la Patria eterna, degli
apostoli che percorrono la terra diffondendo il lieto messaggio, dei
martiri che attestano la verità col loro sangue, dei confessori che
la propagano, delle vergini che la vivono, dei contemplativi che la
gustano, degli angeli che la esaltano, delle creature tutte nelle
quali ha echi d’amore, ed è nota squillante del cantico eterno
nell’eterna gloria.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Se si recita, è una preghiera
soave; se si canta è un inno trionfante che lancia lo spirito
esultante in Dio; se si medita è come orto fiorito, ricco di profumi
celesti. Ha un sapore sempre nuovo, un fascino sempre vivo, una
delicatezza sempre verginale che i secoli non hanno potuto mai
invecchiare, perché è un cantico di vita. Che gioia, o Vergine
Santa, ricevere la grazia, ricevere Gesù e poter cantare con te:
</span><span style="font-size: 15pt;"><i>Magnificat anima mea
Dominum! </i></span><span style="font-size: 15pt;">Che pace
trovarsi sul Calvario della prova e poter ripetere con te, anche
lacrimando, nella piena rassegnazione del cuore: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Magnificat
anima mea Dominum! </i></span><span style="font-size: 15pt;">Che
dolcezza interiore elevarsi a Dio, sprezzando le gioie del mondo, e
ripetere nel volo dell’anima al Bene eterno: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Magnificat
anima mea Dominum! </i></span><span style="font-size: 15pt;">Che
poesia d’amore recitare con la Chiesa le grandi preghiere
liturgiche, sentirsi sazi di elevazioni interiori, e volgere tutta
l’anima a Dio in questo canto dell’anima tua, o Maria: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Magnificat
anima mea Dominum! </i></span><span style="font-size: 15pt;">Che
conforto nelle aridità dello spirito, quando la povera nostra
fontana si è come essiccata e non dà una goccia, ravvivare la
scaturigine del cuore con questo tuo canto, e dare la vita alla
povera terra inaridita: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Magnificat
anima mea Dominum!</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Anche a costo di dilungarci,
noi non possiamo passare oltre senza dare almeno uno sguardo fugace a
questi aspetti luminosi del cantico di Maria, e a dilettarci nella
molteplice rifrazione di questa gemma preziosissima del Nuovo Patto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Non possiamo non commentare il
profondo significato di questo canto d’amore che c’è stato
donato per cantare a Dio la riconoscenza del nostro amore, perché
uniti alla voce verginale della Mamma nostra, possiamo essere meno
ingrati all’Amore che per noi discese dal cielo, e per amore ci
redense col suo preziosissimo Sangue.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> San Zaccaria non credé
all’angelo e rimase muto e sordo fino al compimento della promessa;
Maria credé e parlò, anzi cantò con una melodia che abbracciò
tutti i secoli. Noi, figli suoi, cantando con Lei viviamo della sua
grande fede, partecipiamo alla beatitudine del suo Cuore: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Beata
quae credidisti</i></span><span style="font-size: 15pt;">,</span><span style="font-size: 15pt;"><i>
</i></span><span style="font-size: 15pt;">e ci rendiamo meno
inetti al compimento dei disegni di Dio in noi. </span>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-17871364313610245922017-08-12T14:54:00.000-07:002017-08-12T14:54:18.041-07:00La tempesta del lago e Cristo Gesù<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrOx2jGhmBJgin7g40A7laheo6UZ-YMZYurINavSqCRgYizQdCpoWkAilj9wzmnyf1gg8R9SYX0bUSAEUjKryqknXTGJ8wdRBhOSjUT53N8eVblwHEdwC7jEefTZZHYPZEwASR3_9Dn8df/s1600/ges%25C3%25B9+cammina+sulle+acque.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="553" data-original-width="415" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrOx2jGhmBJgin7g40A7laheo6UZ-YMZYurINavSqCRgYizQdCpoWkAilj9wzmnyf1gg8R9SYX0bUSAEUjKryqknXTGJ8wdRBhOSjUT53N8eVblwHEdwC7jEefTZZHYPZEwASR3_9Dn8df/s400/ges%25C3%25B9+cammina+sulle+acque.jpg" width="300" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Commento</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">al</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Vangelo</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">della</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">XIX</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Domenica</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">TO</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">2017</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">A</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">(</span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">14,</span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">22-33)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #420101;"><span style="font-size: small;"><i></i></span></span><br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;">La</span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;">tempesta del lago e Cristo Gesù</span></span></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="font-size: small;"></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Al miracolo grandioso della moltiplicazione dei pani – come si rileva da san Giovanni (6,15) –, il popolo fu preso da tale entusiasmo che pensò di proclamare Re Gesù Cristo. L’idea di un Messia politicamente potente, radicata nella mente di tutti, e il pensiero di un re che avrebbe potuto provvedere alle necessità temporali della vita senza sforzo eccitarono il popolo a voler senza indugio inaugurare un regno di benessere materiale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il popolo, in quel momento, faceva capo agli apostoli che allora non erano immuni dal comune pregiudizio di un Messia glorioso, e perciò Gesù ordinò loro di passare all’altra riva del lago, mentre Egli licenziava le turbe. L’amor suo non poteva non rispondere agli atti di fiducia e di riconoscenza delle turbe, e chissà quante parole dolcissime dovette dire, e quante benedizioni dovette dare a ciascuno di quelli che gli tendevano le mani. Egli doveva anche sentire compassione per quella gente che si entusiasmava tanto per un beneficio temporale. Mai, come in quel momento, avevano avuto una manifestazione di fede più clamorosa, e mai questa fede era stata più meschina, tutta ristretta nelle cose fugaci della terra!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Licenziato il popolo, Gesù salì sopra un monte per pregare, mentre annottava; era la seconda sera. Gli apostoli erano lontani nel lago e, poiché il vento era contrario, la loro barca, sbattuta dai flutti, non riusciva ad approdare. Era la quarta vigilia della notte, cioè erano le tre del mattino.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gli apostoli erano stati quasi tutta la notte alle prese con la tempesta, e forse avevano rivolto il pensiero a Gesù, per implorarne il soccorso. Gesù ascoltò il loro gemito e venne in loro soccorso, camminando sulle acque. Discendeva dal monte dove aveva pregato tutta la notte e, in quella sublimissima orazione il suo corpo attratto dall’estasi dell’anima, s’era fatto leggerissimo, molto più di quello che non avvenga nei santi, rapiti in alto. Scese dal monte, dunque, come in volo, e camminò sulle acque non rendendole solide con un miracolo, ma sorvolandovi sopra per l’altissima estasi della sua orazione. La sua andatura veloce, quasi come nube che passa, giustificò l’impressione degli apostoli che lo crederono un fantasma. Essi gridarono per lo spavento, ma Gesù li rassicurò, dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Abbiate fiducia, sono io, non temete</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. Era distante dalla barca, com’è chiaro dal contesto, e forse il medesimo vento contrario sospingeva lontano il suo corpo, fatto leggero.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Lo slancio di san Pietro</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nell’impeto dell’amore, san Pietro gridò: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. Non voleva far saggio di un’acrobazia marina, in quel momento di angosciosa tempesta; gridò, per assicurarsi della verità; sentì che egli doveva confermare nella verità i suoi compagni. Gesù gli disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Vieni.</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> Pietro, a quella parola di comando che ordinava il mare ai suoi passi e ne formava per lui una via, si gettò dalla barca senza pensare più a quel che faceva. L’impeto dell’amore lo aveva tratto in estasi, e il suo corpo s’era fatto leggero come quello di Gesù. Dio non fa opere superflue, e negli stessi miracoli usa un’economia mirabile, utilizzando le cause seconde da Lui create. Non c’era bisogno di solidificare le acque, quando Gesù, attraendo l’anima di Pietro nel suo amore, poteva, con un’estasi, renderlo leggero. Il contesto medesimo ce lo fa arguire.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nelle estasi, infatti, si sa che il corpo, elevato da terra, è così leggero che un soffio può farlo dondolare nello spazio. San Pietro, fatto leggero dall’amore, si slanciò ma, vedendosi investito dal vento e come travolto proprio per la sua leggerezza, temette, si concentrò in sé, uscì dall’estasi d’amore, ridiventò pesante, cominciò a sommergersi. Vedendosi in pericolo, gridò a Gesù: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Salvami!</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E Gesù, stesa la mano, lo prese, lo rimproverò dolcemente della sua poca fede, e con lui salì nella barca. Subito il vento si quietò e gli apostoli, stupefatti, adorarono Gesù, confessandolo per vero Figlio di Dio. Approdarono così facilmente sul far del mattino alla terra di Genesar o</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Genesaret, dove concorse gran turba di ammalati che, al solo toccare il lembo della sua veste, furono sanati.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Allora Pietro riconosce il Signore</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">È Pietro che riconosce il Signore; è il Papa che in un atto di umile fiducia intende che non è </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>un</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>fantasma</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè un frutto di pericolose fantasie l’opera dell’amore, e per primo si slancia verso Gesù, domandandogli il segno della verità nel poter Egli stesso superare la tempesta. Il Papa, benché con quell’esitazione gli darà quasi l’impressione di inabissarsi in un gorgo d’illusioni, farà conoscere la grande manifestazione dell’amore di Gesù, e allora la Chiesa approderà nel lido della pace, e i popoli infermi, al contatto con la sua vita, che è come l’inconsutile veste del Redentore, saranno risanati. Prima la moltiplicazione del Pane eucaristico, fatta dall’amore di Gesù, poi la tempesta spaventosa, poi il riconoscimento di Gesù da parte di san Pietro, e subito la tranquillità, il sereno, la guarigione delle infermità del mondo al contatto della Chiesa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo moltiplicò i pani, dandoli agli apostoli perché li avessero distribuiti al popolo; era logico che avesse fatto così, data la grande calca di gente. Nella Chiesa, Egli opera alla stessa maniera, moltiplicando il Pane eucaristico; lo dà col suo amore, e ne affida ai sacerdoti la distribuzione. Dopo la moltiplicazione del pane materiale, il popolo pensò di proclamare Re Gesù Cristo, ed Egli si appartò sul monte, solo; ma, dopo la moltiplicazione del Pane eucaristico, non si apparta, anzi si mostra e trionfa, perché allora è acclamato Re di tutte le genti. Nella tempesta, la Chiesa griderà a Lui ed Egli, sedatane la furia, approderà a Genesar, </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>all’orto del Principe</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè alle nazioni prima apostate da Lui, e le risanerà al contatto della sua vita eucaristica, attraverso le sante Specie che, quasi come vesti, lo avvolgono e lo nascondono.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Giovanni fu decapitato da Erode, sobillato da Erodiade; Erode ed Erodiade, rappresentanze della carne che insorge contro lo spirito e perde la testa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Padre dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-17874977379835349032017-08-05T16:21:00.002-07:002017-08-05T16:21:46.645-07:00Un saggio della divina gloria di Gesù Cristo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRB5yac3l7y5VShjFIXCdhmWWYrPpW5BkEiUGBNhyphenhyphenY4SQh3l3FBrMF0bTGqGUWotRGTvC8PTc-qZ-Nn-RZfzCZkL3hvGcieQtFnCMCiyrVTgFJ98BJg7Q4Ws087nQ7SeJNOMVMi69LE6RZ/s1600/trasfigurazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="290" data-original-width="441" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRB5yac3l7y5VShjFIXCdhmWWYrPpW5BkEiUGBNhyphenhyphenY4SQh3l3FBrMF0bTGqGUWotRGTvC8PTc-qZ-Nn-RZfzCZkL3hvGcieQtFnCMCiyrVTgFJ98BJg7Q4Ws087nQ7SeJNOMVMi69LE6RZ/s400/trasfigurazione.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: #171717;"><span style="font-size: medium;">Commento
Vangelo della XVIII Domenica TO 2017 A (</span></span><span style="color: #171717;"><span style="font-size: medium;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: #171717;"><span style="font-size: medium;">
17,1-9) – Trasfigurazione di Gesù</span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="color: #171717;"><span style="font-size: medium;"><i>Don
Dolindo Ruotolo</i></span></span></div>
<div align="CENTER">
<span style="font-size: 28pt;">Un
saggio della divina gloria di Gesù Cristo</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il programma proposto da Gesù ai suoi seguaci:
rinnegarsi e prendere la croce, aveva dovuto abbattere non poco gli
apostoli, e perciò Egli, nella sua carità infinita, volle
sollevarne lo spirito, con una manifestazione gloriosa che doveva
imprimersi nella loro mente per i giorni tristi che sarebbero venuti.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Partendo dai pressi di Cesarea di Filippo, giunse alle
falde di un monte che la tradizione individua nel Tabor e, presi con
sé i suoi apostoli prediletti, Pietro, Giacomo e Giovanni, ascese
alla sua cima, elevata a 780 metri sul lago di Genesaret e a </span><span style="font-size: medium;">400
</span><span style="font-size: medium;">sulla pianura di Esdrelon. Non prese con sé
tutti gli apostoli, perché avrebbero fatto pubblicità inopportuna,
ma volle solo tre testimoni affinché avessero potuto sostenere la
fede vacillante negli altri apostoli, scossa dalla continua
propaganda ostile degli scribi e farisei.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Dal modo come san Luca narra l’avvenimento, si rileva
che dovette avverarsi nella notte (cf </span><span style="font-size: medium;"><i>Lc</i></span><span style="font-size: medium;">
9,28ss); Gesù era infatti salito sul monte per pregare, ciò che
faceva di notte, e ne discese il giorno dopo, passando la notte
sull’altura. Le tenebre e la solitudine diedero all’avvenimento
un maggiore risalto. Il Redentore si mise in orazione, e si raccolse
tutto nella gloria del Padre. L’anima sua, attratta dalla divinità,
si trovò in piena visione beatifica, e il Corpo fu reso glorioso
dalla luce divina. L’ineffabile purezza di quel Corpo divino non
offrì neppure il più piccolo ostacolo alla luce eterna che tutto
l’avvolgeva, lo penetrava e lo rischiarava, di modo che fu tutto
luce e splendore. Il volto divenne come sole, in un’ineffabile
espressione di gloria e le vesti per la gran luce che emanava dal
corpo, si fecero bianche </span><span style="font-size: medium;"><i>come la neve </i></span><span style="font-size: medium;">o,
come dice il testo greco, </span><span style="font-size: medium;"><i>come la luce. </i></span><span style="font-size: medium;">Era
uno spettacolo grandioso, ineffabile che rapiva l’anima, e la
trasfondeva tutta di pace, di godimento e d’amore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> I tre apostoli – come nota san Luca –, prima
aggravati dal sonno, si svegliarono certamente allo splendore di
quella luce divina, videro due personaggi che discorrevano con Gesù
e, per divina ispirazione, riconobbero in essi Mosè ed Elia.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Furono presi da timore e subito dopo da una gioia
interiore così grande che non sapevano esprimerla.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Psicologicamente, nelle grandi gioie che danno
all’anima un senso di riposo e di raccoglimento, la fantasia si
accende e fa progetti per conservare o accrescere il benessere che si
prova. </span><span style="font-size: medium;">Gli apostoli si voltarono intorno, videro
giù le oscure valli e d’ogni parte le tenebre, ebbero orrore del
mondo nel quale vivevano e pensarono subito di voler rimanere sempre
in quella felicità.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Si scambiarono certamente delle parole, perché nelle
grandi sorprese, ognuno crede che chi gli sta vicino non se ne renda
abbastanza conto, e ci tiene a manifestare le proprie impressioni, e
a tener desta l’altrui attenzione.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Scambievolmente si additavano lo splendore di quella
gloria, e scambievolmente si dicevano di non volere ad ogni costo
staccarsene; perciò san Pietro, parlando a nome di tutti, si
avvicinò a Gesù e gli disse: </span><span style="font-size: medium;"><i>Signore, è
buona cosa per noi stare qui; se vuoi, facciamo qui tre tende, una
per te, una per Mosè e una per Elia.</i></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Egli non sapeva quello che diceva – dice san Luca –,
e difatti le sue parole erano povere e inceppate, come lo sono sempre
in una grande emozione di gioia, e innanzi ad una grande maestà. San
Pietro avrebbe voluto dire tante cose e non sapeva quello che dovesse
dire; voleva esprimere tanti progetti di felicità stabile, e non
seppe proporre che l’erezione di tre tende. È profondamente
psicologico, poiché, nelle grandi emozioni, i progetti della
fantasia, quando si esprimono, sfumano e di tutta una ridda
d’immagini che sembrano grandiose, non rimane che l’espressione
di un semplice desiderio rozzamente manifestato. I progetti della
fantasia sfumano come un sogno che si dilegua e la parola diventa
anche più povera, non sapendosi adeguare a ciò che è già di per
sé inafferrabile.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"><b>«Questo
è il mio Figlio diletto: ascoltatelo»</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Mosè ed Elia conversavano con Gesù e – come dice
san Luca –, parlavano della sua dipartita dal mondo tra i dolori
amarissimi della Passione. Essi rappresentavano la Legge e i Profeti,
e parlavano del compimento di ciò che avevano predetto e figurato.
Non è detto nel Vangelo se gli apostoli ascoltarono questi discorsi;
è possibile, e in questo caso può credersi che san Pietro abbia
proposto di rimanere stabilmente su quel monte non solo per
conservare quella felicità, ma anche per sfuggire alle insidie di
morte che si preparavano a Gesù Cristo. Egli non sapeva quel che
dicesse, non potendo penetrare nel disegno del Signore. Avrebbe
voluto dirigere gli eventi e prevenire quelli futuri, senza capire
che doveva farsi guidare dalla parola del Redentore. Dio stesso,
perciò, si degnò rispondere alle ansietà degli apostoli; una nube
luminosa avvolse Gesù, Mosè ed Elia, e dalla nube, che era segno
della presenza di Dio, si sentì la voce placida, solenne e grandiosa
del Padre che disse: </span><span style="font-size: medium;"><i>Questi è il mio Figlio
diletto nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo. </i></span><span style="font-size: medium;">Non
si trattava dunque di fare progetti, ma di seguire il Figlio divino e
ascoltarlo. Quelle parole furono piene di tanta maestà che i tre
apostoli caddero bocconi per terra e furono presi da un gran timore.
La sublime visione era terminata, e Gesù li scosse e li esortò a
non temere. Essi alzarono gli occhi e videro solo Gesù, ritornato
come prima, nelle sue umili apparenze.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Albeggiava e cominciarono a scendere dal monte; </span><span style="font-size: medium;">sorse
</span><span style="font-size: medium;">anche il sole, ma quella luce dovette sembrare
loro un’ombra di fronte a quella che avevano vista. Ferveva in loro
il desiderio di raccontare l’accaduto e può supporsi che facessero
uno speciale progetto di confondere gli scribi e farisei.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> La loro fede, infatti, si era accresciuta, ed essi, nel
loro cuore, l’avevano ora ben salda; si stupivano come gli scribi
dicessero che prima del Messia doveva venire Elia, e ne domandarono
spiegazione. Gli scribi, per dimostrare alle turbe che Gesù Cristo
non era il Cristo, affermavano recisamente che doveva essere
preceduto da Elia, secondo le profezie. Gli apostoli, certi ormai
della verità, domandarono come gli scribi avessero potuto fare
quella affermazione. Gesù Cristo, leggendo nei loro cuori l’ansia
di parlare dell’avvenimento grandioso della trasfigurazione, lo
vietò loro fino a dopo la sua risurrezione. La divulgazione di un
fatto così importante, per il malanimo degli scribi e farisei,
sarebbe servita solo ad aumentarne l’ostilità e li avrebbe resi
maggiormente rei.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Ad essi, come a gran parte del popolo, ignorante e
prevenuto, sarebbe apparsa una fiaba, e si sarebbe così svalutato un
dono di Dio. La parte del popolo che ci avrebbe creduto, si sarebbe
abbandonata a dimostrazioni politiche, rendendo vano, in tante anime,
il disegno di Dio, e concentrandole in una falsa aspirazione
temporale. Gesù, dunque, volle che non se ne parlasse se non quando
la gloria inoppugnabile della risurrezione l’avesse reso non solo
credibile ma salutare per le anime.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Rispondendo poi alla domanda degli apostoli riguardante
Elia, Gesù Cristo distinse due venute del profeta: una alla fine del
mondo per restaurare tutto e vincere l’anticristo, e una mistica e
simbolica in un grande santo che avrebbe preparato a Lui la strada
nello spirito di Elia. Questa seconda venuta s’era già realizzata
in san Giovanni Battista, austero e forte come Elia, e martire come
lui. Il popolo non lo riconobbe, e gli scribi e farisei lo
ostacolarono in tutti i modi, come ostacolavano Lui stesso,
tendendogli insidie e desiderandone la morte. Se non avevano
riconosciuto il Battista, e non avevano ascoltato la sua voce, pur
avendo essa tanto prestigio, come avrebbero potuto credere alla
gloria della trasfigurazione?</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> In quel momento non c’era da pensare che alla
Passione e Morte, unica via scelta dalla Provvidenza per la
redenzione degli uomini. </span>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-65167132515343105922017-07-29T15:33:00.000-07:002017-07-29T15:33:25.507-07:00Il tesoro nascosto e la perla preziosa<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOwbd1G7oSqRf6lhYPomAUW5twL_MNoKKR9ppqB-DLLAChI6OZcO2dDllFCQZp-VeBEr75qnU-JAqbJs5_vjOqykCDDzscSq9xrvQ59908kYbEVklC1zki8drvge4TffWbvk1HiAhs3ny_/s1600/tesoro_nel_campo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="595" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOwbd1G7oSqRf6lhYPomAUW5twL_MNoKKR9ppqB-DLLAChI6OZcO2dDllFCQZp-VeBEr75qnU-JAqbJs5_vjOqykCDDzscSq9xrvQ59908kYbEVklC1zki8drvge4TffWbvk1HiAhs3ny_/s400/tesoro_nel_campo.jpg" width="297" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: 15pt;">Commento
al Vangelo della XVII Domenica TO 2017 A (</span><span style="font-size: 15pt;"><i>Mt</i></span><span style="font-size: 15pt;">
13,44-52)</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"><i>Don
Dolindo Ruotolo</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 30pt;">Il
tesoro nascosto e la perla preziosa</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> </span><span style="font-size: 15pt;">Chi
ascolta la divina Parola non può illudersi che possa raggiungere il
regno di Dio senza sacrificio e senza rinnegare se stesso. La
salvezza eterna è un tesoro nascosto al mondo ed è una perla
d’inestimabile valore; non si può scavare il tesoro scoperto senza
dare tutto quello che si ha per acquistare il campo che lo raccoglie
né si può possedere la perla inestimabile senza pagarla a caro
prezzo, formato con la vendita e la cessione di beni minori. La vita
cristiana non è e non può essere un divertimento, perché non ha
per fine il passare più o meno gioiosamente il tempo che ci è stato
assegnato da Dio, ma tende alla conquista del Tesoro eterno, di Dio,
infinita Grandezza e infinita Bellezza.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Se chi scopre un tesoro nel
campo vende tutto ciò che possiede per comprarlo, e chi trova una
perla inestimabile dà tutto quello che ha per comprarla, chi potrà
dire inutile la rinuncia di tutto, fatta dalle anime consacrate a
Dio, per cercare solo il Tesoro eterno?</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"><b>Riepilogo
della vita della Chiesa: la rete e la cernita finale</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> Gesù Cristo aveva parlato
della mescolanza dei buoni e dei cattivi nella Chiesa, con la
parabola del buon seme e della zizzania, e del riepilogo finale della
semina nella mietitura. Il problema era troppo angoscioso, ed Egli
v’insiste con un’altra parabola che giustifica la larghezza che
un giorno avrà la Chiesa nell’accogliere tutte le anime. Essa,
infatti, è come una rete gettata nel mare che raccoglie ogni genere
di pesci e, quando li ha tratti a riva, allora scarta quelli che sono
cattivi da quelli che sono buoni. È logico che, essendo la Chiesa un
campo di prova, accoglie tutti quelli che vi entrano, senza esigere
da essi una perfezione già consumata. Con l’apostolato, essa getta
la rete, raccoglie le anime, si sforza di formarle ad una vita nuova,
ne tollera e compatisce le debolezze come madre, le spinge ad
emendarsi, trova nuove industrie di zelo per conquiderle e, quando
non riesce nel suo scopo per molte anime, prega, ripara, piange e
attende che il Signore stesso faccia la cernita nel giorno del
Giudizio. Allora verranno gli angeli e separeranno essi, per mandato
divino, i buoni dai cattivi, gettando questi nel fuoco eterno dove,
per disperazione, piangeranno e </span><span style="font-size: 15pt;"><i>digrigneranno
i denti, </i></span><span style="font-size: 15pt;">constatando
la loro eterna infelicità e il loro implacabile odio.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: 15pt;"> </span><span style="font-size: 15pt;">Dopo
aver parlato, Gesù si rivolse ai suoi apostoli e domandò loro se
avevano capito tutto ciò che aveva detto. Era logico che facesse
questa domanda, dopo che essi avevano mostrato di non aver capito il
significato della parabola del seminatore. Forse Gesù aveva tra i
suoi uditori qualche scriba di buona fede che lo aveva seguito fin
nella casa dove s’era raccolto con gli apostoli; per questo,
rivolto ad essi, soggiunse: </span><span style="font-size: 15pt;"><i>Ogni
scriba, istruito in ciò che riguarda il regno dei cieli, è simile a
un padre di famiglia che cava fuori dal suo tesoro cose nuove e cose
vecchie. </i></span><span style="font-size: 15pt;">Egli voleva
dire: la vostra sapienza non può restringersi ad un pedante
attaccamento a tutto ciò che è vecchio, ma deve saper accogliere
anche quello che è nuovo, proprio come un padre di famiglia sa
impiegare, per il bene della casa, le cose vecchie e nuove</span><span style="font-size: 15pt;">.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-53597880517129108372017-07-22T15:21:00.000-07:002017-07-22T15:21:46.226-07:00La parabola del seminatore<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvPNfdm_hAVPYzfWGLTspiOBdEHubJA661UL5S-_9c0-VRHSqc5VP6efzELApDmCUmgeYH64wOkA7h9ED2oPQJ-dO9_ve2l5qI0M7XGhgh8Mb5r5Re3ldh21bkqqspxeVxG0ufDmuVaKB9/s1600/seminatore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="223" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvPNfdm_hAVPYzfWGLTspiOBdEHubJA661UL5S-_9c0-VRHSqc5VP6efzELApDmCUmgeYH64wOkA7h9ED2oPQJ-dO9_ve2l5qI0M7XGhgh8Mb5r5Re3ldh21bkqqspxeVxG0ufDmuVaKB9/s320/seminatore.jpg" width="177" /></a></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;">Commento al
Vangelo della XVI Domenica TO 2017 A (</span><span style="font-size: medium;"><i>Mt</i></span><span style="font-size: medium;">
13,24-43)</span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><i>Don
Dolindo Ruotolo</i></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: 28pt;">La
parabola del seminatore</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> La prima parabola che propose al popolo era come uno
sguardo che dava al cuore e alle disposizioni del suo uditorio,
poiché in quel momento Egli gettava la semente della divina parola
nelle anime e la gettava con vario frutto. Un seminatore che
lasciasse cadere la semente sulla strada fra i sassi e fra le spine
non sarebbe un seminatore accorto ma, avendo sovrabbondanza di semi,
la sua stessa ricchezza gliene farebbe cadere una parte sulla strada,
tra le pietre e tra le spine. Gesù Cristo è venuto in terra per
seminare la divina parola, è venuto con una sovrabbondanza di
misericordie per salvare tutti e per dare a tutti i mezzi di salute;
Egli, dunque, semina dovunque, anche nei cuori duri, benché sappia
che, in realtà, la sua semente andrà perduta; benefica tutti, muore
per tutti senza preferenza di persone, e attende il frutto della
corrispondenza umana.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> È sempre Gesù che fa la grande semina della divina
parola, perché gli apostoli e i loro successori lo rappresentano e
agiscono in suo nome; la semente che Egli dona è sempre buona e atta
a germinare, perciò non c’è caso nel quale l’uomo possa dire di
aver ricevuto un aiuto insufficiente; non è cattiva la semente, ma
la terra dove essa cade, quando non produce frutto, o lo produce
imperfettamente.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il seminatore viene dalla strada col grembiule pieno di
semi e, logicamente, per entrare nella terra, percorre prima un
tratto di strada, poi attraversa le macerie del campo, poi la siepe
irta di spine e infine va nella terra buona e fino ai luoghi meglio
esposti e più ubertosi. È questa la ragione per cui, dal grembiule
sovraccaricato, sfugge parte della semente sulla strada, tra le
pietre e tra le spine. Anche il predicatore della divina parola, per
giungere alle anime capaci di fecondità, deve parlare a tutti, e
passa quasi per la strada del mondo tra le pietre delle anime
superficiali, e tra le spine di quelle assalite dalle passioni.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il popolo ebreo fu per Gesù come la strada per
giungere a tutte le anime e, in mezzo ad esso, la parola fu come
divorata dal maligno, senza portare frutto. Dagli Ebrei la parola
passò ai popoli circostanti e ai Greci, dove sembrò germinare
perché accolta con esultanza, ma poi non fruttificò perché cadde
tra le pietre della cultura umana e non pose radici. Dal mondo greco
passò a quello romano, irto di spine di passione, e fu soffocata
dalle sollecitudini del secolo presente e dalla seduzione delle
ricchezze. Essa, però, trovò la terra buona nelle anime che
sinceramente fecero parte della Chiesa, e fruttificò – come dice
sant’Agostino –, il cento per uno tra i martiri, il sessanta tra
i vergini, il trenta fra quelli che vivono santamente nel mondo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Nel campo particolare delle anime avviene spesso che
molti ascoltano la divina parola ma pochi ne traggono frutto, secondo
quello che dice Gesù Cristo stesso spiegando la parabola.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Vi sono quelli che ascoltano più per curiosità che
per trarne profitto, e la parola viene loro rapita dal maligno;
ascoltano e poi dimenticano tutto, o non vi fanno più caso e
ritornano ai loro vani pensieri.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Vi sono quelli che ascoltano, provano un diletto
spirituale nell’evidenza della verità, propongono anche di
confessarsi e cambiar vita ma, alle prime contraddizioni e
persecuzioni, mutano pensiero e ritornano alla vita di prima.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Vi sono, infine, quelli che accolgono la divina parola,
ma pretendono conciliarla con la sollecitudine delle cose terrene e
delle ricchezze, e la soffocano nel loro cuore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Per ricevere con frutto la parola di Dio bisogna essere
terra buona, cioè bisogna avere le disposizioni interiori per
meditarla, svilupparla e metterla in pratica.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"><b>Il
grano e la zizzania</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Dio semina nel cuore degli uomini il buon seme della
sua parola, ma il demonio non se ne sta inoperoso, e cerca di
seminare sul grano la zizzania, quando i coltivatori del campo
dormono. La zizzania o loglio, </span><span style="font-size: medium;"><i>lolium
temulentum</i></span><span style="font-size: medium;">,</span><span style="font-size: medium;"><i> </i></span><span style="font-size: medium;">è
una pianta che non differisce molto dal grano, quando è ancora
tenera; ma si distingue bene, poi, dal frutto che produce perché le
sue spighe hanno granelli neri che, frammischiati alla farina di
grano in quantità notevole, la rendono nociva. Gesù non poteva
scegliere una similitudine più appropriata per designare gli errori,
le eresie e le illusioni di una falsa vita cristiana, con le quali il
demonio cerca rendere vana la semina fatta dal Signore.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Gli errori si diffondono quando i sacerdoti </span><span style="font-size: medium;"><i>dormono</i></span><span style="font-size: medium;">,</span><span style="font-size: medium;"><i>
</i></span><span style="font-size: medium;">cioè quando non hanno una vita di ardente
zelo e non sanno vigilare nella preghiera; allora subdolamente satana
invade il campo del Signore e, per mezzo degli eretici, getta il
germe della dissensione con errori teorici e pratici che sembrano
aver l’apparenza della verità mentre sono esiziali alla salvezza
delle anime. È così che nel campo seminato da Gesù Cristo si
trovano i buoni e i cattivi, gl’illuminati dalla verità e gli
ottenebrati dagli errori. Il Signore, per provare gli eletti,
permette che i buoni siano accanto ai cattivi, e si riserva di fare
la cernita del suo gregge nel giorno del Giudizio. Gli eretici e i
cattivi, per quanto possano dissimularsi sotto apparenze
ingannatrici, si smascherano con la loro vita, proprio come la
zizzania si fa conoscere dal suo frutto.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Lo zelo del bene ci fa desiderare che i cattivi non ci
siano nel mondo, e vorremmo che la giustizia di Dio li recidesse con
castighi improvvisi e terribili. È questa l’aspirazione di tante
anime, specialmente quando vedono la tracotanza e l’apparente
trionfo dei cattivi. Ma il Signore ha dato all’uomo il tempo della
vita come prova, e non interviene per non interrompere questa prova e
per dare a tutti tempo di penitenza. Se la giustizia rigorosa dovesse
colpire i cattivi, essa finirebbe per colpire anche i buoni, perché
nessuno è senza colpa al cospetto del Signore; è dunque necessario
che la misericordia si effonda su tutti, buoni e cattivi, affinché
quelli, crescendo fino alla maturità, abbiano il tempo e la grazia
di poter produrre almeno quel minimo frutto che li renda capaci della
ricompensa eterna.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Questa bellissima parabola la spiegò Gesù Cristo
stesso agli apostoli dopo che, congedate le turbe, si ritirò nella
casa che l’ospitava. La sua parola divinamente semplice risolveva
uno dei problemi più assillanti e tormentosi della vita della Chiesa
nel mondo. La sua parola era verità, non lasciava adito a inutili
discussioni, non poteva forse neppure meditarsi con ragionamenti
personali: poteva solo contemplarsi. Quello infatti che Gesù dice </span><span style="font-size: medium;">è,
</span><span style="font-size: medium;">e l’anima non può che assentire, adorare,
sperare e attendere l’ora di Dio. Si può solo approfondire, con la
sua luce e la sua grazia, quello che Egli dice, poiché ogni sua
affermazione suppone e indica l’esistenza di un problema.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"><b>Il
mistero dei buoni e dei cattivi nel mondo: oggi particolarmente
attuale</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> In questa parabola è prospettato uno dei problemi più
gravi nella vita della Chiesa, come si è detto: nel campo del mondo
c’è la buona semente, seminata dal Signore, cioè ci sono i buoni,
i figli del regno, quelli che crescono per dare un frutto di bene, e
per godere poi l’eterna ricompensa, e c’è la zizzania seminata
dal diavolo, la quale rappresenta i cattivi, i figli del maligno.
Quelli che traviano dalla Legge del Signore, benché chiamati
anch’essi all’eterna gloria come tutti gli uomini, si rendono
figli di satana comunicando alla sua vita e alla sua malizia. Come
Gesù Cristo forma i figli del regno, comunicando loro la sua vita
attraverso i Sacramenti e l’Eucaristia, così satana forma i figli
delle tenebre, invasandoli con le sue suggestioni interne e con le
sue tentazioni esterne.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il mondo, con le sue illusioni, e la carne con le sue
prepotenze sono le vie per le quali satana raggiunge le anime e,
sotto quella specie di morte, comunica loro la propria malignità, e
le lancia poi nella Chiesa come elemento di dissensione e di
scandalo. Il peccato è proprio della fragilità umana, ma certe
forme di delinquenza non sono semplicemente dei malanni dello
spirito: sono delle vere possessioni diaboliche che mutano il buon
seme in zizzania, e poi lo gettano nel campo di Dio per turbarne lo
sviluppo.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"><b>Il
granello di senapa</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il mondo affascina le anime perché ostenta una
grandezza che, in realtà, non ha; esso si sviluppa come pianta
cattiva che subito cresce e dà frutti di morte. La Chiesa, invece,
appare come una piccola cosa, e diremmo quasi come un’utopia
innanzi a quelli che la rinnegano. Ma questa piccolezza apparente ha,
in realtà, in sé, una forza di vita che nessuno sospetta, e
costituisce il riposo delle creature che cercano Dio. Gesù Cristo
espresse questa vitalità con la parabola del granello di senapa.
Questa è una pianta annuale, con numerosi rami e larghe foglie che
appartiene alla famiglia delle crocifere. Cresce abbondantemente in
Palestina e raggiunge l’altezza di tre o quattro metri, in modo che
veramente gli uccelli vi possono nidificare. La semente di questa
pianta è piccolissima di fronte al suo sviluppo, e per questo Gesù
la chiama una delle più piccole. Ora, la Chiesa ha nella sua
apparente piccolezza una vita meravigliosa e, come granello di
senapa, cresce, si espande, fruttifica e raccoglie nelle sue braccia
le anime.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<br />
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"><b>Il
lievito</b></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Il Vangelo, agli occhi del mondo, sembra una cosa
piccola e spregevole, senza lo splendore di quella orgogliosa e
gonfia sapienza umana che cerca il suo successo nei paroloni; eppure
le sue parole semplici sono come il lievito che, in piccola
proporzione, messo in tre staia di farina, cioè in circa 39 litri,
la fermenta tutta e lievita la pasta dalla quale si fa poi il pane.
La parabola del seminatore, con tutta la semente inutilmente caduta
sulla strada, fra le pietre e tra le spine, avrebbe potuto far
credere quasi inefficace la predicazione della divina parola, e per
questo Gesù soggiunge che essa ha una grande forza di germinazione e
di espansione là dove cade, e che riempie la terra come fermento di
vita nuova che muta le anime, elevandole ad una vita soprannaturale
altissima.</span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Quanti santi si sono formati alla santità e sono
ascesi nelle vie della perfezione con una sola parola del Vangelo!
San Francesco d’Assisi ascoltò solo quella che esortava alla
povertà, e in lui essa fu veramente come fermento che gli fece
concepire un grande amore alla vita umile e spregiata, e lo unì
tutto a Gesù Cristo.</span></div>
<br />
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; orphans: 0; text-indent: 0.8cm; widows: 0;">
<span style="font-size: medium;"> Chi annuncia la divina parola non deve scoraggiarsi,
vedendo l’insensibilità di quelli che l’ascoltano: deve rendere
lievito quella parola nel proprio cuore, pregando e infiammandosi
d’amore, con la certezza che, così fecondata, non penetra mai
invano in un cuore e lo trasforma a poco a poco. </span>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-91087904524555908792017-06-17T12:54:00.002-07:002017-06-17T12:54:53.545-07:00Corpus Domini - "Io sono il pane vivo"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvpm5OhsSP_hKyKpOyMqO4Eb-P5FPg9PAAHGUB8y7jd_IgTIkLoVXMZ8Sp-e9QCM_68BOzqfAA_O3rjlJPlMXoPOOP8YGjzo_v_PL5BQSPufa_8U33eGeXTnxMFm2AzdTdCkFUEYgmx88t/s1600/io+sono+il+pane+disceso+dal+cielo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="213" data-original-width="240" height="355" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjvpm5OhsSP_hKyKpOyMqO4Eb-P5FPg9PAAHGUB8y7jd_IgTIkLoVXMZ8Sp-e9QCM_68BOzqfAA_O3rjlJPlMXoPOOP8YGjzo_v_PL5BQSPufa_8U33eGeXTnxMFm2AzdTdCkFUEYgmx88t/s400/io+sono+il+pane+disceso+dal+cielo.jpg" width="400" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0px; position: relative;">
<a href="http://lascalacheportaalcielo.blogspot.it/2011/06/corpus-domini-io-sono-il-pane-vivo.html" style="color: #6699cc; text-decoration-line: none;">Corpus Domini - "Io sono il pane vivo"</a></h3>
<div class="post-header" style="background-color: white; color: #999999; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.5px; line-height: 1.6; margin: 0px 0px 1.5em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-6827719781061869910" itemprop="description articleBody" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 1.4; position: relative; width: 578px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcBkEv1cUEBxFAmEZ6AiAQpgGiphyphenhyphenQlrM8m9JHlDNXduNSN3xklUN7HkdofVpNQ-7UrvGO8DKRRxDWHHSeNU0z6jzp6JDfgLU95rgOnYMQbzS570qhzZt3_fkdPGIvrBZJ67InrEAXnLPQ/s1600/corpus-domini1+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="color: #6699cc; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-decoration-line: none;"><span class="Apple-style-span" style="color: black;"><img border="0" height="315" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcBkEv1cUEBxFAmEZ6AiAQpgGiphyphenhyphenQlrM8m9JHlDNXduNSN3xklUN7HkdofVpNQ-7UrvGO8DKRRxDWHHSeNU0z6jzp6JDfgLU95rgOnYMQbzS570qhzZt3_fkdPGIvrBZJ67InrEAXnLPQ/s400/corpus-domini1+%25281%2529.jpg" style="border: none; position: relative;" width="400" /></span></a></div>
<b><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Corpus Domini -</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Io sono il pane vivo…</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">51 Io sono il pane vivo che sono disceso dal cielo. 52 Chi mangerà di questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”. 53 Si misero a discutere perciò tra loro i Giudei, dicendo: “Come mai costui può darci da mangiare la sua carne?”. 54 E Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico: Se non mangerete la carne del Figlio dell’uomo e non berrete il suo sangue, non avrete in voi la vita. 55 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, 56 perché la mia carne è veramente cibo, e il mio sangue è veramente bevanda. 57 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui. 58 Come il Padre che ha la vita in sé ha inviato me, ed io vivo per il Padre, così chi mangia di me vivrà anch’egli per me (Gv 6,51-58).</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">v</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Gli Ebrei, alle parole di Gesù, rimasero increduli. Erano andati da Lui con la pretesa di vedere dei miracoli, e credevano di poter essi disporre del suo potere; non ammettevano altro che quello che passava per la loro testa, e avevano sempre la presunzione di dovere avere essi di diritto i doni del Signore, nel modo che a loro garbava; credevano quasi che il mondo si fermasse senza il loro volere. Per questo, Gesù aggiunse: Tutto ciò che il Padre mio mi dà, arriverà a me, ed io non respingerò chi viene a me, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di Colui che mi ha mandato.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">E voleva dire: la vostra mancanza di fede non distrugge il disegno di Dio, poiché il Signore, mandandomi in mezzo a voi, non ha ristretto l’opera mia a voi soltanto; Egli mi dona le anime di tutto il mondo, Egli le chiama, e quando esse vengono a me io non le caccio, benché non appartengano al vostro popolo. È questa la volontà del Padre mio, ed io la compio fedelmente: Egli vuole che io non perda tutti quelli che mi dona, ma li risusciti nell’ultimo giorno, e vuole che abbiano la vita in me e per me, credendo in me Io li accolgo, li alimento di me con un dono di fede, di pura fede, nel quale la vista, il tatto, il gusto s’ingannano, e nel quale si deve solo credere alla mia parola. Essi vengono, credono, si alimentano, vivono di me, risurrezione e vita, ed Io li risuscito dalla morte nell’ultimo giorno. Gesù, dunque, prima di annunciare e promettere formalmente il dono ineffabile dell’Eucaristia, ne pone i fondamenti e ne determina il carattere: Esso è la nuova manna del suo popolo peregrinante dall’esilio alla Patria; è Pane disceso dal cielo, è Lui stesso che è venuto in terra per alimentare le sue creature, per saziarle d’amore divino, e spegnere in loro la sete delle passioni disordinate. L’Eucaristia non è un dono ristretto alla sola nazione ebraica: è un Dono universale; dipende dalla volontà del Padre e non dal diritto di eredità; affratella tutti gli uomini senza distinzione di razza; li affratella perché Dio li chiama alla stessa fede nel Redentore, e questi li accoglie, li nutre, li santifica e, vincendo anche la morte corporale, li risuscita gloriosamente nell’ultimo giorno. Chi crede in Lui, cioè chi riceve il Pane della vita credendo che è Lui stesso vivo e vero, ha la vita eterna. Chi lo crede solo un simbolo, un segno, un pane comune e materiale, in realtà non crede in Lui, e perciò non ha la vita.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">È evidente, dal contesto, che Gesù non parla della fede in Lui in un senso generale, e tanto meno parla della fede di semplice assentimento a Lui Salvatore, o di fiducia nei suoi meriti, senza curarsi delle opere buone; Egli parla del Pane di vita, dell’Eucaristia, e asserisce che chiunque vede il Figlio e crede in Lui ha la vita eterna; vede il Pane di vita, lo crede sostanzialmente il Figlio di Dio Incarnato, crede in Lui ivi presente, se ne ciba, ed ha la vita eterna.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Tutte le volte che Gesù parla della fede in Lui, parla della fede nella sua reale presenza nel Pane di vita, e ogni volta che parla del Pane disceso dal cielo, parla di se stesso vivo e vero, fatto cibo delle anime. Non si può equivocare sulle sue parole né si può dare ad esse un senso simbolico che non hanno.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Gesù Cristo parlava in senso tanto reale, chiamandosi Pane vivo disceso dal cielo che il popolo cominciò a mormorare di Lui, dicendo: Non è forse costui Gesù, figlio di Giuseppe, di cui noi conosciamo il padre e la madre? Come dunque dice Costui: Io sono disceso dal cielo? San Giuseppe probabilmente era già morto quando Gesù cominciò la sua vita pubblica, ma il popolo l’aveva conosciuto, e l’aveva sempre creduto padre vero di Gesù, ignorando il mistero dell’Incarnazione per opera dello Spirito Santo. Credendo dunque di conoscerne il padre e la madre, si stupivano che Egli si chiamasse Pane vivo disceso dal cielo, e mormoravano di questa espressione, come chi ascolta una cosa ardua, non assurda. Era tale l’accento di verità che traspariva dalle parole di Gesù che essi non osavano direttamente tacciarlo di dire una cosa assurda, come sarebbe stato naturale, ma s’interrogavano a vicenda per cercare di interpretare quello che diceva.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Nel dire Gesù: Io sono il Pane vivo disceso dal cielo, faceva sentire che Egli era la Verità che era per donarsi come pane che questo pane doveva essere pane vivo, pane negli accidenti e vita nella sostanza, pane disceso dal cielo, perché era Lui stesso donato in cibo alle anime.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"> </span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Commento al Vangelo della solennità 18 giugno 2017</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,51-58.</span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;"><br /></span><span class="Apple-style-span" style="border-collapse: collapse; font-family: "lucida grande", tahoma, verdana, arial, sans-serif;">(servo di Dio Don Dolindo Ruotolo)</span></b></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-63498410524969948932017-06-03T12:44:00.001-07:002017-06-03T12:44:26.494-07:00Gesù Cristo appare agli apostoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTM4Unq4ou10ZvBfN1uInu6Hsr3oSZOnOnYULdQ5d1mUsFK1XOYbA4OywHtiz2RxVFMexztNaabGJ4C9wMPuVYZfSKI3Wzs1hrRxn6Lke3bAqBw-B-0giecgaL2KF3nE9NLOgYnfuyFvbN/s1600/Pentecoste+Gv+20+19-23.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="310" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTM4Unq4ou10ZvBfN1uInu6Hsr3oSZOnOnYULdQ5d1mUsFK1XOYbA4OywHtiz2RxVFMexztNaabGJ4C9wMPuVYZfSKI3Wzs1hrRxn6Lke3bAqBw-B-0giecgaL2KF3nE9NLOgYnfuyFvbN/s400/Pentecoste+Gv+20+19-23.jpg" width="248" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo – Domenica di Pentecoste 2017 A (</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Gv </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">20,19-23)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;">Gesù Cristo appare agli apostoli</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dopo che Pietro e Giovanni tornarono dal sepolcro, e dopo il messaggio delle pie donne e della Maddalena, cominciò a nascere negli apostoli un po’ di fede. Non era la fede profonda e completa di chi crede a Dio che rivela, riguardando come somma ragione la sua autorità, ma era come l’alba di questa fede, era come il rinascere di una speranza che sembrava già morta, era come il primo rinverdirsi d’un ramo spezzato dalla tempesta. Questo poco di fede, più naturale che soprannaturale in quel momento, fu la disposizione che rese loro possibile la grazia della rivelazione del Signore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Essi erano in buona fede, in fondo, poiché non avevano capito i tratti della Scrittura che parlavano della risurrezione e non ricordavano ciò che, in proposito, aveva detto loro Gesù; non rifiutavano di credere alla Parola di Dio positivamente, ma s’erano come smarriti nel labirinto delle loro idee e delle loro aspirazioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il timore poi dei Giudei aveva fatto nascere in loro, quasi inconsciamente, il desiderio di sottrarsi, se fosse stato possibile, all’incanto e al fascino di ciò che in tre anni avevano visto e ascoltato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La paura è sempre una pessima consigliera e, quando diventa panico, cerca ogni scappatoia per sottrarsi al pericolo; se non in tutti gli apostoli e discepoli, almeno in alcuni, subentrò un desiderio occulto di non pensare più al passato, di abbracciare un tenore comune di vita, e ritornare alle loro occupazioni; ne abbiamo un esempio nell’episodio dei discepoli di Emmaus, del quale parla san Luca (24,13-35). Il timore si accrebbe negli apostoli per le stesse notizie che riguardavano la risurrezione. Certamente il Corpo di Gesù non c’era più nel sepolcro, e questo fece loro temere che le autorità li accusassero di averlo essi sottratto, iniziando contro di loro una persecuzione; perciò stavano guardinghi e tenevano ben chiuse le porte dove erano congregati. Ora, mentre erano insieme, nella sera della stessa domenica della risurrezione, Gesù Cristo, senza bisogno di farsi aprire, entrò improvvisamente in mezzo a loro e, fermatosi, disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>La pace sia con voi.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nella sua misericordia e nel suo amore veniva per troncare la loro diffidenza, e per mostrare la realtà della sua risurrezione. Perciò, passato il primo momento di sbigottimento che si generò in loro a quella vista, li invitò ad avvicinarsi a Lui, e mostrò loro le mani piagate e il costato aperto, affinché avessero avuto un argomento sensibile della realtà del suo Corpo, e avessero constatato che quello era proprio il Corpo crocifisso tre giorni prima sul Calvario.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Il Corpo risorto di Cristo</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>e le ombre penose della bellezza umana</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il momento fu solenne, ed è difficile, per noi, formarcene una pallida idea.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il Corpo di Gesù, essendo risorto, era glorioso, e aveva quella dote che i teologi chiamano </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>sottigliezza, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">per la quale poteva attraversare gli ostacoli. Oggi questa dote è di più facile comprensione, poiché ne abbiamo qualche analogia nelle onde radiofoniche e nei raggi catodici che attraversano senza difficoltà ostacoli insormontabili ai corpi. Il Corpo glorioso è come spiritualizzato, è come fluido, tutto luce e tutto energia, e può attraversare gli ostacoli molto più che un’onda di radio. Gesù Cristo apparve nella sera, quando già cominciavano le tenebre, tutto rifulgente di luce nelle penombre della stanza dov’erano gli apostoli. Non irradiava luce quasi fosse un sole, come può arguirsi da apparizioni di esseri ultramondani, ma era Egli, come un corpo tutto splendente, luce placidissima che non abbagliava.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Pietro, Giacomo e Giovanni dovettero ricordare, allora, la scena della trasfigurazione che aveva qualche somiglianza con ciò che vedevano. Gesù, ritto in piedi, era mirabilmente bello: era Lui, ma immensamente più affascinante nella sua carne gloriosa. I capelli erano nel fulgore della luce come onde d’oro, la fronte e il volto erano candidi e rubicondi, fonte di gioia nella loro purissima bellezza; il corpo era mirabilmente intonato, senz’alcuno di quegli angoli oscuri che ha l’umana bellezza; maestoso, ma dolce e paterno, spirava amore da ogni parte, ed era come giglio fragrante schiuso in una valle brumosa, perché emanava da Lui quel tenue e soave profumo che spirava dalla carne gloriosa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">L’umana bellezza e l’umana carne, anche quando sono avvolte in un alone di purezza, hanno sempre qualche angolo oscuro e qualche lezzo di putrido, eccetto il caso nel quale siano interamente vivificate dallo Spirito Santo. È un’illusione pensare che una bellezza vivente o effigiata dal vero possa portarci a Dio, fissandola con uno sguardo di curiosa esplorazione; essa ha sempre dei corti circuiti che scaricano nella terra la corrente dell’amore divino che ferve nell’anima. Una sola bellezza può fissarsi e sentirsene vivificati, ed è quella che traluce dalla grazia di Dio; una sola bellezza può fissarsi e possedersi ed è quella di Dio. Qualunque altra bellezza accende sempre una passione nei sensi, dà un desiderio incosciente di possesso almeno ideale, è come vento che solleva le onde e suscita le tempeste, è come forza che devia da Dio la corrente del cuore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù, ritto nella sala, vestito non di panni ma di gloria, era la bellezza purissima che elevava l’anima a Dio, diffondeva gioia, pace, amore, e per questo il Sacro Testo dice con parola mirabilmente sintetica: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>I discepoli, vedendo il Signore, gioirono. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Era la gioia della vita piena che emanava da Colui che era la vita; era la pace che diffondeva Colui che era la verità, calmando le ansie oscure dell’anima; era la contentezza che dava Colui che era come faro luminoso, dal quale veniva tracciata la via del Cielo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gioirono i discepoli nella gioia della purezza che spirava dal Corpo divino e, in quella gioia, si estinsero in loro le povere fiamme della carne che ustionano fastidiosamente il cuore e lo fanno stare tra le spine. Non c’è gioia più grande della purezza integrale: è una gioia che nasce dall’amore di Dio che si trasfonde nell’anima come luce di verità, come calore di carità, e come complesso di bontà. In noi c’è sempre qualche cosa d’impuro, e qualunque gioia spirituale è sempre turbata dalla nostra miseria; gli apostoli, nel vedere Gesù, si sentirono puri e purificati, poiché Egli diffuse in loro una grande serenità, e dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>La pace sia con voi, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">li avvolse in quella pace che spira da Dio, Verità, Sapienza e Amore eterno.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i></i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Pace, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">tranquillità d’ordine, serena sicurezza, riposo d’amore nell’eterno Amore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>A chi rimetterete i peccati,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>saranno rimessi…</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gioirono i discepoli, ma nella gioia stessa provarono un senso di timore per le colpe che avevano commesse, e per la sproporzione che sentivano col Signore glorioso; per questo, Gesù, rassicurandoli, ripeté le dolci e vivificanti parole: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>La pace sia con voi </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e, sollevandoli dalla loro profonda umiliazione interiore, soggiunse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Come il Padre ha mandato me così io mando voi.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Con delicatezza divina e con divina signorilità non volle che avessero sentito il peso della loro inferiorità innanzi a Lui glorioso; gli ripugnava quasi che avessero potuto stabilire un paragone fra loro peregrinanti e Lui trionfante e, anticipando le grazie della Pentecoste e il momento nel quale diede loro la pienezza della missione per la quale li aveva scelti, soffiò su di loro e disse:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi li riterrete saranno ritenuti. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo non fece loro una promessa, ma diede loro veramente una comunicazione attuale dello Spirito Santo, alla quale era annessa la facoltà di rimettere i peccati. Pur ricevendosi una volta lo Spirito Santo – perché la sua comunicazione sacramentale imprime il carattere –, Gesù Cristo volle darlo più volte ai suoi prediletti, riserbandone loro una nuova pienezza nel giorno della Pentecoste. Si direbbe che sta nelle sue abitudini di misericordia e di amore moltiplicare e rinnovare i suoi doni a quelle anime che gli si danno con amore, ed hanno fiducia nella sua generosità.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi li riterrete saranno ritenuti, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo diede agli apostoli e ai loro successori la potestà giudiziale di rimettere i peccati nel sacramento della Penitenza, com’è chiarissimo dal Testo, e come dichiarò esplicitamente il Concilio di Trento. Tutti i peccati, anche i più gravi, possono essere rimessi, ma debbono essere sottoposti al giudizio del sacerdote con la confessione, perché il rimetterli o ritenerli non è un atto di capriccio, ma è una sentenza ragionevole che dipende da un giusto giudizio; tale giudizio non può farsi se il peccatore non confessa i suoi peccati e se, confessandoli, non mostra le disposizioni interiori che lo animano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La Confessione dei peccati non è un’imposizione umiliante e penosa benché a primo aspetto sembri che sia così, e benché a volte abbia quasi questo sapore: è una concessione di misericordia, fonte di pace e di gioia grande per il povero peccatore. Sottoporre i propri peccati a chi rappresenta Dio significa mutare l’immondizia in concime, il concime in pianta, in fiore, in frutto di eterna vita. Confessarsi significa espandere l’anima propria, piangendo, nelle braccia amorose di Dio, e assicurarsi del suo perdono che è dolcissima gioia, pienezza di vita che fa sentire leggeri, leggeri, liberi dalle catene, tesi al volo verso le ricchezze eterne.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Con divina delicatezza Gesù anticipò agli apostoli la facoltà di rimettere i peccati, proprio nel momento nel quale essi si sentivano maggiormente peccatori, rendendoli giudici quando essi si aspettavano di essere giudicati. Egli volle rialzarli dall’umiliazione e, nel medesimo tempo, volle dare loro i tesori della misericordia quando essi maggiormente si sentivano poveri e peccatori, affinché avessero compatito le miserie altrui. L’uomo ha cercato tutelare l’ordine sociale con le leggi e i tribunali penali, con le carceri e persino con la morte, ma non ha potuto far nulla per mutare l’anima del delinquente, nonostante tutte le assistenze sociali ai carcerati. Solo Dio poteva erigere un tribunale di amorosa misericordia che rinnova il cuore, dona la pace, eleva in alto il peccatore e lo muta in un giusto e persino in un santo. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Padre Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-56190818994776186132017-05-27T15:21:00.002-07:002017-05-27T15:21:28.208-07:00Gli apostoli mandati da Gesù ad evangelizzare il mondo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxfZc3Fv5QEQm1oKoEf2yyhsgnqNjA7b9Ss0bwJX12tgqygL4X1EON31KdxYXmuMyVHAb9eYVnACHmP_KmP90A9vpa9QU1CuradwS0Ho4D6EXDBMLnju4WrI81DQn6yTLcz8Y8ZMZXYMx2/s1600/parola+28.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="194" data-original-width="259" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxfZc3Fv5QEQm1oKoEf2yyhsgnqNjA7b9Ss0bwJX12tgqygL4X1EON31KdxYXmuMyVHAb9eYVnACHmP_KmP90A9vpa9QU1CuradwS0Ho4D6EXDBMLnju4WrI81DQn6yTLcz8Y8ZMZXYMx2/s320/parola+28.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo – VII Domenica di Pasqua 2017 A (</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> 28,16-20)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Solennità – Ascensione del Signore</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;">Gli apostoli mandati da Gesù ad</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 32pt;">evangelizzare il mondo</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Mentre i sacerdoti, gli scribi e i farisei cercavano, con la più stupida calunnia, d’impedire il propagarsi della buona novella, Gesù Cristo, con la sua divina autorità, investiva gli apostoli della loro missione e solennemente li mandava ad annunciare la verità a tutte le genti di buona volontà, battezzandole nel nome della Santissima Trinità, e incorporandole al suo Corpo mistico. Egli, mandandoli, non li fece ministri di una vana eloquenza, ma ordinò loro di </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>istruire</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">le genti e d’</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>insegnare</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> ad osservare tutto ciò che aveva comandato loro. La predicazione evangelica è perciò eminentemente didascalica, e non può perdersi in vane parlate che servirebbero più a magnificare l’oratore che a dilatare il regno di Dio. L’esposizione delle verità, del resto, è l’eloquenza più bella che possa desiderarsi, poiché è luce che illumina la mente, ed è calore che riscalda il cuore e la vita. L’oratoria non è mai apostolato, anzi molte volte diventa vera causa dell’ignoranza che affligge l’anima cristiana. Bisogna darle definitivamente il bando, e ritornare alle forme di omelia e di catechesi che avevano le prediche nella Chiesa primitiva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Mandando gli apostoli in tutto il mondo, Gesù Cristo, fece ad essi e ai fedeli di tutti i secoli la consolante promessa di essere con la Chiesa e con loro fino alla consumazione dei secoli. Egli, difatti, è con noi vivo e vero, nella Santissima Eucaristia, ed è con l’autorità che regge la Chiesa, di modo che non può mai avvenire che la verità e la vita della Chiesa possano venir meno nel corso dei secoli. La promessa dell’indefettibilità del Corpo mistico del Re divino esclude, nella maniera più categorica, la fandonia di quelli, i quali affermano, con tracotanza, che la Chiesa ha deviato dal suo cammino. È un assurdo che contrasta con l’essenza della promessa del Redentore e con la testimonianza della storia. Se la Chiesa avesse deviato, Gesù non sarebbe stato con essa e non l’avrebbe assistita; se avesse smarrito la verità, sarebbe perita, perché la sua vita sta tutta nella verità e nel bene. Ringraziamo Dio che essa è, invece, più rigogliosa che mai, e cantiamo al Signore un inno d’amore riconoscente, perché si è degnato di conservarci nel suo seno.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Per la presenza di Gesù Cristo, la vita della Chiesa è una meraviglia di luce, di fecondità e di forza spirituale che trascende ogni immaginazione umana; per la presenza eucaristica, fiorisce nel suo seno l’eroismo più puro, ed essa ascende sempre dalla povera valle dove peregrina fino al godimento eterno.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nel suo mortale cammino è sempre assalita e combattuta, perché segue il suo Re appassionato, ma il sapere che Egli è con essa, il constatarlo, il viverne è tale conforto che muta tutte le sue battaglie in trionfi, e le fa godere, nelle stesse angustie, la pace più profonda. La frase del poeta venosino che il sole non ha visto mai nulla di più grande di Roma può applicarsi solo nella Chiesa se si vuol dare ad essa il valore del vaticinio. Roma pagana, infatti, in mezzo alle grandezze militari, offrì uno spettacolo di tale miseria morale, da potersi dire che il sole non abbia visto nulla di più turpe; Roma pagana, oggi, è solo un insieme di rovine che sono archeologicamente interessanti e rivelano una grandezza passata, ma che, in fondo, sono ruderi informi. Solo la Chiesa ha reso Roma il centro dell’impero del Re divino; solo la Chiesa, nonostante le inevitabili debolezze degli uomini che ne fanno parte, offre lo spettacolo di un impero di verità, di bene e di amore, dove la potestà che comanda non cerca la gloria ma il bene, non opprime ma guida, non sfrutta ma dona, e dona le ineffabili ricchezze spirituali che essa possiede.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Quale società e quale istituzione può avere vivo in lei il suo fondatore? I mausolei e i monumenti più grandiosi non sono che pietre, e i resti mortali degli uomini illustri sono putredine e cenere. Solo la Chiesa possiede il suo Re risorto e immortale, lo possiede vivo e vero, lo adora, gli parla, gli si unisce, ne beve la vita, e si consola in Lui. Il sacro tabernacolo eucaristico è più che un monumento; è l’Arca dov’Egli vive, ci si dona, e regna.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Per l’Eucaristia, il dono della sua Parola diventa vita, immaginare il Vangelo senza il tabernacolo eucaristico è come immaginare una statua senza movimento e senza respiro, o come pretendere che un erbario possa essere lo stesso che la feconda campagna. Gesù Cristo è sempre con la Chiesa, e vi continua la sua vita ammirabile, riproducendola nel suo Corpo mistico, e comunicandola attraverso i Sacramenti; Egli è veramente </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>con noi</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">, perché ci genera, ci alimenta, ci istruisce, ci guida, ci sostiene, e ci porta alla vita eterna</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Padre Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-88926370054956999682017-05-20T13:59:00.000-07:002017-05-20T13:59:07.738-07:00Gesù promise un altro Consolatore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD8DmYjPu-UbQl9k_o9F6-vhnGeHyeADZM7pCUmxVR6HDzDd4TPapgYPqAYDhbilerePWPAZ0KGVTIHdndp2ANYGp68qqN_qZq6Hvqs-qnsgt_HpRRj_CCgaZsstlixy2aXztuMD1PvolE/s1600/spirito-santo10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD8DmYjPu-UbQl9k_o9F6-vhnGeHyeADZM7pCUmxVR6HDzDd4TPapgYPqAYDhbilerePWPAZ0KGVTIHdndp2ANYGp68qqN_qZq6Hvqs-qnsgt_HpRRj_CCgaZsstlixy2aXztuMD1PvolE/s400/spirito-santo10.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: medium; text-align: center;">Commento al Vangelo – VI Domenica di Pasqua 2017 A (Gv 14,15-21)</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: large; text-align: center;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: medium; text-align: center;">Gesù promise un altro Consolatore</span><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: large; text-align: center;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: large; text-align: center;" /><br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: large; text-align: center;" /><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: medium; text-align: center;">A primo aspetto sembra quasi che Gesù Cristo prometta agli apostoli un altro Paraclito, per sostituire la sua presenza in mezzo a loro durante la sua assenza; Egli, infatti, soggiunge: Non vi lascerò orfani, tornerò a voi. Ancora un po’ di tempo e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perc</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: medium; text-align: center;">hé io vivo e voi vivrete. Intanto è certo che Gesù, anche senza la sua presenza visibile, rimase e rimane nella Chiesa; anzi Egli è in essa vivo e vero nell’Eucaristia, ed Egli stesso dice: Io vivo e voi vivrete, vivo nell’Eucaristia, e voi vivrete di me in questo Sacramento d’amore. Ora, se Gesù rimase e rimane nella Chiesa, perché promise un altro Paraclito? E perché disse che non avrebbe lasciato orfani i suoi apostoli, ma sarebbe ritornato a loro?<br />Letteralmente Gesù alluse al suo ritorno visibile dopo la sua risurrezione e alla fine del mondo; consolò gli apostoli della sua morte, dicendo che sarebbe ritornato, e consolò la Chiesa militante che nelle sue lotte l’avrebbe visto quasi assente, dicendo che sarebbe ritornato vivente nella sua gloria, per darle il possesso solenne della vita eterna: Mi vedrete perché io vivo e voi vivrete. Nella gloria della sua risurrezione, gli apostoli l’avrebbero riconosciuto meglio come Dio, ed avrebbero capito che Egli è nel Padre, come avrebbero capito che Egli è il Redentore, e gli uomini in Lui trovano la vita, ed Egli dimora in loro per donarla. Nell’ultimo giorno sarebbe apparso evidente il fulgore della sua divinità a tutte le genti, e la Chiesa, suo Corpo mistico, completa nella sua santità e nei suoi eletti, sarebbe apparsa congiunta a Lui come membro al corpo, ed Egli, congiunto ad essa, come Capo al corpo.<br />Gesù Cristo doveva eclissarsi dagli apostoli con la sua morte e sepoltura, e doveva eclissarsi anche dopo la risurrezione con la sua Ascensione al cielo. Gli apostoli non l’avrebbero più avuto come Maestro visibile, e non avrebbero più goduto della sua presenza sensibile, e perciò Egli promette loro lo Spirito Santo come Maestro interiore di verità, e come Consolatore intimo nel cammino terreno.<br />Egli parla loro e parla a tutta la Chiesa, promette loro il suo ritorno dopo la risurrezione, e promette alla Chiesa il suo ritorno non solo nel Giudizio finale, ma in una nuova effusione di misericordie e di grazie, in un trionfo grandioso che ne farà sentire la presenza, ne farà apprezzare la grandezza, e farà vivere talmente di Lui Sacramentato, da sentire che Egli è in noi e noi in Lui. In questa grande effusione di grazie e in questo trionfo Egli, sfigurato dagli errori del mondo persino nell’animo di tanti fedeli, sarà riconosciuto veramente come Dio: In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio; e sarà riconosciuto per la maggiore diffusione della vita eucaristica: Conoscerete che voi siete in me e io in voi. Il trionfo sarà preparato dallo spirito di verità, in opposizione allo spirito del mondo, perché ci sarà grande luce di verità nella Chiesa, una maggiore comprensione della fede per i dottori che la illumineranno di nuovi fulgori, per la grazia dello Spirito Santo.<br /><br />Una bella predizione?<br />Questo che diciamo risponde all’aspettazione della Chiesa fin dai suoi primordi.<br />La Chiesa, tra le sue pene e le sue prove, ha aspettato sempre e attende tuttora un trionfo smagliante del suo Redentore anche nel mondo; essa attende quasi una nuova Pentecoste, una nuova effusione di grazia e di amore, una clamorosa vittoria sul mondo, una grandiosa dilatazione del regno di Dio che sia pratica glorificazione dei tesori della redenzione nelle anime, e soprattutto dell’Eucaristia. Questa vittoria non sarà un’affermazione di prestigio politico, non deriverà da onori e da beni temporali, ma sarà un’affermazione di vita interiore in unione con Gesù Sacramentato, una potente affermazione della forza che può dare lo Spirito Santo, nelle glorie della santità e del martirio, un fervore nuovo nell’osservanza dei precetti e dei consigli evangelici, uno splendore di smagliante purezza, di umiltà, di carità, di vita interiore e soprannaturale, un rifiorire mirabile della vita religiosa, un ripopolarsi dei chiostri deserti, diventati ora covi di profanatori ladri, di soldati, di uffici pubblici, di ritrovi e persino di case di peccato.<br />Sarà anche una rifioritura ammirabile della vita mistica, in elevazioni superiori a quelle avute in ogni tempo, e Gesù Cristo si manifesterà alle anime elevate così in uno splendore di luce tanto grande, da renderle monumento vivo d’amore e tempio della Santissima Trinità.<br />È questo il trionfo che la Chiesa attende e che avrà dalla bontà di Dio in mezzo a lotte anche più aspre di quelle sostenute nel passato. Gesù lo espresse in poche parole, dicendo: Chi ha i miei comandamenti e li osserva, mi ama. L’amore, dunque, dovrà essere pratico e operativo per essere palpito vivo di santità. E chi mi ama sarà amato dal Padre mio, cioè sarà oggetto di particolari grazie dello Spirito Santo, che è Amore infinito. Ed io lo amerò – soggiunse Gesù –, e gli manifesterò me stesso; lo amerò comunicandomi a lui nella mia vita di amore eucaristico, e gli manifesterò me stesso nelle elevazioni dell’amore mistico.<br />Don Dolindo Ruotolo</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-50503025874941733652017-05-06T14:27:00.001-07:002017-05-06T14:27:06.110-07:00La parabola dell'ovile e della pecorella<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN99TLqGWfSVrRQ7F22zJt6FtQA0qgoeWRrcH9fcvHivedzSOcZIUOtPWekYVHYrg0R-wh5lQCEezVxFjgcAH9Cny_hvMWV1tN6bef9vrJT2Jg27HLmszLBtqx4j3kPrhL5D90qSBPSxC3/s1600/vangelo+7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN99TLqGWfSVrRQ7F22zJt6FtQA0qgoeWRrcH9fcvHivedzSOcZIUOtPWekYVHYrg0R-wh5lQCEezVxFjgcAH9Cny_hvMWV1tN6bef9vrJT2Jg27HLmszLBtqx4j3kPrhL5D90qSBPSxC3/s400/vangelo+7.jpg" width="400" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0px; position: relative;">
<br /></h3>
<div class="post-header" style="background-color: white; color: #999999; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.5px; line-height: 1.6; margin: 0px 0px 1.5em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-8203388549933019686" itemprop="description articleBody" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 1.4; position: relative; width: 578px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><sup><span style="font-size: small;"></span></sup></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo: IV Domenica di Pasqua A 2017 (Gv 10,1-10)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Don Dolindo Ruotolo</i></span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">La</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">parabola</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">dell’ovile</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">e</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">della</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: large;">pecorella</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo, addoloratissimo perché i capi del sinedrio avevano cacciato fuori della sinagoga il cieco nato da Lui guarito, volle mettere in guardia il popolo contro quelli che si arrogavano il diritto di guidarlo, non per nutrirlo spiritualmente, ma per sfruttarlo e allontanarlo dalle fonti della grazia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Era infatti terribile la situazione delle anime proprio in quel tempo nel quale il Signore compiva le promesse fatte nel corso di tanti secoli, e nel quale si apprestavano loro i pascoli abbondanti della verità e della grazia. Quelli che avrebbero dovuto condurle a questi pascoli, e che avrebbero dovuto far loro riconoscere il Redentore alla luce delle profezie, delle promesse e delle figure che in Lui si compivano, le allontanavano da Lui con tutte le arti più scellerate, tradendo così il mandato avuto da Dio. Essi attribuivano a fanatismo il movimento del popolo verso Gesù, e credevano che Egli lo sobillasse; rifiutavano qualunque luce e, lungi dal commuoversi di fronte a miracoli strepitosi, ne prendevano occasione per invelenire di più contro il Redentore, e per bistrattare quelli che lo seguivano. Avrebbero dovuto per i primi accoglierlo, ricevere da Lui il mandato di pascolare il gregge e condurlo nelle vie della salvezza ai pascoli eterni; invece lo rinnegavano, e proprio per questo rappresentavano degl’intrusi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Essi non avevano più il mandato da Dio di guidare le anime, dal momento che rifiutavano di ricevere Colui del quale avrebbero dovuto essere come i precursori e i rappresentanti e, poiché cercavano di conquistare le loro cariche con intrighi, anche per questo erano degl’intrusi, e rappresentavano per le anime un pericolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gli scribi e i farisei avevano cacciato il cieco guarito dalla sinagoga, solo perché non si era prestato a svalutare il miracolo ricevuto, e aveva proclamato Gesù un profeta, cercando di dimostrarlo proprio col miracolo ricevuto; avevano preteso, con questo, di esercitare la loro autorità, senza pensare che, dal momento che si erano compiute le promesse, le figure e le profezie in Gesù, essi non avevano più il diritto di pascolare le anime se non per suo mandato. Qualunque autorità che non faceva capo a Lui, Pastore divino del popolo, era un’intrusione e si riduceva ad un massacro di anime. Questa grande e scottante verità, Gesù Cristo la espresse con una parabola, tratta dagli usi che i pastori avevano nel custodire e pascolare le pecorelle.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">In Oriente, gli ovili erano dei vasti recinti chiusi o da palizzate o da mura rozzamente elevate che servivano a difendere il gregge dagli animali feroci o dai ladri. Una porta immetteva in questi recinti, dove la sera si radunavano le pecorelle di vari pastori, i quali, andando a dormire, vi lasciavano un vigilante custode per la notte. Al mattino, ciascuno ritornava a prelevare le proprie pecorelle, ed esse, riconoscendo la voce del proprio pastore, lo seguivano, e uscivano con lui per andare ai pascoli. Un ladro che avesse voluto rubare una pecorella, non entrava certo dalla porta, ma scavalcava il muro o la palizzata, e le pecorelle, non riconoscendone la voce, lungi dal seguirlo se ne spaventavano e lo fuggivano. Gesù, perciò, disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Chi non entra per la porta dell’ovile, ma vi sale per un’altra parte, è ladro e assassino. Chi invece entra per la porta è il pastore delle pecore. A lui apre il guardiano, le pecorelle ne ascoltano la voce, ed egli chiama per nome le sue pecore e le conduce fuori. Quando ha fatto uscire le proprie pecorelle cammina innanzi ad esse, e le pecorelle lo seguono perché ne conoscono la voce; ma non vanno dietro a uno straniero, anzi lo fuggono, perché non conoscono la voce degli estranei.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gli scribi e farisei che lo ascoltavano non compresero di che cosa parlasse loro, perché erano tanto lontani dal considerarsi come pastori delle anime, e ancora più lontani dall’intendere che da allora nessuno poteva più pascolare le anime senza riceverne da Gesù il mandato. Perciò Gesù soggiunse:</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>In verità, in verità vi dico che io sono la porta delle pecorelle. Quanti sono venuti prima di me sono tutti ladri e assassini e le pecorelle non li hanno ascoltati</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">. E voleva dire: Io sono la porta che introduce le pecorelle nell’ovile eterno, e che per introdurvele le conduco ai pascoli salutari; tutti quelli che sono venuti a reggere le anime senza guardare a me, promesso da Dio come salvezza o a me venuto in terra come Redentore, non sono stati pastori, ma ladri e assassini di anime.</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Quanti sono venuti</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> –</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">e il testo greco aggiunge: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>prima di me</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">cioè senza sospirare a me o credere in me –, hanno strappato alle anime la fede, hanno fatto loro sognare un regno temporale, e perciò le hanno uccise eternamente, allontanandole dai pascoli della vita. Per insistere sul suo concetto e per estenderlo agli uomini di tutti i tempi, Gesù Cristo soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Io sono la porta. Chi entrerà per me sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascoli. Entrerà </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">nel mio ovile, trovandovi il riposo, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>uscirà </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">ai pascoli nella mia Chiesa, e li troverà abbondanti; </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>entrerà </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">nel regno eterno, e si dilaterà nella felicità eterna, trovando ogni diletto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Ritornando ai pastori che entrano nell’ovile non per condurre al pascolo le pecorelle ma per sfruttarle, Gesù soggiunse che essi sono ladri e vengono per rubare, uccidere e disperdere il gregge. Rubano loro la fede, ne uccidono l’anima, e le disperdono nella via della rovina eterna. Egli, invece, è porta delle pecorelle e porta per la quale entrano i veri pastori, perché unico supremo Pastore delle anime, è venuto in terra perché esse </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>abbiano la vita e l’abbiano abbondantemente</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>La Chiesa Cattolica è la porta,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>l’unica, per la quale entra Cristo</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo è la porta dell’ovile per la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana; non entra nell’ovile per la porta chi prescinde dall’autorità della Chiesa, dalla sua dottrina e dal tesoro che il Signore le ha dato. Gli eretici presumono di guidare il gregge ma, non entrandovi per la porta, sono ladri e assassini di anime ed invece di condurle al pascolo, le conducono alla perdizione eterna. Chi entra per la porta può influire sulle anime, perché ha i grandi mezzi della grazia a propria disposizione, va avanti alle pecorelle con una vita santa, e le pecorelle ascoltano la sua voce traendo profitto dal suo ministero.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">I poveri protestanti – i soli che hanno la presunzione di chiamarsi pastori di anime, in opposizione ai veri pastori dell’ovile di Gesù Cristo –, debbono tremare, pensando alla terribile parola con la quale Gesù li designa: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>ladri e assassini di anime! </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Possono illudersi quanto vogliono, possono mascherarsi, quanto possono, ma non potranno mai distruggere il fatto che non entrano per la porta dell’ovile, e sono ladri e assassini di anime. Essi, poi, negano il Sacramento della vita e, negandolo, privano le anime della vita che Gesù è venuto a dare e la abbandonano alla morte eterna. Il triste epilogo del protestantesimo in quelle nazioni che hanno apostatato dalla Chiesa, e la loro spaventosa caduta nel razionalismo e nell’idolatria, è troppo eloquente per dirci come i famosi novatori sono stati e sono ladri e assassini delle anime. È Gesù Cristo che li ha definiti così, e nessuno può osare di infirmare la sua divina parola!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Il buon Pastore e il mercenario</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Dal modo com’Egli parlò, traspare tutta la sua tenerezza verso le anime e, dal contrapposto che fece tra il buon pastore e il mercenario, tutto il dolore che provava non solo per i falsi pastori del popolo ebreo, ma per i pastori falsi e mercenari di tutti i secoli. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Io sono il buon pastore</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> –</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">esclamò –; era venuto per dare la vita e per darla abbondantemente, e la dava alle sue pecorelle non solo pascolandole, ma immolandosi per loro; perciò soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">e,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> secondo l’espressione del testo greco, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>dà la vita in prezzo di redenzione</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli era l’unico pastore che pascolando si offriva, e salvando dalla morte le sue pecorelle s’immolava per esse. Nell’Eucaristia donò se stesso, offrendosi al Padre e immolandosi incruentamente, e sulla croce s’immolò cruentamente. Per confermare e rendere vivo questo grande pensiero, Gesù Cristo ritornò alla similitudine dell’ovile e delle pecorelle, e disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle; il mercenario, invece, è chi non è pastore, e al quale non appartengono le pecorelle; egli, quando vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo rapisce e le disperde. Il mercenario poi scappa perché è mercenario e non gl’importa delle pecorelle.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Dopo aver detto che Egli è il buon pastore perché dà la vita per le pecorelle, Gesù Cristo soggiunge che Egli ha tanta premura per le sue pecorelle che le conosce ad una ad una, si comunica loro, ed esse lo conoscono. Come il Padre, conoscendo se stesso, genera il Figlio e gli comunica la vita infinita, e come il Figlio conosce il Padre, dandogli una lode infinita, così Gesù Cristo conosce le sue pecorelle, vivificandole ad una ad una, come se fosse tutto e solo per ciascuna, e dà la vita per loro, ad una ad una, di modo che ogni sua pecorella ottiene in pieno il frutto e i benefici della redenzione. Le pecorelle, poi, vivificate da Lui, lo amano perché lo conoscono e lo glorificano. C’è dunque, tra Gesù buon pastore e le sue pecorelle, un’unione d’amore che Gesù stesso paragona all’unione del Padre con Lui Verbo eterno. Egli dona loro la vita, ed esse lo glorificano e lo amano; Egli le cura singolarmente, una ad una, ed esse lo amano d’amore singolare.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù parlava agli Ebrei, ed essi avrebbero potuto capire che essi solo erano i privilegiati, eletti per essere il suo ovile, e per averlo come Pastore; Egli, invece, doveva chiamare al suo Cuore tutte le genti della terra, e perciò soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Ho</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>altre pecorelle che non sono di quest’ovile; anche quelle bisogna che io conduca; esse ascolteranno la mia voce, e si farà un solo ovile e un solo pastore. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli chiamò i pagani alla fede, e alla fine dei tempi chiamerà alla Chiesa gli Ebrei dispersi, formando così di tutte le nazioni un solo ovile sotto un solo pastore, il Papa. Dopo un periodo di apostasia generale, Gesù, con l’effusione di nuove grazie, chiamerà tutti i popoli al suo Cuore, e Israele finalmente conoscerà la sua voce, lo crederà come Messia e Redentore, si unirà alla Chiesa Cattolica, e si formerà così un solo ovile di tutte le genti, in una grande glorificazione di Dio su tutti i cuori. Questa glorificazione sarà frutto del Sacrificio della croce, e del rinnovarsi di questo Sacrificio nell’Eucaristia, e il Sacrificio si realizzerà perché Gesù si offrirà completamente alla divina volontà, dando la vita sulla croce, riprendendola nella risurrezione, e rinnovandone, poi, l’offerta sugli altari. Per questo Gesù soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Il Padre mi ama perché io do la vita </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">per riprenderla di nuovo. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Nessuno me la toglie, ma io la dono da me stesso, e ho il potere di darla e il potere di prenderla di nuovo. Questo comandamento ho avuto dal Padre mio.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Ai pastori d’Israele che lo perseguitavano in nome della loro autorità, Gesù, dunque, annuncerà che Egli solo era il buon pastore, e che la loro autorità era tramontata. Ad essi, che avevano congiurato di ucciderlo, dichiarò che sarebbe morto solo per propria elezione, e che questo era conforme al piano della divina volontà. Annunciò la costituzione del nuovo suo ovile, formato dalle genti tutte della terra, e abbatté così, per sempre, le barriere che avevano separato Israele dagli altri popoli. Egli, prendendo la croce, avrebbe preso in mano lo scettro della sua regalità e il vincastro del suo pastorale ministero d’amore, portando al pascolo le sue pecorelle.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Servo di Dio don Dolindo Ruotolo</span></span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-82099296298166883942017-04-22T14:29:00.002-07:002017-04-22T14:29:17.455-07:00Gesù Cristo appare agli Apostoli<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr1c6emPcv72aoI6cnqdJLxDxNNmrMigIk_tCuKCcqozh5OTlsCbJMVbGoM0uJRJbzZrnSOoIl6dLZZMn_-jfruCHkV-z8CeuNjfNqhS0dYbhuAph1I2hCBkfn_fusUy4BuVpXFsGoCzXN/s1600/venutodallaldila.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="328" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjr1c6emPcv72aoI6cnqdJLxDxNNmrMigIk_tCuKCcqozh5OTlsCbJMVbGoM0uJRJbzZrnSOoIl6dLZZMn_-jfruCHkV-z8CeuNjfNqhS0dYbhuAph1I2hCBkfn_fusUy4BuVpXFsGoCzXN/s400/venutodallaldila.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px;">
<i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Commento</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">al</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Vangelo:</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">II</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Domenica</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">di</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Pasqua</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">2017</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">(Gv</span></i><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></i><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">20,19-31<i>)</i></span><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px;">
<span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Domenica</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">della</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Divina</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span><span style="color: #320101; font-size: 14pt;">Misericordia</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px;">
<br /></div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px;">
<span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">Gesù</span><span style="color: white; font-size: 28pt;"> </span><span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">Cristo</span><span style="color: white; font-size: 28pt;"> </span><span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">appare</span><span style="color: white; font-size: 28pt;"> </span><span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">agli</span><span style="color: white; font-size: 28pt;"> </span><span style="color: #ff3300; font-size: 28pt;">apostoli</span><span style="color: white; font-size: 28pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Dopo che Pietro e Giovanni tornarono dal sepolcro, e dopo il messaggio delle pie donne e della Maddalena, cominciò a nascere negli apostoli un po’ di fede. Non era la fede profonda e completa di chi crede a Dio che rivela, riguardando come somma ragione la sua autorità, ma era come l’alba di questa fede, era come il rinascere di una speranza che sembrava già morta, era come il primo rinverdirsi d’un ramo spezzato dalla tempesta. Questo poco di fede, più naturale che soprannaturale in quel momento, fu la disposizione che rese loro possibile la grazia della rivelazione del Signore.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Essi erano in buona fede, in fondo, poiché non avevano capito i tratti della Scrittura che parlavano della risurrezione e non ricordavano ciò che, in proposito, aveva detto loro Gesù; non rifiutavano di credere alla Parola di Dio positivamente, ma s’erano come smarriti nel labirinto delle loro idee e delle loro aspirazioni.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Il timore poi dei Giudei aveva fatto nascere in loro, quasi inconsciamente, il desiderio di sottrarsi, se fosse stato possibile, all’incanto e al fascino di ciò che in tre anni avevano visto e ascoltato.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">La paura è sempre una pessima consigliera e, quando diventa panico, cerca ogni scappatoia per sottrarsi al pericolo; se non in tutti gli apostoli e discepoli, almeno in alcuni, subentrò un desiderio occulto di non pensare più al passato, di abbracciare un tenore comune di vita, e ritornare alle loro occupazioni; ne abbiamo un esempio nell’episodio dei discepoli di Emmaus, del quale parla san Luca (24,13-35). Il timore si accrebbe negli apostoli per le stesse notizie che riguardavano la risurrezione. Certamente il Corpo di Gesù non c’era più nel sepolcro, e questo fece loro temere che le autorità li accusassero di averlo essi sottratto, iniziando contro di loro una persecuzione; perciò stavano guardinghi e tenevano ben chiuse le porte dove erano congregati. Ora, mentre erano insieme, nella sera della stessa domenica della risurrezione, Gesù Cristo, senza bisogno di farsi aprire, entrò improvvisamente in mezzo a loro e, fermatosi, disse: <i>La pace sia con voi.</i></span><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;">Nella sua misericordia e nel suo amore veniva per troncare la loro diffidenza, e per mostrare la realtà della sua risurrezione. Perciò, passato il primo momento di sbigottimento che si generò in loro a quella vista, li invitò ad avvicinarsi a Lui, e mostrò loro le mani piagate e il costato aperto, affinché avessero avuto un argomento sensibile della realtà del suo Corpo, e avessero constatato che quello era proprio il Corpo crocifisso tre giorni prima sul Calvario.</span><span style="color: white; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Il</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Corpo</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">risorto</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">di</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Cristo</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">e</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">le</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">ombre</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">penose</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">della</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">bellezza</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">umana</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Il momento fu solenne, ed è difficile, per noi, formarcene una pallida idea.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Il Corpo di Gesù, essendo risorto, era glorioso, e aveva quella dote che i teologi chiamano <i>sottigliezza, </i>per la quale poteva attraversare gli ostacoli. Oggi questa dote è di più facile comprensione, poiché ne abbiamo qualche analogia nelle onde radiofoniche e nei raggi catodici che attraversano senza difficoltà ostacoli insormontabili ai corpi. Il Corpo glorioso è come spiritualizzato, è come fluido, tutto luce e tutto energia, e può attraversare gli ostacoli molto più che un’onda di radio. Gesù Cristo apparve nella sera, quando già cominciavano le tenebre, tutto rifulgente di luce nelle penombre della stanza dov’erano gli apostoli. Non irradiava luce quasi fosse un sole, come può arguirsi da apparizioni di esseri ultramondani, ma era Egli, come un corpo tutto splendente, luce placidissima che non abbagliava.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Pietro, Giacomo e Giovanni dovettero ricordare, allora, la scena della trasfigurazione che aveva qualche somiglianza con ciò che vedevano. Gesù, ritto in piedi, era mirabilmente bello: era Lui, ma immensamente più affascinante nella sua carne gloriosa. I capelli erano nel fulgore della luce come onde d’oro, la fronte e il volto erano candidi e rubicondi, fonte di gioia nella loro purissima bellezza; il corpo era mirabilmente intonato, senz’alcuno di quegli angoli oscuri che ha l’umana bellezza; maestoso, ma dolce e paterno, spirava amore da ogni parte, ed era come giglio fragrante schiuso in una valle brumosa, perché emanava da Lui quel tenue e soave profumo che spirava dalla carne gloriosa.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;">L’umana bellezza e l’umana carne, anche quando sono avvolte in un alone di purezza, hanno sempre qualche angolo oscuro e qualche lezzo di putrido, eccetto il caso nel quale siano interamente vivificate dallo Spirito Santo. È un’illusione pensare che una bellezza vivente o effigiata dal vero possa portarci a Dio, fissandola con uno sguardo di curiosa esplorazione; essa ha sempre dei corti circuiti che scaricano nella terra la corrente dell’amore divino che ferve nell’anima. Una sola bellezza può fissarsi e sentirsene vivificati, ed è quella che traluce dalla grazia di Dio; una sola bellezza può fissarsi e possedersi ed è quella di Dio. Qualunque altra bellezza accende sempre una passione nei sensi, dà un desiderio incosciente di possesso almeno ideale, è come vento che solleva le onde e suscita le tempeste, è come forza che devia da Dio la corrente del cuore.</span><span style="color: white; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;">Gesù, ritto nella sala, vestito non di panni ma di gloria, era la bellezza purissima che elevava l’anima a Dio, diffondeva gioia, pace, amore, e per questo il Sacro Testo dice con parola mirabilmente sintetica: <i>I discepoli, vedendo il Signore, gioirono. </i>Era la gioia della vita piena che emanava da Colui che era la vita; era la pace che diffondeva Colui che era la verità, calmando le ansie oscure dell’anima; era la contentezza che dava Colui che era come faro luminoso, dal quale veniva tracciata la via del Cielo.</span><span style="color: white; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Gioirono i discepoli nella gioia della purezza che spirava dal Corpo divino e, in quella gioia, si estinsero in loro le povere fiamme della carne che ustionano fastidiosamente il cuore e lo fanno stare tra le spine. Non c’è gioia più grande della purezza integrale: è una gioia che nasce dall’amore di Dio che si trasfonde nell’anima come luce di verità, come calore di carità, e come complesso di bontà. In noi c’è sempre qualche cosa d’impuro, e qualunque gioia spirituale è sempre turbata dalla nostra miseria; gli apostoli, nel vedere Gesù, si sentirono puri e purificati, poiché Egli diffuse in loro una grande serenità, e dicendo: <i>La pace sia con voi, </i>li avvolse in quella pace che spira da Dio, Verità, Sapienza e Amore eterno.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<i><span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Pace, </span></i><span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">tranquillità d’ordine, serena sicurezza, riposo d’amore nell’eterno Amore!</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">A</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">chi</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">rimetterete</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">i</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">peccati,</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">saranno</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">rimessi…</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Gioirono i discepoli, ma nella gioia stessa provarono un senso di timore per le colpe che avevano commesse, e per la sproporzione che sentivano col Signore glorioso; per questo, Gesù, rassicurandoli, ripeté le dolci e vivificanti parole: <i>La pace sia con voi </i>e, sollevandoli dalla loro profonda umiliazione interiore, soggiunse: <i>Come il Padre ha mandato me così io mando voi.</i></span><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Con delicatezza divina e con divina signorilità non volle che avessero sentito il peso della loro inferiorità innanzi a Lui glorioso; gli ripugnava quasi che avessero potuto stabilire un paragone fra loro peregrinanti e Lui trionfante e, anticipando le grazie della Pentecoste e il momento nel quale diede loro la pienezza della missione per la quale li aveva scelti, soffiò su di loro e disse: <i>Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi li riterrete saranno ritenuti. </i>Gesù Cristo non fece loro una promessa, ma diede loro veramente una comunicazione attuale dello Spirito Santo, alla quale era annessa la facoltà di rimettere i peccati. Pur ricevendosi una volta lo Spirito Santo – perché la sua comunicazione sacramentale imprime il carattere –, Gesù Cristo volle darlo più volte ai suoi prediletti, riserbandone loro una nuova pienezza nel giorno della Pentecoste. Si direbbe che sta nelle sue abitudini di misericordia e di amore moltiplicare e rinnovare i suoi doni a quelle anime che gli si danno con amore, ed hanno fiducia nella sua generosità.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Dicendo: <i>A chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi li riterrete saranno ritenuti, </i>Gesù Cristo diede agli apostoli e ai loro successori la potestà giudiziale di rimettere i peccati nel sacramento della Penitenza, com’è chiarissimo dal Testo, e come dichiarò esplicitamente il Concilio di Trento (Sess. XIV, can. 3). Tutti i peccati, anche i più gravi, possono essere rimessi, ma debbono essere sottoposti al giudizio del sacerdote con la confessione, perché il rimetterli o ritenerli non è un atto di capriccio, ma è una sentenza ragionevole che dipende da un giusto giudizio; tale giudizio non può farsi se il peccatore non confessa i suoi peccati e se, confessandoli, non mostra le disposizioni interiori che lo animano.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">La Confessione dei peccati non è un’imposizione umiliante e penosa benché a primo aspetto sembri che sia così, e benché a volte abbia quasi questo sapore: è una concessione di misericordia, fonte di pace e di gioia grande per il povero peccatore. Sottoporre i propri peccati a chi rappresenta Dio significa mutare l’immondizia in concime, il concime in pianta, in fiore, in frutto di eterna vita. Confessarsi significa espandere l’anima propria, piangendo, nelle braccia amorose di Dio, e assicurarsi del suo perdono che è dolcissima gioia, pienezza di vita che fa sentire leggeri, leggeri, liberi dalle catene, tesi al volo verso le ricchezze eterne.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Con divina delicatezza Gesù anticipò agli apostoli la facoltà di rimettere i peccati, proprio nel momento nel quale essi si sentivano maggiormente peccatori, rendendoli giudici quando essi si aspettavano di essere giudicati. Egli volle rialzarli dall’umiliazione e, nel medesimo tempo, volle dare loro i tesori della misericordia quando essi maggiormente si sentivano poveri e peccatori, affinché avessero compatito le miserie altrui. L’uomo ha cercato tutelare l’ordine sociale con le leggi e i tribunali penali, con le carceri e persino con la morte, ma non ha potuto far nulla per mutare l’anima del delinquente, nonostante tutte le assistenze sociali ai carcerati. Solo Dio poteva erigere un tribunale di amorosa misericordia che rinnova il cuore, dona la pace, eleva in alto il peccatore e lo muta in un giusto e persino in un santo.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Gesù</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Cristo</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">risana</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Tommaso</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">dalla</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">sua</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">incredulità</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;">Quando Gesù apparve agli apostoli, Tommaso non era con loro. Di carattere più indipendente, di volontà più ostinata, forse aveva creduto inutile starsene rinchiuso nel Cenacolo, o forse anche era andato a sbrigare qualche faccenda. Era colui che meno aveva creduto al messaggio delle pie donne e di Maria Maddalena, e può darsi che, sentendone parlare e discutere, si fosse così disorientato e urtato, da uscirsene. Per lui ormai era certo che Gesù era morto che le speranze riposte in Lui erano fallite, e che ostinarsi ad attendere ancora eventi che gli sembravano ormai impossibili era lo stesso che esporsi alla derisione e dar di volta al cervello. Il suo disorientamento si accrebbe quando, al ritorno, seppe dagli altri apostoli dell’apparizione di Gesù.</span><span style="color: white; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">È evidente che gli dovettero raccontare tutto minutamente, e che, al suo ostinarsi nel non credere, dovettero ripetutamente fargli notare che essi avevano visto proprio le ferite delle mani, dei piedi e del costato, e che non c’era dubbio che fosse proprio Lui. Ma Tommaso credeva di scorgere nella gioia, nell’entusiasmo e nella certezza dei compagni, i segni di un’esaltazione fantastica, e perciò, alle loro insistenti affermazioni, rispose: <i>Se non vedo nelle sue mani la ferita dei chiodi, e se non metto il mio dito al posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non credo.</i></span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Gesù</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">appare</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">di</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">nuovo,</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">presente</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">Tommaso,</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">che</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">è</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">guarito</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">dalla</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">sua</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"> </span></b><b><span style="color: #ff3300; font-size: 14pt;">incredulità</span></b><b><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo tutti raccolti nella casa, e Tommaso era con loro. Forse pregavano; certo erano in un momento di raccoglimento nel quale era più facile la mozione della grazia.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Crediamo che Maria si trovasse con gli apostoli, e che fu proprio Lei ad implorare la grazia della conversione per Tommaso. Come Madre amorosa che prendeva cura attiva dei figli affidatile da Gesù, conobbe o fu addirittura presente al disorientamento di Tommaso, e supplicò il Figlio suo divino a sanarlo. <span style="letter-spacing: -0.2pt;">A Lei dovette suscitare tanto dolore l’incredulità di un apostolo, e vide in essa la rappresentanza dell’incredulità dei diffidenti e presuntuosi nella fede.</span></span><span style="color: white; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.2pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Tommaso <i>soprannominato Didimo</i> –<i> </i>dice il Sacro Testo –, ossia<i>gemello, </i>era veramente come il fratello gemello dei miscredenti futuri, dei razionalisti che non ragionano, e soprattutto di quelli che non credono al soprannaturale, pretendendo toccarlo con mano. Maria ne era addoloratissima, poiché Ella sapeva, per esperienza, che non si compiono mai i disegni di Dio se non si crede, e santa Elisabetta aveva riconosciuto in questo il segreto della sua grandezza: <i>Beata te che hai creduto, poiché così si compirà in te quello che ti è stato detto dal Signore </i>(<i>Lc</i> 1,45). Maria, dunque, che vedeva Tommaso privo allora del dono dello Spirito Santo, della potestà che Gesù aveva data agli apostoli soffiando su di loro, Maria che lo vedeva immeschinito nella incredulità, sterpo sterilissimo e infecondo che dà solo spine, pregò Gesù che lo sanasse, e Gesù comparve di nuovo a porte chiuse.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Quale gioia per gli apostoli e quale sorpresa per Tommaso! Egli si voltò, lo vide, lo riconobbe: era Lui! Allibì per un momento, temette, si turbò, ma Gesù gli effuse subito nel cuore la serena tranquillità, dicendo: <i>La pace sia con voi. </i>La tracotanza di Tommaso fu in un momento fiaccata, e nel suo cuore cominciò a sorgere un tumulto d’amore e di umiliazione. Gesù lo chiamò a sé, e lo invitò a mettere il dito nelle sue piaghe e la mano nel suo costato, dicendogli con infinito amore: <i>Non voler essere incredulo ma fedele.</i></span><i><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: justify; text-indent: 34pt;">
<span style="color: #3c0101; font-size: x-small;">Il Sacro Testo non dice se Tommaso abbia messo il dito e la mano nelle piaghe di Gesù, ma noi crediamo che il Redentore ve l’abbia costretto. A quella vista, a quel contatto, Tommaso si prostrò e, adorandolo, disse: </span><i style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Signor mio e Dio mio. </i><span style="color: #3c0101; font-size: x-small;">Non poté dire altro: il</span><b style="color: #3c0101; font-size: 14pt;"> </b><span style="color: #3c0101; font-size: x-small;">cuore gli scoppiava dal dolore e </span><span style="color: #3c0101;"><span style="font-size: 19px;">dall'amore</span></span><span style="color: #3c0101; font-size: x-small;"> la fede divampava in lui, l’abbandono era pieno nel suo Redentore e nel suo Dio. Ma Gesù soavemente lo rimproverò, per completare la grande lezione che voleva dare ai secoli futuri, dicendo: </span><i style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Perché hai visto, </i><i style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">o</i> <i style="color: #3c0101; font-size: 14pt;">Tommaso, hai creduto; beati coloro che non hanno visto e hanno creduto. </i><span style="color: #3c0101; font-size: x-small;">Non è fede il credere perché si vede, ma il credere per l’autorità di Dio che parla per la Chiesa; è solo allora che l’anima riposa nella verità. Ogni propria constatazione può essere fallace, ogni esperienza personale può essere offuscata dalla fantasia, ogni propria persuasione può mutarsi col mutarsi delle circostanze che l’hanno formata; solo la parola di Dio è sicura, solo la voce della Chiesa ce la può accertare e solo credendo ciò che non si vede e non si tocca con mano si può dire di aver fede e di credere in verità veramente divine.</span><span style="color: white; font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></div>
<span style="background-color: white; color: #3c0101; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> Ciò che si tocca con mano è materiale, ciò che si vede con gli occhi appartiene alla terra; ora la fede ha per oggetto le cose eterne e soprannaturali. Dio può mostrarcele anche sensibilmente, ma Egli, in generale, lo fa solo con chi ha tanta fede da conversare nei cieli pur vivendo sulla terra.</span><span style="background-color: white; color: white; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 14pt; letter-spacing: -0.1pt;"> </span><br />
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 20.79px; text-align: center;">
<span style="color: #3c0101; font-family: "Times New Roman", serif;"><span style="font-size: 19px;">Servo di Dio Son Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-59568639137151374782017-04-08T14:31:00.000-07:002017-04-08T14:31:38.262-07:00Passione di Nostro signore Gesù Cristo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuicm2Sjjgly1YLOZjtXSFwdYdn_Sy3n1l8Ftg_OZkM9DOmvQpnau2rblKdbgRH77ll99-3NPXOvQ-NMQCEg24mpsXetQCb6obonc7WbuTiD4PkQJuumd4XBl6BjkS3fNwuQ0r_ADR1SPq/s1600/domenica-delle-palme.png.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuicm2Sjjgly1YLOZjtXSFwdYdn_Sy3n1l8Ftg_OZkM9DOmvQpnau2rblKdbgRH77ll99-3NPXOvQ-NMQCEg24mpsXetQCb6obonc7WbuTiD4PkQJuumd4XBl6BjkS3fNwuQ0r_ADR1SPq/s400/domenica-delle-palme.png.jpg" width="400" /></a></div>
<h3 class="post-title entry-title" itemprop="name" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: normal; margin: 0px; position: relative;">
<a href="http://lascalacheportaalcielo.blogspot.it/2014/04/passione-di-nostro-signore-gesu-cristo.html" style="color: #33aaff; text-decoration-line: none;">Passione di nostro Signore Gesù Cristo</a></h3>
<div class="post-header" style="background-color: white; color: #999999; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.5px; line-height: 1.6; margin: 0px 0px 1.5em;">
<div class="post-header-line-1">
</div>
</div>
<div class="post-body entry-content" id="post-body-5390664521589383186" itemprop="description articleBody" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 1.4; position: relative; width: 578px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Commento al Vangelo: Domenica delle Palme 2017 (</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> 26,14-27,66)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">Passione</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 26pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">di</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 26pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">Nostro</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 26pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">Signore</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 26pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">Gesù </span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 26pt;"></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 26pt;">Cristo</span></span></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il </b></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>tradimento di Giuda</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">È un mistero d’iniquità che dà le vertigini il tradimento di Giuda! Come poté un apostolo che aveva ascoltato tanti insegnamenti divini di Gesù, e aveva assistito a tanti miracoli, giungere fino alla viltà di venderlo? Se si fosse turbato interiormente sulla sua dottrina, e l’avesse creduta un pericoloso inganno, avrebbe dovuto magari denunciarlo, oppure abbandonarlo per ritornare agli scribi e farisei; ma venderlo, e domandare con impudenza e cinismo ai suoi nemici che cosa gli avessero voluto dare come prezzo del tradimento, è tale abiezione che suppone in Giuda un decadimento spaventoso di spirito, un abbrutimento, un odio che fa fremere.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Il Vangelo ci dice che dopo l’omaggio reso da Maria Maddalena al Redentore, spargendogli sul capo l’unguento prezioso, Giuda andò a proporre ai principi dei sacerdoti il tradimento prezzolato; questo ci può far supporre che abbia voluto così rifarsi del guadagno che avrebbe voluto cavare dall’unguento, secondo lui, sperperato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Ma, già da tempo, il suo cuore, preso da satana, si era distaccato da Gesù, e già gli pesava quella vita randagia che non offriva nessuna speranza alle sue ambizioni.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Egli aveva dovuto, a poco a poco, abituarsi a criticare quello che diceva e operava Gesù, e a vedervi tenebre e contraddizioni; tutto raccolto nel proprio orgoglioso giudizio, aveva dovuto, a poco a poco, concepire una nascosta avversione per Gesù, le cui particolari tenerezze per Giovanni avevano dovuto profondamente urtarlo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Satana gli caricò le tinte delle sue critiche e le ombre delle sue tenebre, ed egli credé ormai di trovarsi di fronte a un impostore o a un illuso sognatore di chimere e di frottole. Guardò tutto dal suo corto angolo visivo, non seppe neppure sospettare che, in ciò che gli appariva oscuro potesse, esservi il piano di un disegno futuro, e cominciò a trarre utile dal denaro che portava per i bisogni di tutti, denaro affidato a lui. Il rubare, il turlupinare, il mentire gli abbassarono talmente il tono del cuore che divenne avaro, e guardò la borsa che portava come sua proprietà; lo spirito in lui era come morto per il peccato, e l’abbrutimento lo portò all’ultima degradazione. Il suo cuore dovette essere soprattutto oppresso da un senso strano di dispetto, e le parole di amoroso rimprovero che Gesù non dovette mancare di dirgli, lo chiusero in un’ostilità sprezzante che lo decise al tradimento. Duro di cuore e pertinace di volontà, orgoglioso e insofferente di rimproveri, riguardò Gesù come se gli fosse stato nemico e come tale lo barattò, per disfarsene; la reazione di sterile compatimento umano che ebbe quando lo seppe condannato a morte, conferma questa sua ostilità irragionevole, perché è proprio dell’odio senza veri motivi, passare dall’ostilità alla compassione, quando si vede appagato e non trova più motivo di odiare.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuda fu preso da satana, e fu preso perché non corrispose alla grazia; non credé più; divenne un critico stolto della sapienza e delle opere di Gesù, e si chiuse nel suo cupo e desolante mutismo. Avviso alle anime consacrate al Signore le quali possono facilmente essere prese nei lacci del tentatore, quando danno corso alla loro natura, e rifiutano di farsi guidare nelle vie di Dio dall’umile sottomissione a chi rappresenta loro Gesù Cristo!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I principi dei sacerdoti avevano stabilito di non catturare Gesù nelle feste pasquali, ma l’offerta di Giuda li incoraggiò a farlo e, pensando di non poter avere un’occasione più propizia, promisero e diedero al traditore trenta monete d’argento, quanto era il prezzo di uno schiavo. Giuda intascò il denaro, e d’allora cercò il momento opportuno per consegnare il maestro nelle mani dei nemici.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La miseria della corrispondenza umana</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Mentre l’apostolo infedele preparava l’insidia mortale, il Redentore pensava a dare agli uomini la massima testimonianza del suo amore. Era il primo giorno degli azzimi, cioè il primo giorno della solennità pasquale, alla sera del quale doveva mangiarsi l’agnello, e gli apostoli domandarono a Gesù dove dovessero preparare il banchetto. Gesù li indirizzò ad un amico, dando loro dei segni per rintracciarlo. Doveva essere un suo fedele seguace perché Gesù gli fece dire </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>che il suo tempo era vicino</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè che si avvicinava l’ora del suo sacrificio supremo, e desiderava da lui quella testimonianza d’amore. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>F</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>attosi sera</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè dopo le sei pomeridiane, Gesù sedette a mensa con i suoi discepoli.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">L’ordine che si seguiva nella cena pasquale era il seguente: la sera del 14 del mese di Nisan s’immolava l’agnello e lo si arrostiva in modo da non romperne, in alcun modo, le ossa. Verso la notte i convitati si radunavano intorno alla mensa, e il capo di famiglia, presa una coppa di vino temperata con l’acqua, benediceva Dio per aver creato il frutto della vite, e poi beveva lui e faceva bere i commensali. Veniva poi portata una bacinella d’acqua per lavarsi le mani, e dopo si apprestavano le vivande, cioè l’agnello, il pane azzimo, cotto in sfoglie sottili, una tazza d’aceto o d’acqua salata in memoria delle lacrime versate dagli Ebrei nella schiavitù, e una salsa chiamata </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>charoseth</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">con erbe amare. La salsa color mattone ricordava i mattoni fabbricati nella schiavitù, e le erbe amare le amarezze sofferte; ognuno ne mangiava, e dopo s’intonavano i salmi 112 e 113, bevendo poi di nuovo il vino e lavandosi le mani. Il capo di famiglia distribuiva a ciascuno il pane e l’agnello, e una terza coppa di vino detta coppa di benedizione e, quando tutti avevano bevuto, s’intonavano i salmi da 114 a 117 e si beveva di nuovo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù Cristo osservò queste cerimonie prima di donare se stesso nell’Eucaristia; e, mentre i suoi cari mangiavano, disse loro, in tono di profondo dolore, che uno di essi lo avrebbe tradito. Egli voleva spingere Giuda al pentimento prima di istituire il sacramento dell’Amore, e voleva che la stessa impressione di pena e di sgomento, provata dagli apostoli a quell’annuncio, lo avesse scosso. Ma Giuda non solo non si commosse, ma ebbe l’impudenza di domandare se fosse lui quegli di cui parlava. Non credendo più nel Maestro, suppose che qualcuno gli avesse svelato il tradimento e, per assicurarsene e nello stesso tempo dissimulare, glielo domandò. Gesù gli rispose con un cenno o con parole sommesse che era proprio lui, in modo però che gli altri non se ne accorgessero. La sua immensa carità non volle che fosse coperto di obbrobrio innanzi a tutti, e che fosse stato oggetto di violenta reazione. Il suo amore avrebbe voluto evitare che il traditore fosse stato presente al miracolo grandissimo che stava per compiere; ma Giuda rimase, e uscì solo dopo aver consumato il sacrilegio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Gesù si dona nell’Eucaristia.</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Preso il pane, il Redentore lo benedisse, lo spezzò, e lo diede ai suoi discepoli, dicendo: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Prendete e mangiate, questo è il mio corpo.</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Dicendo queste parole, transustanziò la sostanza del pane in quella del suo Corpo, dandosi vivo e vero in quel mirabile cibo. Egli non parlò di simbolo del suo Corpo, ma disse puramente e semplicemente che quel pane era il suo Corpo, aggiungendo – come dice san Luca (22,19) –, che era proprio il Corpo che si sarebbe offerto alla morte per la salvezza di tutti. Dunque non si poteva equivocare in nessun modo. Dopo il pane, distribuì il vino, transustanziandolo nel suo Sangue, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>nel sangue del nuovo testamento</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">che</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> doveva essere sparso per la remissione dei peccati </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>di molti</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>di tutti </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">come dice chiaramente il testo greco.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù soggiunse che non avrebbe più bevuto del frutto della vite, fino al giorno in cui lo avrebbe bevuto </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>nuovo </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">nel regno del Padre suo. Con queste parole, volle dire apertamente che la sua vita mortale era al termine, e volle promettere la risurrezione. Egli non lo avrebbe più bevuto così come lo vedevano, ma risorto da morte avrebbe bevuto con loro mentre si inaugurava il regno di Dio sulla terra, come difatti avvenne nei quaranta giorni nei quali dimorò fra gli apostoli dopo la risurrezione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Cantato l’inno</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè i salmi da 114 a 117, Gesù si avviò al monte Oliveto per pregare. Era mesto, e camminando con i suoi cari disse loro che essi, in quella notte, si sarebbero scandalizzati di lui e sarebbero fuggiti come pecorelle sbandate. Ecco la risposta che avrebbero dato a Lui che con infinito amore si era donato loro nella Cena! Pietro protestò che sarebbe stato pronto a morire, protestò anche dopo che Gesù gli predisse che l’avrebbe rinnegato prima del canto del gallo, cioè tre volte prima che si facesse giorno, protestò insieme a tutti gli altri apostoli, ma la protesta non servì a nulla e, posto nell’occasione, spergiurò persino di non conoscere il suo Maestro!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Deve dirsi che l’umanità così ha risposto all’amore di Gesù Sacramentato: rinnegandolo praticamente. Come può dirsi, infatti, che si conosca Gesù, quando lo si riceve così raramente e così male? Chi sa di avere Gesù Cristo presente realmente nei santi tabernacoli, come può lasciarlo solo e abbandonato?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Oh, se si gustasse un po’ quella vita profonda e silenziosa che si sente dall’Ostia immacolata; se si dicesse una parola filiale e sincera al Redentore, come si avvertirebbe la sua presenza, e come si sentirebbe il bisogno di non abbandonarlo mai più! Non è un negare Gesù innanzi al mondo il trattarlo così male nell’Eucaristia? Non è un dire con Pietro: Io non lo conosco? La vita di un fedele – e molto più di un sacerdote –, dev’essere una perenne confessione del </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Mistero di fede </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">come la Chiesa chiama l’Eucaristia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; margin-left: -0.1cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>L’orazione nell’orto</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Finita la Cena, Gesù si avviò verso un orto chiamato Getsemani, cioè strettoio d’olio, dove soleva raccogliersi per pregare. Doveva essere di proprietà di qualche amico o discepolo, avendovi Egli libertà di entrare. Per non contristare i suoi cari, li lasciò all’entrata dell’orto e prese con sé soltanto Pietro, Giacomo e Giovanni, raccomandando loro di vegliare con Lui che aveva l’anima triste sino alla morte. Il testo evangelico è di una semplicità e laconicità impressionante, ma quello che ci dice dell’agonia del Signore lascia nell’animo un profondo senso di compassione, e ci concentra nel mistero dell’ineffabile angoscia che Egli soffrì. In quel momento si sentì gravato dai peccati passati, presenti e futuri di tutto il mondo, e ne ponderò l’orrore. Tre volte si sentì venir meno, e pregò il Padre che avesse allontanato da lui, se possibile, quel calice amaro; tre volte perché tre volte fu oppresso mortalmente: fu schiacciato sotto il peso dei peccati degli uomini, sotto il peso delle agonie e dei dolori della sua Chiesa, e sotto l’angoscia dei suoi imminenti tormenti. Quello che soprattutto lo fece agonizzare fu l’offesa di Dio, della quale ponderava tutto l’orrore, e l’ingratitudine umana verso tutte le grazie che Egli stava per versare sulla terra. La ripugnanza poi della sua umanità verso la morte fu come la sintesi e il concentrato di tutta la ripugnanza umana verso il dolore e la morte, ed Egli sentì tale agonia che – come dice san Luca (22,44) – sudò vivo sangue.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">La stessa agonia che soffrì gli fece fare il sacrificio di se stesso al Padre, in un abbandono pieno alla volontà di Lui, di modo che la sua offerta fu tale sublime immolazione che la povera mente umana non può comprenderla. Egli fu veramente come stretto nel torchio; si sentì come stirare e spezzare i nervi e il cuore, si sentì oppresso da tenebre interiori spaventose, accresciute in Lui – come ci dicono i santi mistici –, dalle violente incursioni di satana che tentava distoglierlo col terrore dal suo sacrificio. In quest’agonia Egli si sentì solo, poiché i suoi apostoli, presi dalla tristezza, e forse per l’umidità stessa della notte, si addormentarono. Gesù se ne lamentò specialmente con Pietro che pur gli aveva fatto tante proteste d’amore, ma essi, lungi dal vigilare, erano sempre più aggravati dal sonno. La terza volta che andò a svegliarli, Gesù disse loro in tono di grande amarezza: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Dormite pure e riposatevi; ecco è vicina l’ora […] alzatevi andiamo</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Egli volle dire loro che ormai era inutile ogni ulteriore vigilanza e non c’era più tempo per la preghiera; il pericolo era imminente, il traditore già veniva, non gli rimaneva che andare incontro alla morte.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù Cristo sta nell’Orto della sua Chiesa e, nascosto nel suo tabernacolo d’amore, prega e si offre al Padre. Là Egli continua misticamente la sua agonia, e là vuole i suoi figli, perché veglino e preghino con Lui. Quale dolore, per Gesù, vedere che i suoi figli dormono nella notte dei loro peccati, e sognando le chimere del mondo, lo dimenticano. Le grazie particolari che il Redentore dona a quelli che vegliano con Lui intorno ai tabernacoli santi, e a quelli che gli fanno compagnia nell’agonia del giovedì, mostra quanto Egli abbia cara la nostra veglia amorosa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Il mondo congiura sempre contro di Lui; l’ingratitudine umana lo tradisce, ed Egli cerca i cuori che possono consolarlo. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Oh</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">se vigilassimo con Lui, quante tentazioni vinceremmo, e a quali altezze di perfezioni saliremmo! Noi crediamo cosa da nulla il poltrire nella nostra accidia spirituale, eppure è proprio essa la causa del nostro decadimento spirituale! Vigiliamo e preghiamo per contrapporci al mondo che vigila per tramare insidie alla Chiesa, e siamo i suoi difensori non con semplici promesse, ma con l’attività di un profondissimo amore e di un ardente apostolato.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La cattura di Gesù</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Mentre Gesù ancora parlava ai suoi apostoli, Giuda avanzò, e con lui, a una certa distanza, una gran turba armata di spade e di bastoni, mandata dal sinedrio. Il traditore avanzò verso Gesù e, secondo il segnale che aveva dato, lo baciò per additarlo con sicurezza agli sgherri. Quel bacio fu per il Redentore un dolore inconcepibile, non solo perché menzogna spaventosamente crudele, ma perché fu come il bacio datogli dal peccato stesso. Non si può misurare che cosa sia stato il contatto della menzogna con l’eterna verità e del peccato con l’infinita santità!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù Cristo non rifiutò il bacio di Giuda, anzi chiamò questi </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>amico</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i></i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">in segno di misericordia, e gli domandò perché fosse venuto, per fargli ponderare il passo che aveva dato. Forse, al contatto del volto divino di Gesù e alle sue parole dolcissime, cominciò in Giuda il sentimento di profondo rimorso che avrebbe potuto essere pentimento mentre, per sua colpa, divenne disperazione. Egli non resistette all’interrogazione soavissima del Maestro, e poiché gli sgherri avanzarono per catturare la Vittima designata, fuggì, errando per le valli, in preda a un’agitazione spaventosa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Nel vedere i manigoldi stringersi minacciosi intorno al Signore, Pietro sfoderò una spada che aveva portato con sé proprio in previsione di un pericolo notturno, e amputò l’orecchio destro di un servo del principe dei sacerdoti. Non aveva saputo dargli amore, vigilando nella preghiera, e pretese dargli aiuto, difendendolo. L’impeto che ebbe fu una vera tentazione di satana, il quale, astutissimo com’è, volle metterlo nella condizione di compromettersi con l’autorità e di essere più facilmente spinto a rinnegare il Maestro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Satana, con quell’atto inconsulto di coraggio e di zelo, lo predispose al peccato che stava per commettere, gli diede coraggio per ferire il servo, e gli tolse il coraggio per confessare il Signore! Certo, l’aver ferito il servo del principe dei sacerdoti comportava per lui un compromesso penale, ed egli, quando si trovò di fronte alle serve e ai circostanti che asserivano essere lui uno dei discepoli del Redentore, negò ripetutamente perché temette di essere coinvolto con Gesù Cristo, e di poter pagare la pena della ferita fatta al servo del sacerdote. Gesù Cristo fece capire a Pietro prima, e poi a tutti quelli che lo circondavano che quello che avveniva era precisamente il compimento delle Scritture. Se Egli avesse voluto impedirlo, lo avrebbe potuto, domandando al Padre, più di dodici uomini, dodici legioni di angeli; ma doveva svolgersi ciò che era stato predetto. Egli lasciava il corso alle libere volontà umane, dominandole non con la forza ma utilizzando la loro stessa perversità al compimento dei disegni del suo amore. Gesù Cristo non volle dire che ciò che succedeva era fatale, ma che era stato già predetto, e che costituiva, perciò, una parte del disegno divino che si sviluppava fra le libere volontà degli uomini.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La fuga degli apostoli</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I discepoli, che frattanto si erano radunati intorno a Gesù, attratti dall’insolito fragore delle armi, visto che Gesù non si era difeso né aveva permesso di difenderlo, presi dal panico, lo abbandonarono e fuggirono. Fuggirono </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>tutti</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">senza eccezione; solo Giovanni, poi, ritornò sui suoi passi e lo seguì, e Pietro, dopo il primo sgomento, si mise dietro a Lui da lontano, per vedere dove andassero a finire quelle violenze. Lo seguiva </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>da lontano </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">perché il suo cuore e la sua fede erano già lontani dal suo Signore; lo seguì da lontano, proprio come quei cattolici senza vita e senza coraggio che non sanno rendere testimonianza della loro fede, e vogliono seguire il Re divino senza compromessi! Tutto l’amore dunque che Pietro aveva detto di avere per Gesù, si era ridotto a questo! Ma, dal seguire il Signore da lontano al rinnegarlo il passo fu breve, e Pietro, dopo poco, giurò di non averlo mai conosciuto, proprio quando il Maestro divino si appellava alla testimonianza dei suoi discepoli!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il </b></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>tribunale di Caifa</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Tutto il processo, inscenato dai principi dei sacerdoti e dal sinedrio, era semplicemente una formalità; essi, infatti, non cercavano la verità ma i falsi testimoni, non indagavano sulle supposte responsabilità del Redentore, ma volevano ad ogni costo disfarsene, pur serbando un’apparenza di legalità. È impressionante pensare che gli stessi falsi testimoni, prezzolati per mentire, non poterono accusarlo verosimilmente, tanta era la sua santità, e poterono solo riportare, falsandole, le parole che aveva dette, guardando il tempio. Egli, infatti, non aveva detto di poter distruggere il tempio e riedificarlo in tre giorni ma, parlando del suo Corpo, aveva detto ai suoi nemici: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Distruggetelo voi, e io in tre giorni lo riedificherò.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">La falsa testimonianza, benché avesse deformata la verità, non era sufficiente a pronunciare una sentenza di morte, e perciò il sommo sacerdote, con diabolica malizia, interrogò solennemente Gesù Cristo sulla sua divinità; </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>lo scongiurò, per il Dio vivente, </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">di dirlo, perché sapeva che Egli non l’avrebbe negato, e perché sperava che, negandolo per timore, si fosse da se stesso sfatato. Dio permise tanta malignità, perché volle che solennemente, innanzi al sacerdote, dalla bocca stessa del Figlio suo fosse stata dichiarata la verità.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Vi fu un momento di silenzio nell’assemblea. Caifa fissava Gesù con uno sguardo ipocrita e maligno, contento di averlo messo alle strette.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù s’illuminò di un insolito splendore di maestà, e rispose non solo che Egli era il Figlio di Dio, ma che un giorno sarebbe ritornato sulle nubi del cielo con grande maestà, per giudicare tutti e per giudicare quelli che, in quel momento, presumevano di giudicarlo. Caifa, a quella solenne dichiarazione, finse d’addolorarsi, si lacerò le vesti, proclamò che Egli aveva bestemmiato, eccitò l’ira dell’assemblea, lo fece dichiarare reo di morte e lo abbandonò agli </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">ob</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">brobri e alle percosse della canaglia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">In quell’aula tenebrosa iniziò la lotta contro il Redentore; lotta di calunnie e di persecuzioni che dura tuttora nel suo Corpo mistico, specialmente oggi. Ma tutte le persecuzioni e gli obbrobri non potranno mai distruggere la verità, e quando la nequizia umana avrà raggiunto il culmine di ogni nefandezza, allora la divina giustizia si manifesterà, il mondo sarà sconvolto dalle ultime tribolazioni, e il Giudice eterno verrà a giudicarlo. Non ci scandalizziamo del fugace trionfo degli empi; non ci uniamo al loro rauco coro, mormorando della divina provvidenza; non ci uniamo a quelli che rinnegano il Redentore ma confessiamo la nostra fede a fronte alta, e piangiamo amaramente sui nostri peccati e sui tristissimi momenti che attraversiamo. Preghiamo e vigiliamo con l’azione per tutelare l’onore di Dio; preghiamo e confidiamo sospirando al regno del Re d’Amore, preghiamo e uniamoci, con la vita veramente cristiana, alla confessione del Redentore che i martiri fanno col loro sangue!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Il </b></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>consiglio del sinedrio e la disperazione di Giuda</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Un giudizio e una condanna fatti di notte erano legalmente nulli, perciò il sinedrio, appena fattosi giorno, si radunò nuovamente per ripetere sommariamente il giudizio, e per stabilire il genere di morte che voleva dare al condannato Gesù. I Romani avevano lasciato ai Giudei una certa indipendenza nei giudizi che riguardavano la loro legge religiosa, e perciò Caifa maliziosamente aveva scongiurato Gesù in nome di Dio di dire se Egli era il Cristo, il Figlio di Dio, per condannarlo come bestemmiatore, e non uscire dal campo strettamente religioso. Egli sperava, così, di avere più facilmente, da Pilato, la sanzione della sentenza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Durante il processo, com’era costume, Gesù </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">fu</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">slegato e, quando </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">fu</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b></b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">dichiarata la sentenza di morte, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">fu </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">di nuovo legato e condotto così dal governatore romano, senza del quale nessuna sentenza capitale poteva aver corso.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Con quanta ira e con quanto disprezzo quei giudici iniqui trattarono il Redentore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Lo abbandonarono prima, tutta la notte, ai maltrattamenti e agli scherni della plebaglia e dei soldati che lo custodivano e, coperto di sangue, di sputi e di obbrobrio, lo trascinarono attraverso le strade pubbliche al pretorio, volendo così sfatare il prestigio che Egli aveva sul popolo. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">In</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">pochi giorni si era cambiato l’atteggiamento della moltitudine che prima l’aveva accolto trionfante e, al grido di benedizione: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Benedetto Colui che viene nel nome del Signore</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">era subentrato quello di morte: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Sia crocifisso.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Eppure quella massa di gente, che così gridava, era stata, per la maggior parte, ricolma di benefici spirituali e temporali dal Redentore, e gli era corsa dietro tante volte, con </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">un</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">amore che sembrava incrollabile!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">È terribile! È per noi disgustante considerarlo, eppure così sono tante volte gli uomini, così siamo stati noi cento volte col Re divino! </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">In un</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b></b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">momento di fervore l’abbiamo benedetto, accogliendolo in trionfo, e in </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">un</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">momento di tenebre, nel contrasto di qualche nostro interesse o di qualche passione malsana, lo abbiamo rigettato, e con la colpa lo abbiamo tante volte crocifisso nel nostro cuore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuda non poté rimanere indifferente alla sorte del suo Maestro, e dovette informarsi dell’esito del processo. Forse si aggirò intorno alla casa del sacerdote, sperando sempre in qualche colpo di scena provocato dal Signore. Aveva perso la fede in Lui, ma non aveva potuto dimenticare le cose mirabili che aveva visto in tre anni; riguardava Gesù come </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">un</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">profeta fallito, ma inconsciamente credeva ancora che avesse potuto sgominare, con </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">un</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><b> </b></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">prodigio, i suoi avversari. Lo credeva e lo sperava, perché già il rimorso gli saliva nel cuore come una marea soffocante. Egli aveva pattuito con i sacerdoti il tradimento ma era rimasto scontento anche della ricompensa avuta, poiché si aspettava e aveva sognato una grande ricchezza per quel colpo di mano. Vedendosi ricompensato solo col prezzo di uno schiavo, s’era adirato contro il sinedrio, e auspicava che fosse stato confuso da Gesù con un atto di potenza. Forse gli rimaneva ancora un amore naturale verso il Maestro divino, non potendo dimenticare certi ineffabili momenti di vita spirituale passati con Lui; perciò, quando lo vide passare tra gli sgherri, coperto di sangue e di sputi, insultato, malmenato, vilipeso, eppure placido e rifulgente di bontà; quando vide che andava verso il pretorio, e che dopo poco sarebbe stata ratificata la sentenza di morte, fu preso da grande disperazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Non riacquistò la fede in Gesù, non lo credé Figlio di Dio, ma lo compassionò come un buon uomo, innocuo e pacifico che non meritava quel trattamento; si sentì sconvolto dal rimorso di averlo consegnato in mano a gente così scellerata; pensò di poterlo far liberare ritrattando il suo turpe contratto, e corse dai principi dei sacerdoti, dicendo: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Ho peccato, avendo tradito il sangue innocente. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Nel tradirlo e venderlo ne aveva detto certamente gran male, perché aveva voluto, in qualche modo, giustificare il suo vile mercato; al suo animo sconvolto dai pensieri dell’orgoglio e dell’interesse insoddisfatto, Gesù era apparso spregevole ma, il vederlo condannato a morte, gli faceva nascere nel cuore il rimorso di averlo accusato e denunciato ingiustamente, e perciò lo proclamò innocente di quello che poteva meritare la morte: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Ho peccato, avendo tradito il sangue innocente. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Se si fosse interamente ricreduto sul conto del Redentore, sarebbe andato, prima di tutto, a gettarsi ai suoi piedi; non lo fece perché volle seguitare a non credergli, e pensò solo d’intervenire per impedire che fosse trascinato a morte.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Nel suo orgoglio aveva voluto persuadersi di aver reso un servigio alla causa d’Israele tradendolo, cioè facendo cessare, secondo lui, un insieme d’ingenuità sognatrice e d’inganni; s’illudeva d’aver avuto importanza presso i sacerdoti, e andò da loro per far valere la sua incompleta ritrattazione. Il modo sprezzante col quale fu accolto finì di sconcertarlo e di gettarlo nella disperazione. Essi mostrarono di essersi serviti di lui semplicemente come di un manutengolo che non importava loro il suo nuovo orientamento verso il Signore, essendo affare che riguardava lui. La sua rettifica, del resto, era una condanna del loro operato, perché, come giudici, avrebbero dovuto constatare l’innocenza del condannato, e questo accrebbe il loro dispetto nel rispondergli.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuda si sentì sconvolto da quella risposta sprezzante, andò al santuario e vi gettò per terra le monete ricevute; corse come forsennato per la valle della Geenna; fu assalito certamente da violentissime tentazioni diaboliche e, trovato un albero, vi passò un laccio, forse la sua stessa cintura, e s’impiccò. Negli Atti degli Apostoli (1,18) è detto che gli si aprì il ventre e si sparsero tutte le sue viscere; questo avvenne certamente perché, spezzatosi il ramo dal quale pendeva, sbatté contro le pietre col ventre già rigonfio per la morte violenta.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Questa fu la fine del traditore, fine disperata che lo condusse alla perdizione eterna!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La rovina spirituale non viene in un momento…</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuda aveva avuto grazie immense stando vicino a Gesù; aveva anche fatto miracoli, quando fu mandato con gli altri apostoli a preparare il campo al Signore; aveva ascoltato la parola di vita, ma non ne aveva fatto profitto anzi, al suo intelletto turbato, era apparsa persino un insieme di frottole. Si era fatto dominare dal proprio giudizio, dalla propria volontà, dalla propria brama di vantaggi temporali, non aveva ascoltato i rimproveri e le esortazioni di Gesù e, per attanagliarsi maggiormente ai propri giudizi, s’era chiuso in un mutismo strano, ed era caduto fino al fondo dell’abisso!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">La perdizione di un’anima non viene in un momento, ma procede a gradi; satana, nell’accalappiarla, fa come il serpente che tira a sé l’incauto uccello. L’animaletto si lascia prendere dal bagliore ipnotizzante di quegli occhi, e non sa staccarsene; dimentica di avere le ali, e diventa preda dell’insidioso. Così avviene all’anima incauta: il serpente l’ha nel suo stesso intelletto; comincia a farsi affascinare da false luci, diventa critica e ipercritica sulle cose divine, dà importanza ai propri pensieri, non vede che in se stessa, non ascolta consigli, anzi reagisce agli stessi consigli dell’obbedienza, si crede vittima d’inganni, vede la sua via come oppressione e infelicità, la provvidenza del suo dolore e delle sue prove come una fatalità, si lascia trascinare in un’atmosfera naturalistica, nella quale le passioni germinano come in proprio ambiente, si allontana dalla preghiera e dai Sacramenti, concepisce un certo senso di noncuranza e persino di disprezzo per i mezzi di salute, e cade nel fondo della perdizione!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Bisogna vigilare attentamente sui primi movimenti di dissesto dell’anima e, invece di allontanarsi da Gesù, bisogna ricercarlo con maggiore ardore, attaccandosi a Lui con amore vivo e immolandosi nel compimento della divina volontà. Quello che ci agita non viene da Dio, ma dal maligno, e l’orgoglio maledetto è il tristissimo frutto che satana fa spuntare nel cuore che vuol affascinare. Umiliamoci, preghiamo, lasciamoci guidare dai sacerdoti, confidiamo in Dio, viviamo nel cammino della croce, e guardiamo con sospirato amore alla Meta eterna!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>L’eredità del traditore</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I principi dei sacerdoti raccolsero le monete gettate da Giuda, ma non vollero metterle nel tesoro del tempio, essendo prezzo di sangue. Era proibito offrire al Signore denaro di cattivo acquisto, ed essi, senza volerlo, venivano a confessare la turpitudine del patto stipulato con Giuda. È evidente, poi, che, non volendolo riporre nel tesoro, essi l’avevano rilevato di là, quasi spesa fatta per liberare la religione dalle insidie di un seduttore. Stabilirono, quindi, di comprare </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>il Campo del vasaio</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè un piccolo appezzamento di terreno situato a sud di Gerusalemme, sul versante meridionale della valle di </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Ben-Hinnon</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> che</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> era stato sfruttato da un vasaio, ed era posto in vendita; questo campo, acquistato con denaro immondo, fu adibito ad un uso riguardato da essi immondo, cioè alla sepoltura dei forestieri. Esso fu chiamato dall’aramaico: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Aceldama</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">cioè </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Campo del sangue</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">e rimase come monumento inalienabile del tradimento di Giuda e delle loro perversità. Un campo venduto come sepolcreto, infatti, non poteva ritornare più al padrone neppure in occasione del Giubileo, e rimaneva sempre adibito a quell’uso, come terreno immondo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">L’evangelista soggiunge che, con quella compra, si avverò ciò che era stato predetto dal profeta Geremia, e cita il testo della profezia. Questo testo non si trova né in Geremia né in Zaccaria, e perciò doveva far parte di qualche profezia di Geremia non giunta fino a noi, come crede lo stesso san Girolamo, il quale attesta di averlo letto in un libro apocrifo che lo riportava. A noi sembra che questa sia la spiegazione più semplice e più naturale, perché i Testi di </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Ge</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">remia e di Zaccaria, ai quali si riportano alcuni, non parlano dell’acquisto del campo del vasaio </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>fatto col prezzo dell’apprezzato dai figli d’Israele. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">In </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Geremia</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">(32,7.8) si parla dell’acquisto di un campo di Anatot, fattogli fare dal Signore per annunciare che ancora si sarebbe venduto e comprato, in Israele, e in Zaccaria si parla dei trenta denari dati come mercede del ministero del profeta (11,12-13). Ora è chiaro che questo prezzo non poteva essere annuncio di quello dato a Giuda, perché il traditore lo ricevette come ricompensa del proprio misfatto, non come apprezzamento del ministero di Gesù Cristo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I sacerdoti non pensarono ad apprezzare neppure con una moneta spregevole un ministero che essi non solo non riconoscevano, ma che stimavano un’insidia per la religione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuda, dunque, che aveva sognato grandezze e ricchezze temporali, e che per questi sogni si era reso infedele al suo Maestro e l’aveva tradito, non raccolse dal suo tradimento che la morte disperata, e non lasciò, come eredità del suo delitto, che un campo di morte!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Questa è l’eredità di chi tradisce il Signore per aspirare alle vane illusioni della vita materiale e peccaminosa: disperazione e morte desolata! Cerchiamo Dio solo, e nelle tribolazioni della vita solleviamo a Lui il nostro cuore, sospirando alla Patria eterna! La sete dell’interesse e del denaro può distruggere in noi ogni santa aspirazione, e può abbrutirci fino all’estrema degradazione. Diamoci a Dio con tutta l’anima, e sulla terra teniamo fisso il cuore al Calvario che è la via maestra che ci conduce alla felicità eterna.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Gesù Cristo </b></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>innanzi </b></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>a Pilato</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I Romani erano soliti amministrare la giustizia per le cause criminali allo spuntare del giorno, e i principi dei sacerdoti, dopo aver condannato il Redentore, lo condussero a Pilato per la ratifica della sentenza. Accortisi però che il preside romano non era per nulla disposto a sottostare alle loro pressioni – come si rileva dal Vangelo di san Giovanni –, presentarono la causa sotto l’aspetto politico e accusarono il Redentore di sedizione, come colui che si era dichiarato Re.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù era tutto sfigurato dai maltrattamenti della notte, ma il suo aspetto aveva una singolare maestà che incuteva rispetto; Pilato, vedendolo credé di avere davvero, davanti a sé, il Re spodestato dai Giudei, e glielo domandò. Dal modo come lo aveva interrogato, i principi dei sacerdoti capirono che era stato favorevolmente impressionato da Lui, e perciò cominciarono ad accusarlo in tutti i modi, per distruggere quella buona impressione. A quelle accuse, Gesù non rispose nulla.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Che cosa avrebbe potuto rispondere a calunnie architettate appositamente per condannarlo?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Avrebbe dovuto spiegare innumerevoli cose, delle quali nessuno avrebbe potuto intendere il vero significato, avrebbe parlato invano, perché i suoi nemici erano già decisi a sopprimerlo; Egli, dunque, tacque. Ma nel suo silenzio, quanta dignità, quanta maestà, quanta eloquenza d’amore che non sfuggì, inconsciamente, al preside, e suscitò in lui una grande meraviglia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Egli era abituato ai clamorosi dibattiti dei processi criminali e, specie quando gli si portava a ratificare una sentenza di morte, sapeva, per esperienza, quanto il condannato gridasse e cercasse difendersi con tutte le sue forze; ora, invece, si trovava di fronte ad una calma maestosa, serena, amorosa e paziente che gli suscitava stupore grandissimo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Quel silenzio, poi, era la più eloquente affermazione d’innocenza, e faceva un contrasto vivo con l’irruente odio dei sacerdoti, i quali, nel loro stesso modo di parlare, si svelavano, e manifestavano l’invidia che li ossessionava.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Il popolo assisteva con grande curiosità, come suole avvenire in simili circostanze, ma taceva; Pilato credé di capire che non c’era identità di vedute tra la moltitudine e i sacerdoti, e pensò di rendere vana la trama della congiura, appellandosi al popolo, e liberando il prigioniero con un atto di clemenza che di per sé avrebbe troncato il processo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Durante le feste di Pasqua, in memoria della liberazione del popolo dalla schiavitù, si soleva liberare un carcerato, a richiesta di popolo; i Romani avevano mantenuto questa antichissima usanza. Ora si trovava imprigionato un pessimo soggetto, chiamato Barabba che significa: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>figlio del padre </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">e, secondo alcuni codici, Gesù Barabba; era un delinquente pericoloso e prepotente che in una sedizione aveva commesso un omicidio, ed era in attesa della condanna capitale. Pilato pensò che per far liberare Gesù, da lui già conosciuto come benefattore del popolo, e che era tutto mansuetudine e carità, sarebbe bastato proporlo alla moltitudine, per la rituale liberazione, di fronte a Barabba, ladrone, sedizioso e omicida.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>L’avviso della moglie di Pilato</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Pilato fece la proposta al popolo, e attese che avesse risposto. Mentre, attendeva, la moglie gli mandò a dire che non s’impicciasse di </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>quel giusto,</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> perché essa aveva avuto molti sogni penosi a causa di Lui. Non sappiamo di qual natura siano stati i suoi sogni né si può dire che siano venuti da Dio. Molti lo suppongono, ma altri credono che siano stati una suggestione di satana, il quale, sospettando in Gesù il Redentore promesso, avrebbe voluto impedirne la morte. Secondo questa opinione, l’arcana pazienza del Signore convinse satana della missione di Lui, e cercò impedirne il compimento; quando vide vano il suo sforzo, allora irruppe in tutta la sua ira, per tentare almeno di vendicarsi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Giudice il popolo, Pilato se ne lava le mani</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Pilato non diede troppa importanza alle parole della moglie, perché credeva ormai di aver trovato il modo di uscire d’impaccio; non aveva pensato alla malignità dei sacerdoti, degli scribi e farisei che non aveva confine; questi, col denaro, comprarono il voto del popolo, e lo indussero non solo a domandare la liberazione di Barabba, ma a pretendere la morte di Gesù.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Finché il popolo avesse chiesto la liberazione del ladro sedizioso e omicida, sarebbe stata un’enormità, ma non un assurdo, dato che il popolo poteva scegliere; ma domandare a gran voce la morte di un innocente, proprio nella solennità della liberazione, a Pilato sembrò tale mostruosità che non seppe trattenersi dal dire con forza: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Ma che ha fatto Egli di male?</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Prima aveva detto: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Che </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>cosa dunque farò di Gesù, chiamato il Cristo?, </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">p</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">er indurre il popolo a riflettere alla richiesta che faceva; in seguito ne proclamò apertamente l’innocenza, e quasi chiamò la moltitudine a giudicare con lui.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Avrebbe dovuto imporre la sua sentenza, anzi avrebbe dovuto punire i falsi testimoni, ma non ne ebbe il coraggio. Il popolo aveva gridato, erigendosi a giudice, ed egli, quasi esautorandosi, aveva mostrato di non poter contraddire quel giudizio; ricorse perciò ad un gesto che doveva esprimere il suo disinteressamento, e si lavò pubblicamente le mani, dicendo che egli era innocente del sangue di quel giusto. Nel Deuteronomio (21,6) è prescritto ai sacerdoti di lavarsi le mani, per attestare di non aver preso parte all’uccisione di un uomo, trovato morto; forse Pilato s’ispirò a questa cerimonia alla quale aveva dovuto assistere molte volte, ma non rifletté che, con questo, si dava in balìa del popolo che da lui solo reclamava la sentenza di morte, e di morte di croce.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Tutta la moltitudine gridò come un solo uomo, invocando che il Sangue di Gesù cadesse su di essa e sui suoi figli, e non si accorse che, con questo, reclamava da Dio la sentenza di un terribile castigo, poiché al Signore, certo, non poteva essere nascosta la maligna intenzione che esso aveva nel reclamare la morte dell’Innocente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>In Pilato, la “giustizia” degli uomini</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Pilato era come la rappresentanza di tutte le ingiustizie che i giudici avrebbero consumate nel corso dei secoli. Di carattere debole, servile e opportunista, cercò di difendere l’innocenza in modo da non compromettere se stesso; cedette </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">per</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">timore, e credé di aver provveduto sufficientemente alla sua coscienza, lavandosi le mani. Gesù Cristo subiva e riparava e, sottomettendosi all’ingiustizia, consolava, in tutti i secoli, gli innocenti condannati dalla malignità umana.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Quante volte l’anima nostra, ascoltando il grido delle passioni, e cedendo alle loro pretese, condanna Gesù alla morte nel suo cuore! Preferisce a Lui la degradazione, la miseria, l’impurità, la violenza e si priva della sua dolcissima grazia!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Quante volte, nella società umana, quelli che governano si lasciano trascinare dalle correnti diaboliche delle sette, e manomettono i sacrosanti diritti di Dio e della Chiesa! Non si rifiuta Gesù Cristo senza condannarlo, ed è impossibile rimanere neutrali o indifferenti innanzi a Lui. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Chi si lava le mani</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">disinteressandosi della sua gloria e dei suoi diritti, li rinnega, li manomette e li conculca. È necessario acclamare Re Gesù Cristo, e vivere della sua vita e del suo amore, condannando il male e le suggestioni diaboliche che tentano di separarci dal suo amore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Gesù flagellato</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Pilato, prima di abbandonare Gesù definitivamente al popolo perché fosse crocifisso, lo fece flagellare, nella speranza di soddisfare la furia sanguinaria di quelli che ne reclamavano la morte. La flagellazione era un supplizio crudele: si legava il paziente ad una bassa colonna, affinché fosse costretto a star curvo e con la pelle bene distesa, e lo si percuoteva aspramente con le verghe o con i flagelli che erano funi di cuoio, terminanti con pezzi di osso o con palle di piombo. I colpi avrebbero dovuto essere limitati, ma praticamente non era così, specie quando la flagellazione precedeva l’esecuzione di una sentenza capitale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Per Gesù fu asprissima, perché i sacerdoti, avendo capito che il governatore l’avrebbe voluto liberare, dovettero certamente aizzargli contro i soldati e forse li pagarono, perché il supplizio fosse stato mortale.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Come furie, i manigoldi si gettarono addosso al mansuetissimo Agnello, ed Egli fu, in breve, tutto inondato di sangue. La sua pena immensa riparava le impurità della carne, le immodestie e le nudità, ed Egli volle come ammantarsi di un paludamento di obbrobrio e di dolore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Oh, se si capisse la gravità di certi peccati, e anche di certe semplici immodestie, non si avrebbe il coraggio di unirsi alla crudele masnada dei flagellatori di Gesù! Tu, o anima cristiana, flagelli il Redentore nel tuo medesimo corpo, mostrandoti agli altri per vanità, e così inveisci contro Colui che tanto ti amò! A che serve mostrarti? Che cosa ricavi dallo sguardo impuro che si ferma su di te? E come hai il coraggio di essere pietra di scandalo per tanti che per te dimenticano gli eterni beni del Cielo? Tu, illudendoti, dici che ciò che è bello deve mostrarsi, e non rifletti che non è bellezza ma orrore mostrare la materia ornata di gemme, e nascondere agli sguardi altrui la bellezza spirituale, anzi mostrarla agli occhi di Dio, tutta deturpata e avvilita!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La coronazione di spine</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">La flagellazione di Gesù Cristo ebbe luogo in pubblico, davanti al palazzo del pretorio; i soldati, ascoltando le grida d’insulto che la moltitudine lanciava contro il Redentore, e specialmente quelle dei sacerdoti che volevano sfatarne ogni prestigio, pensarono diabolicamente di parodiarlo nella regale dignità che tutti gli rimproveravano di essersi attribuita. Lo trascinarono nel pretorio, cioè nell’interno del palazzo del governatore dov’erano di guardia e, radunata tutta la coorte, ossia i cinque o seicento uomini della guardia, lo spogliarono della veste che gli avevano rimessa dopo la flagellazione, e gli misero addosso una clamide rossa di soldato come un manto reale; quindi, intrecciata con giunchi una corona di lunghe e acutissime spine, gliela calcarono sul capo, in modo da ferirlo orribilmente e, come scettro, gli posero nelle mani una canna. Era uno spettacolo terribile, poiché quei barbari si divertivano a schernirlo, a sputargli addosso, e a percuotergli il capo violentemente con la canna, mentre tutta la coorte sghignazzava, mai sazia di tormentarlo gli dava la muta nello schernire il Re divino!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">E Gesù taceva, pregava e riparava per i peccati dei capi e dell’orgoglio dei potenti! Subendo quell’obbrobrio spaventoso Egli ridonava all’uomo la corona della sua dignità e, nel medesimo tempo, si coronava Re d’Amore in tutti i secoli. Se si riflette bene, non c’è altra corona che sia per Lui più regale di quella di spine. La corona d’oro e di gemme quasi non gli sta, e quasi lo diminuisce; coronato di spine, invece, è bellissimo, è attraente, è pieno d’ineffabile dolcezza che commuove anche i cuori più ostinati.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Egli, poi, ci ha comunicato la bellezza ineffabile del suo dolore, poiché ogni umiliazione, sofferta per suo amore, e ogni obbrobrio, raccolto per Lui, ci rende coronati di una gloria che nessuna corona regale potrebbe darci.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Caricato della croce</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Dopo averlo schernito lungamente per circa due ore, in attesa dei preparativi della crocifissione, lo rivestirono di nuovo della sua veste e lo trascinarono al Calvario. Gli lasciarono la corona di spine, certamente, perché fu ritrovata sul Calvario da sant’Elena insieme alla croce, e lo caricarono del grave peso della croce, come si era soliti costringervi ogni condannato. Lungo la strada, temettero che venisse meno per i gravissimi maltrattamenti subiti, e costrinsero un uomo robusto di Cirene che passava di là, a prenderla per un tratto di strada sulle sue spalle.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Tutto sembrava un avvenimento di comune condanna, e le sue circostanze sembravano fortuite; eppure Gesù Cristo segnava, col suo Sangue preziosissimo, la nuova via che l’umanità doveva percorrere: Egli porta la croce redimendoci, e noi dobbiamo portarla dietro a Lui, compiendo in noi quello che manca della sua Passione. Se non fosse andato Lui avanti, con quale cuore avremmo noi percorso il nostro duro cammino! E se il Cireneo non lo avesse aiutato, non avremmo imparato a portare la nostra croce giornaliera e quelle più gravi che ci capitano, dietro al nostro dolcissimo Signore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Chi si illude che la vita sia un cammino di gioie materiali, e si getta negli abissi della colpa, si accorge ben presto di percorrere un Calvario più penoso, e va insieme con Gesù come ci andavano i ladri condannati alla medesima pena infamante.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">A volte si cade sotto il peso della croce come cadde Gesù, e si stenta a riprendere la via senza un aiuto particolare; ricorriamo a Gesù per sollevarci, e abbiamo la carità di aiutare chi soffre a sopportare con pace maggiore il suo dolore. Una parola di bontà è balsamo nel dolore e lo è soprattutto l’immedesimarci delle pene altrui come se fossero nostre; l’anima non è tanto desiderosa di aiuti materiali, quanto di soccorsi spirituali, e bisogna consolarla prima di tutto con la dolcezza della bontà e della carità.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Crocifisso</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Gesù Cristo, strapazzato, insultato e vilipeso in tutti i modi, giunse su di una piccola collina a nord-ovest di Gerusalemme, chiamata Calvario o Golgota, perché aveva la forma di un cranio decalvato; là venivano giustiziati i condannati più pericolosi, affinché la loro morte fosse servita di esempio agli altri. A quelli che dovevano essere crocifissi si dava a bere una miscela di vino e di mirra, per inebriarli e rendere loro meno penoso il supplizio. Il Testo latino dice che a Gesù diedero a bere </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>vino mescolato col fiele</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">ma nel testo greco la parola tradotta in latino </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>per fiele</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">ha il significato generale di bevanda amara; san Marco dice esplicitamente che gli diedero da bere del vino </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>mirrato </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">(15,23). La bevanda, per quanto amara, non era disgustosa, anzi era bevuta avidamente dai condannati, consci della terribile crudeltà del loro supplizio. Gesù Cristo l’assaggiò soltanto e non volle berla, per conservare in pieno la sua sensibilità e la sua coscienza, e soffrire maggiormente per nostro amore. Oh, com’è grande questo gesto d’amore sconfinato, e quale vergogna deve fare a noi che misuriamo sempre con estrema grettezza quello che diamo al Signore!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Spogliato violentemente delle vesti, Gesù venne conficcato alla croce. C’erano tre forme di croce; </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>la decussata</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">in forma di X, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>la commissa</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">in forma di T, e </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>l’immissa </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">in forma </span></span><span style="color: #660033;"></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">. Siccome sul capo di Gesù fu appiccata la tabella con la condanna, è evidente che la sua croce era</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>immissa</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Al centro della croce ordinariamente c’era un piolo o cavalletto, per sostenere il corpo del condannato quando veniva crocifisso sulla croce già eretta e infissa al suolo. Non risulta che la croce di Gesù abbia avuto questo piolo, perché fu crocifisso a terra e poi sollevato in alto. Da studi recentissimi fatti sulla sacra Sindone di Torino, dov’è impresso il Corpo del Redentore, si è potuto rilevare con certezza come Egli fu crocifisso. I chiodi delle mani furono confitti fra la prima e la seconda linea degli ossicini, là dove i forti tendini anteriori e posteriori del polso congiungono gli ossicini del corpo, quasi in un’unica massa, e dove ha origine un robustissimo legamento che potrebbe sostenere tutto il peso del corpo. Il chiodo, introdotto sotto il lembo inferiore di questo tendine, attaccava la mano in modo irremovibile, e ne rendeva impossibile l’asportazione sia casuale che volontaria.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Come è risultato da un’esperienza fatta su una mano amputata di fresco, il chiodo, penetrando così, non scalfiva neppure le ossa. I piedi vennero forati nel secondo intervallo, alla base delle ossa del metatarso, proprio sotto il malleolo, nel mezzo della convessità del piede. Dalle impressioni della sacra Sindone si rileva scientificamente che i piedi vennero prima forati, e poi sovrapposti e trapassati da unico chiodo. La gamba destra venne fortemente stirata e la sinistra si piegò leggermente al ginocchio, apparendo sulla Sindone più corta di 3 o 4 centimetri della destra. Il chiodo dei piedi, più lungo di quelli delle mani, dentellato nelle coste laterali, si conserva a Napoli nella Chiesa di san Gregorio Armeno.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Spogliato delle vesti per essere crocifisso, apparve in tutta la sua crudeltà lo scempio che s’era fatto del Corpo del Redentore nella flagellazione e nella coronazione di spine.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Nei deprecati tempi del modernismo si tentò di sminuire la grande testimonianza dell’amore di Gesù nella sua Passione, ma le cervellotiche asserzioni vennero smentite dallo studio accurato della sacra Sindone, dopo che fu possibile fotografarla nel 1898, e lo studio scientifico condusse alla più luminosa conferma del racconto evangelico. Stando all’accurato esame che se ne è fatto, il capo di Gesù fu coronato da una calotta di spine che lo trafissero, perforando le vene e le arterie, senza molta lacerazione esterna, ma con molta penetrazione interna. La corona di spine ferì maggiormente il capo nella parte posteriore e propriamente nella zona della nuca, e questo ci fa intendere che Gesù fu crocifisso con la corona di spine, e fu crocifisso a terra; il peso del capo e i colpi del martello che lo fecero rimbalzare sul tronco laterale confissero penosissimamente le spine in tutta la zona posteriore del capo, si riscontrano maggiori grumi di sangue a sinistra della zona della nuca, il che ci può far supporre che Gesù, nell’essere crocifisso, aveva il capo rivolto al cielo, inclinato indietro sul lato sinistro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I rigagnoli di sangue lasciati dalla corona di spine sul capo del Redentore e impressi nella Sindone confermano, in modo irrefutabile, che Egli fu crocifisso con quella corona perché, se gli fosse stata tolta, il sangue si sarebbe fuso in un unico ammasso.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">La guancia destra era gonfiata notevolmente per i colpi ricevuti, il volto era sfigurato dalle percosse e dagli sputi, le labbra erano gonfie. La spalla destra, in confronto della sinistra, era abbassata, come si osserva nella Sindone, con solchi e ferite prodotte da schiacciamento di un corpo pesante, testimonianza della croce da Lui portata su quella spalla, del peso di circa un quintale che aveva dovuto sostenere. Su quella spalla s’era formata una dolorosissima piaga. Solo chi non ha visto la Sindone potrebbe dire che i colpi della flagellazione furono limitati. Il Corpo era tutto striato di colpi crudeli e di piaghe, cominciando dal petto; il ventre, le mani, i fianchi, le gambe, e dietro le spalle la schiena, le reni e i muscoli del bacino, tutto era solcato da innumerevoli ferite, alcune delle quali, specialmente quelle sulle cosce, erano disposte a ventaglio. Queste ferite s’intrecciavano, s’incrociavano, si sovrapponevano, in modo da non lasciare parte sana, e da testimoniare che i colpi erano stati innumerevoli e rinnovati continuamente. Tra le piaghe spiccavano – e spiccano tuttora sulla Sindone –, a due a due, ferite di tre centimetri di lunghezza, inferte con straordinaria ferocia; se ne contavano circa 80, e corrispondevano ai quaranta colpi dati col </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>flagrum romanum</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> che</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> aveva due palle di piombo, riunite da una corta sbarra, dove si attaccava la striscia di cuoio che partiva dall’impugnatura. Il flagello aveva due strisce di cuoio, e non solo strappava la pelle, ma lacerava i muscoli e scopriva le costole e le ossa. Gesù non aveva ricevuto solo i 39 o 40 colpi della legge, ma i carnefici si erano accaniti contro di Lui, fino a formargli veramente una veste di sangue. Così apparve sul Calvario nella sua nudità lacrimevole, e così fu crocifisso!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Quale cuore dato al peccato, e specialmente all’impurità, non si spezza, pensando a tanti dolori inauditi? E chi non s’infiammerà d’amore, pensando all’amore infinito che Gesù Cristo ci ha portato? Come si può ardire di correre dietro alle lusinghe della carne, quando si vede Gesù ridotto in tale stato?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Le derisioni dopo la crocifissione</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Per legge, le vesti del condannato spettavano ai carnefici, i quali se le dividevano; perciò i quattro soldati, che avevano crocifisso Gesù, presero le sue vestimenta, e gettarono la sorte sulla tunica inconsutile per non romperla.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Poi si misero a fare la guardia militare al condannato e a due ladroni che frattanto erano crocifissi con Lui. Sulla parte sporgente della croce, in alto, fu posta una tavoletta di legno sulla quale, invece del motivo della condanna, Pilato scrisse in tre lingue: ebraica, greca e latina che quel crocifisso era il Re dei Giudei. Quella scritta contrariò non poco i nemici di Gesù Cristo, i quali videro in essa quasi una sfida alla loro malignità; perciò, non potendo ottenere da Pilato che l’avesse rimossa, cominciarono a schernire il Crocifisso, e tentarono di far passare come una suprema ironia quel titolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I soldati o quelli che avevano sentito dire nel processo la calunnia sulla distruzione del tempio, schernirono Gesù su ciò, esortandolo a salvare se stesso dal supplizio che gli era stato inferto. I principi dei sacerdoti, volendo sfatare la soprannaturalità dei miracoli da Lui compiuti, affermarono che Egli, che aveva salvato gli altri, non poteva ora salvare se stesso. Con raffinata malizia, vollero far notare che Dio non lo aiutava in quel supremo momento, nonostante Egli avesse detto di confidare in Lui e di esserne amato; questo, secondo loro, era la dimostrazione che Egli non era Figlio di Dio, e per far risaltare tale conclusione, lo sfidarono a dare la prova della sua divinità, scendendo dalla croce. Lo stesso dicevano i ladroni esasperati di non vedere un miracolo di liberazione, nel quale forse avevano sperato di essere beneficati anch’essi. Gesù non discese dalla croce perché vi era salito per salvarci, e ai ladri rispose con una speciale illuminazione di grazia che fu raccolta solo da uno di essi. Il Padre rispose, però, alla tracotanza degli schernitori, e fitte tenebre avvolsero tutta la terra da mezzogiorno alle tre, seminando tra essi principalmente il terrore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>La Morte</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Il Cuore di Gesù era stato soprattutto ferito dall’allusione fatta dai sacerdoti all’abbandono nel quale Dio lo aveva lasciato; con un grido, Egli volle mostrare che, in quell’abbandono, si verificavano le prime parole del salmo 21, e cominciò a recitarlo ad alta voce. Le prime parole </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Elì, Elì, lamà</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">sono citate in ebraico dall’evangelista, l’ultima è citata in aramaico; san Marco (15,34) le cita tutte in aramaico: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Eloi, Eloi, lamma sabactani?</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Egli volle anche giustificare la mancanza dell’intervento del Padre, nonostante la fiducia che in Lui aveva avuta, dichiarandosi abbandonato da Lui, quasi come peccatore e proclamando il mistero di quell’abbandono nell’amorosa interrogazione che gli fece.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">L’abbandono era testimonianza dell’immolazione della Vittima; l’interrogazione amorosa: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>perché mi hai abbandonato? </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">e</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">ra la testimonianza dell’innocenza della Vittima. Certo, Gesù era in profondissime tenebre interiori, fra spasimi terribili di cuore e di corpo, ma il suo grido al Padre fu tutto uno slancio di fiducia, di amore e di sottomissione. Al suo grido rispose ancora una volta lo scherno dei circostanti, i quali, parodiando le parole del salmo, dissero che Gesù forse invocava Elia per essere liberato. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Un altro, ascoltando il suo lamento di aver sete – perché l’arsura della febbre e della perdita di sangue lo consumava –, andò a inzuppare una spugna nella </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>posca </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">dei soldati romani, cioè in una miscela di aceto e d’acqua che essi bevevano, e su di una piccola canna gliela l’offrì. I derisori del suo grido d’angoscia, però, non gli permisero oltre di bere e, staccando la spugna dalle sue labbra, dissero all’uomo pietoso che gliel’aveva porta che era meglio aspettare che Elia venisse a liberarlo. Gesù aveva preso un po’ d’aceto, e in quell’atto s’erano compiuti tutti i vaticini; il suo sacrificio era completo, ed Egli, emesso un alto grido per affidare al Padre il suo spirito, chinando il capo, spirò</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Nell’atto stesso nel quale il Redentore esalò il suo spirito, il velo che copriva il Santo dei Santi nel tempio si squarciò, per dimostrare che la Legge antica era finita, e s’era aperto il cielo, figurato nel Santo dei Santi. La terra tremò, per mostrare così il suo disgusto per il delitto consumato dai Giudei, e le pietre si spezzarono. Nello sconvolgimento tellurico si aprirono anche molti sepolcri, e san Matteo aggiunge </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>che dopo la risurrezione </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">di Gesù Cristo molti corpi dei santi risorsero. Questi corpi di santi, risorti gloriosi dopo tre giorni che la loro tomba era stata aperta dal terremoto, entrarono in Gerusalemme, apparvero a molti per predicare la divinità di Gesù Cristo, e poi ascesero trionfanti con Lui nel Cielo. Forse risorsero i corpi dei patriarchi che più avevano sospirato la redenzione, forse con essi risorse san Giuseppe… Noi non sappiamo nulla in proposito; sappiamo solo che la vittoria di Gesù Cristo sulla morte che lo rese primizia dei risorti – come dice san Paolo (cf </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"><i>Col</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;"> 1</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">18) –, trasse dalla tomba molti santi defunti, primizia a loro volta della risurrezione futura di tutti gli uomini.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I fenomeni che avvennero nella morte del Redentore non erano tali da potersi scambiare per fatti naturali e casuali; si sentiva, nella medesima atmosfera, per così dire, la solennità di quello che era avvenuto. Il centurione e i soldati che erano con lui a fare la guardia se ne impressionarono, e riconobbero, nel Crocifisso, il Figlio di Dio. Le pie donne erano in lontananza e piangevano amaramente. In poco tempo il Calvario fu solitario, e le prime ombre della sera cominciarono ad avvolgere tutto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Quale spettacolo grandioso e solenne era il Crocifisso! Sospeso tra la terra e il cielo, col volto maestosamente sereno e rifulgente d’amore, con le braccia aperte, col capo chinato verso la terra, Egli era la Vittima d’amore che parlava con la sua stessa Morte, e intercedeva per gli uomini.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Se la sola immagine del Crocifisso ci fa tanta impressione, quanto non doveva farne Gesù stesso? Chi può scrutare il mistero di quella morte che fu vita, di quella sconfitta che fu trionfo, di quel silenzio che fu parola eloquente d’amore, ancora viva nei secoli sempre attuale e sempre eterna?</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 13pt;"><b>Giuseppe d’Arimatea fa seppellire Gesù nella sua tomba nuova</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">I corpi dei condannati, secondo la legge romana, venivano lasciati sul patibolo fino a che si fossero putrefatti o fossero stati divorati dalle fiere e dai rapaci. Secondo la legge ebraica venivano tolti e sepolti nella fossa comune, a meno che parenti o amici del condannato non li avessero richiesti al governatore romano. I sacerdoti e gli anziani del popolo avevano premura di togliere dalla croce il Corpo di Gesù e dei due ladri, perché già cominciava la solennità del sabato, e soprattutto avevano premura di seppellire Gesù in modo così obbrobrioso che non si fosse mai più parlato di Lui. Il fatto che Giuseppe d’Arimatea, membro del sinedrio e discepolo nascosto di Gesù, si sia affrettato a domandare a Pilato il Corpo del Maestro, ci fa supporre che qualcosa di sinistro si era progettato nel sinedrio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Giuseppe era uomo ricco e, come tale, aveva un sepolcro nuovo in una sua proprietà vicino al Calvario, sepolcro che aveva fatto scavare nella pietra.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Per rispetto a Gesù, stabilì di adoperare per Lui quella tomba e, involtone il Corpo in un lungo lenzuolo, ve lo ripose, chiudendone l’entrata con un grande masso. I sacerdoti e i farisei dovettero essere molto contrariati da questa sepoltura onorata, resa a Colui che credevano di aver vinto per sempre, o la premura con la quale ne era stato chiesto a Pilato il Corpo li insospettì e fece loro ricordare la profezia che Egli aveva fatta sulla sua risurrezione. Perciò il sabato andarono dal governatore e gli domandarono che avesse fatto custodire la tomba fino al terzo giorno, per timore che i suoi discepoli ne sottraessero il Corpo divulgando, poi, la voce della sua risurrezione. Pilato si mostrò annoiato di questa domanda e, poiché essi, per la solennità della Pasqua, avevano già molti soldati a disposizione, rimise loro la cura di custodire il sepolcro. Certamente i sacerdoti e i membri del sinedrio si accertarono prima che nella tomba ci fosse il Corpo perché, senza quest’accertamento, sarebbe stata inutile la loro disposizione. Accertata la presenza del Corpo, richiusero la tomba, suggellarono la pietra, e vi posero un drappello di soldati. Non si accorgevano di preparare, loro malgrado, l’argomento irrefutabile della risurrezione del Signore innanzi a tutti i secoli, e di essere, senza volerlo, gli umili servi della divina provvidenza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: 13pt;">Padre Dolindo Ruotolo </span></span></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-11938154912782282422017-04-01T23:20:00.003-07:002017-04-22T14:43:25.681-07:00Larisurrezione di Lazzaro<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7uVI_T-RH1DTEdX5o_3cNujjwBp20vv-bBhHespaZIrKb0aZszXKTRIfN0Fm85vKRG4iTizg2Z8bgHzpp8jjhQ424cCBTpvJP9KnGF-lSegt7i7DwmMosBKvVmG1wKNL3l1e78tWYgCs/s1600/io_sono_la_risurrezione_e_la_vita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7uVI_T-RH1DTEdX5o_3cNujjwBp20vv-bBhHespaZIrKb0aZszXKTRIfN0Fm85vKRG4iTizg2Z8bgHzpp8jjhQ424cCBTpvJP9KnGF-lSegt7i7DwmMosBKvVmG1wKNL3l1e78tWYgCs/s400/io_sono_la_risurrezione_e_la_vita.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo: V Domenica di Quaresima 2017 A (</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Gv</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> 11,1-45)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">La risurrezione di Lazzaro</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Pochi racconti nella medesima Sacra Scrittura hanno la vivezza storica e psicologica del miracolo che meditiamo. San Giovanni ne fu certamente testimone oculare, e la commozione grandissima che provò, dinanzi ad un prodigio così grande, glielo impresse indimenticabilmente nell’anima.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non si può leggere questo racconto senza sentirsi presenti al fatto e senza piangere. La tenerezza di Gesù commuove, il dolore delle sorelle del defunto fa fremere, l’atteggiamento della folla dei visitatori ci fa vivere nella casa di Marta e di Maria, desolata dalla morte e movimentata dalle premure della carità. Tutto nel racconto è naturale e spontaneo come avvenne, e tutto è vivo come se il fatto si rinnovasse innanzi a chi lo legge.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Lazzaro, abbreviativo di Eleazaro, abitava con due sue sorelle, nel villaggio e castello di Betania, distante circa tre chilometri da Gerusalemme. Era un benestante, come appare dal contesto, ed era, con le sue sorelle, devotissimo a Gesù, che lo amava con particolare predilezione. Forse questa sua devozione dovette avere origine o per lo meno intensificarsi per la conversione di sua sorella Maria. Il Sacro Testo ricorda, infatti non senza ragione, la circostanza più bella di questa conversione, e cioè l’unzione che la povera peccatrice fece ai piedi di Gesù, quando in casa di Simone andò a domandargli perdono e misericordia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Per una famiglia onorata e benestante Maria Maddalena era stata una vergogna grandissima, e la sua conversione aveva stabilito col Redentore dei rapporti di grande, amorosa gratitudine da parte di tutti, e in particolare forse di Lazzaro che, come uomo e come capo di casa, aveva dovuto essere il più sdegnato dall’indegna condotta della sorella. In Betania – da non confondersi con la Betania della Perea –, la famiglia di Lazzaro per la sua signorilità era tenuta in deferente considerazione,</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">come appare</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">dal concorso di gente che affluì nell’occasione del lutto sofferto; il modo stesso come mandarono a pregare Gesù quando il fratello si ammalò, e il modo come si lamentarono della mancata visita confermano questa signorilità che nel pregare si contentò di un accenno, e nel lamentarsi usò un’espressione piena di rispettosa deferenza. Da queste circostanze, poi, si deduce anche la fede che tutta la famiglia aveva in Gesù Cristo, vero Figlio di Dio. Nella preghiera, infatti che gli fecero non gli dissero di andare subito dall’infermo, non lo premurarono di guarirlo a distanza, non lo pressarono con espressioni accorate, ma gli esposero solo il caso doloroso, e fecero appello al suo Cuore: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Ecco, colui che ami è infermo.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; line-height: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Gesù amava Lazzaro e la sua famiglia</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>e la sottopose alla prova del dolore</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Il Sacro Testo non ci dice quale fosse l’infermità di Lazzaro né è possibile arguirla. Certo, era un malanno grave, poiché le sorelle dell’infermo mandarono a Gesù delle persone, non potendo nessuna delle due staccarsi dal letto dell’infermo; era un malanno che richiedeva cure continue. Dato che era inverno, può supporsi che fosse una polmonite.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Quando le sorelle videro che si aggravava, mandarono a pregare Gesù, temendo una complicazione. Non vollero fare pubblicità per evitare, poi, l’affluenza di visite fastidiose, e mandarono a pregare Gesù segretamente, come è chiaro dal contesto. Gesù rispose agl’inviati, rassicurandoli che quel malanno non era mortale, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>ma doveva servire per la glorificazione del Figlio di Dio. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli parlò così riferendosi al miracolo che voleva fare, ma gli inviati crederono che li rassicurasse sul malanno, e dovettero essere non poco delusi quando, tornati a Betania, constatarono che, subito dopo, la casa piombò nel lutto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Il Signore parla per farsi intendere da noi, e parla anche per manifestarci i suoi disegni ed esigere da noi la fede; a volte le sue parole sembrano fallire secondo il nostro modo di vedere, e possiamo anche scandalizzarcene; ma se Dio è Dio, dobbiamo avere anche l’umiltà, l’elementare umiltà di pensare che siamo noi che non le intendiamo. Giudicare le parole di Dio con la presunzione di vagliarle e criticarle è lo stesso che esporsi al pericolo di capirne poco o nulla, e di smarrirsi.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù disse che la malattia non era mortale, mentre Lazzaro morì in quel giorno stesso; lo disse, oltre che per il miracolo che voleva fare, anche per non spaventare né le sorelle dell’infermo né l’infermo, e forse per questo il Sacro Testo soggiunge che Egli voleva bene a Marta, a Maria e a Lazzaro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli, poi, amava quella famiglia di amore divino, e la sottoponeva alla prova del dolore; l’amava e la metteva nelle circostanze di fare un atto di fede più cieca e più completa in Lui. Quella morte doveva servire </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>alla glorificazione del Figlio di Dio, </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">ossia a rivelarne ancora una volta la potenza innanzi al popolo e – come dice Andrea Cretese (in Catena) –, alla glorificazione dolorosa della croce, perché la risurrezione clamorosa che la seguì, fu per il sinedrio il pretesto per decidere e stabilire la morte di Gesù; ora questi, per raggiungere fini tanto grandi, volle anche il concorso della fede e della pena della famiglia che prediligeva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">È il modo di operare di Dio che noi dobbiamo solo adorare: rassicurò la famiglia per non disorientarla in un momento di scoraggiamento; la morte del fratello amato fu accompagnata così da un barlume di speranza che la rese meno atroce fino all’ultimo; poi, nell’improvvisa delusione, Gesù raccolse come gemma preziosa il dolore delle sorelle del morto, e lo raccolse come concorso alla gloria di Dio; infine, andando di persona nella loro casa, utilizzò la morte per esigere da loro una fede più viva, e donò loro una consolazione immensa che le ripagò ad usura della prova. Se avessimo un pochino di fiducia in più in Dio, non staremmo a cavillare sulle tenebre che crediamo scorgere nella sua parola, ma l’adoreremmo in pace, attendendo i suoi tempi e i suoi momenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Gesù decide di andare da Lazzaro</span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Gesù voleva bene a Marta, a Maria sua sorella e a Lazzaro. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Era una famiglia della quale poteva fidarsi, una famiglia che aveva in Lui una fede vera e soprannaturale, benché forse ancora un po’ deficiente. La prova la scosse, senza dubbio, perché vide fallita una sua rassicurazione, ma la stessa scossa servì poi a fortificarla e ad ingigantirla, essendo scritto che </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>virtus in infirmitate perficitur.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Quando Gesù seppe che Lazzaro era infermo, si fermò ancora due giorni nella Perèa dove si trovava, per evangelizzare e curare il popolo che gli si affollava d’intorno. Dovette far forza al suo tenerissimo Cuore, per così dire, perché Egli conosceva bene che Lazzaro era morto, ma con la sua amorosa e invisibile misericordia, sostenne da lontano le desolate sorelle del defunto. I giorni che passarono dalla morte alla risurrezione di Lazzaro servirono, poi, a far meglio rifulgere il miracolo che voleva fare. Dopo due giorni, cominciò ad accennare ai discepoli la necessità che aveva di ritornare in Galilea. Essi erano spaventati dalle minacce del sinedrio e del popolo, e Gesù volle predisporli per non agitarli, dicendo loro: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Andiamo di nuovo nella Giudea.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non manifestò loro, in quel primo momento, lo scopo del viaggio, e domandò quasi il loro parere, per dare ad essi l’agio di manifestare prima il loro timore. È divinamente psicologico: quando infatti l’anima reagisce in pieno ad un progetto che le incute spavento, sfoga tutto il suo timore, ed è più capace poi di rientrare in sé quando capisce la ragionevolezza di quello che le si propone. Se si ragionasse durante lo stato di spavento o di eccitamento, svaluterebbe le ragioni senza riflettervi, e sarebbe più difficile convincerla. Gesù, nella sua grande delicatezza, non volle condurre con sé gli apostoli senza il loro consenso e, quasi trepidando, disse loro: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Andiamo di nuovo nella Giudea. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Essi supposero che volesse andare a Gerusalemme e, spaventati, gli dissero: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Maestro, proprio ora i Giudei cercavano di lapidarti e di nuovo tu torni là? </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù rispose con un paragone che non c’era nulla da temere. Gli Ebrei dividevano in dodici ore la durata del giorno, dall’alba al tramonto del sole, e queste ore erano più corte nell’inverno e più lunghe nell’estate. Ora, finché durava il giorno, non c’era pericolo per chi viaggiava d’inciampare; solo nella notte poteva urtare e cadere. Egli stava ancora nel giorno della sua attività, e nessuno avrebbe potuto impedirgliela, nonostante le maligne intenzioni che avevano i suoi nemici. Andassero, dunque, con Lui senza timore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gli apostoli rimasero ancora titubanti; non risposero, ma mostrarono col loro atteggiamento che non avevano piacere di ritornare in una regione ostile e minacciosa. Gesù, allora, per scuotere la loro titubanza, disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Il nostro amico Lazzaro dorme, ma io vado a svegliarlo dal sonno. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non disse apertamente in quel primo momento che era morto, perché Lazzaro era amato anche dai discepoli. Nella sua infinita delicatezza non volle spaventarli d’improvviso con un annuncio ferale, e lasciò ad essi medesimi di arguirlo a poco a poco. Gli apostoli capirono che parlava del sonno naturale e, avendo saputo anch’essi che Lazzaro era infermo, crederono che quel sonno fosse un segno di guarigione, e quindi, con più calore, sostennero che non c’era ragione di andare nella Giudea a esporsi ad un pericolo mortale. Allora Gesù disse apertamente che Lazzaro era morto, ma per non rattristarli lasciò subito capire che voleva andare a risuscitarlo con un miracolo, dicendo che Egli godeva per loro di non esservi andato prima, perché il miracolo li avrebbe confermati nella fede.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Se Gesù fosse andato da Lazzaro all’invito delle sorelle di lui, non avrebbe resistito alle loro lacrime e alle loro preghiere, e avrebbe guarito l’infermo. Ora, questo miracolo non sarebbe stato così persuasivo e commovente per gli apostoli come quello della risurrezione di un morto. Essi evidentemente erano scossi nella fede per l’opposizione minacciosa del sinedrio, e avevano bisogno di una luce nuova, per riprendere lena e coraggio. Perciò Gesù, senz’altro, li invitò a seguirlo, e lo fece con tanta efficacia che essi, pur tremando, non osarono resistergli di più.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Erano mesti, intimoriti, angosciati, come chi va incontro ad un pericolo mortale, e perciò Tommaso, facendosi eco di questo stato d’animo, esortò i compagni ad andare a morire col Maestro. Forse disse questo per fare un ultimo tentativo di dissuaderlo ad andare, e forse anche lo disse per amore, perché era certo che Gesù sarebbe andato incontro alla morte. Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi; essendo lo stadio circa 185 metri, il cammino era breve, e Tommaso temeva molto che gli scribi e farisei avrebbero avuto molta facilità di catturare Gesù. Il miracolo, forse – pensava egli –, sarebbe stato un incentivo maggiore al loro furore, e avrebbe preferito che non fosse avvenuto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Lazzaro probabilmente morì lo stesso giorno nel quale Gesù ricevé l’invito di andare a risanarlo; Gesù rimase poi ancora due giorni nella Perèa, e al terzo giorno si mise in viaggio, giungendo a Betania il quarto giorno dalla morte e quindi dalla sepoltura del defunto che, secondo l’uso ebraico, si faceva lo stesso giorno del decesso. Essendo breve la distanza di Betania da Gerusalemme ed essendo la famiglia di Lazzaro tenuta in grande stima, molti Giudei erano venuti a partecipare al suo dolore. Gesù non era ancora giunto presso l’abitato del villaggio che qualcuno corse ad avvertire Marta della sua presenza. Marta aveva il maneggio e l’amministrazione della casa, ed era più distratta dal suo dolore per la gente che l’affollava, mentre Maria rimaneva in casa, in preda a più profonda afflizione. Non fece meraviglia, perciò, vedere Marta uscire in fretta, e la gente immaginò che andasse a sbrigare qualche faccenda urgente.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Appena vide Gesù, Marta gli disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Se Tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non osò lamentarsi che non fosse venuto prima ma gli espresse il dolore dell’anima sua e quello che tante volte forse aveva detto insieme alla sorella. Vedendo poi la dolce serenità e bontà di Gesù, sentì nascere nel cuore la grande speranza di veder risorto il fratello, ma non osò dirlo apertamente e soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Ma anche adesso io so che qualunque cosa Tu domanderai a Dio, Dio te la concederà. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">E dovette scoppiare in pianto perché Gesù, consolandola, le disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Tuo fratello risorgerà. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Marta, per scrutare le sue intenzioni, e per costringerlo ad esprimersi più chiaramente, soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>So che risorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">E continuò a piangere, perché le si affacciò il triste pensiero dell’ineluttabilità della morte. Gesù lesse nel cuore di lei quest’angoscia e questa titubanza di fede, e volle rianimarla, esigendo da lei un atto pieno di fiducia in Lui. </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Io</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>sono </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">–</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">soggiunse –, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>la risurrezione e la vita; chi crede in me anche se fosse morto vivrà, e chiunque vive e crede in me non morirà in eterno. Credi tu questo? </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Marta, nel supplicarlo, aveva creduto che Gesù potesse</span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>domandare a Dio il miracolo, </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">senza pensare che Egli stesso era Dio, e poteva farlo di piena potenza e autorità; Gesù corregge la pochezza della fede di lei, e si proclama Egli stesso risurrezione e vita dei morti, e vita dei viventi per la risurrezione spirituale e la grazia che loro concede. Marta capì di aver errato, e piena di fede soggiunse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Sì, </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>o</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Signore io ho creduto che Tu sei il Cristo il Figlio di Dio vivo che sei venuto in questo mondo.</i></span></span></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
</h1>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Il Maestro è qui e ti chiama</span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">La fede le suscitò nel cuore la speranza e, sicura di quello che Gesù avrebbe fatto, andò in casa e chiamò la sorella sottovoce, dicendole: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Il Maestro è qui e ti chiama. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Evidentemente Gesù dovette domandare di lei nel primo incontro con Marta, sapendola più affettuosa e quindi più addolorata. Marta la chiamò sottovoce, per evitare che la gente si raccogliesse intorno a Gesù, perché nei grandi dolori si desidera rimanere soli con le persone più care.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Appena Maria seppe che Gesù era venuto, si alzò di scatto e corse da Lui, ansiosa di sfogare il suo dolore. Il saper presente Colui che essa amava d’amore intenso le rinnovò l’angoscia della morte del fratello, come suole avvenire a chi sta in lutto e, alzandosi, scoppiò in pianto; per questo i Giudei che erano in casa, supposero che in un impeto di rinnovato dolore, ella andasse al sepolcro che era nell’orto della casa, per piangervi più amaramente, e la seguirono per sostenerla e consolarla. Ella non badò neppure alla gente che la seguiva, ma corse diritto a Gesù e, al vederlo, estremamente commossa gli si gettò ai piedi e disse, piangendo a dirotto: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">E continuò a piangere tanto accoratamente che anche i Giudei presenti piansero.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù, vedendola piangere e vedendo che tutti piangevano con lei, si turbò profondamente e fremette nel suo cuore, commosso per il dolore umano e per la poca fede di quella gente, che era come gregge abbandonato alla mercé delle tempeste della vita, senza conforto e senza la visuale sublime della vita eterna. Compassionò Maria, e compianse il popolo, sicché quasi ebbe fretta di operare, per consolare Maria e per illuminare il popolo, e domandò dove avessero posto il cadavere di Lazzaro.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Marta e Maria: due caratteri diversi</span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Si noti la differenza profonda fra il dolore di Marta e quello di Maria, e la diversità di quei due caratteri che emerge mirabilmente dal Sacro Testo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Marta, più abituata alle faccende di casa, era più distratta e assillata dalle necessità della vita, in quella circostanza dolorosa non aveva quasi il tempo di riconcentrarsi nella grave perdita subita. Maria, invece, tutta raccolta in se stessa, angustiata forse anche dai gravi dolori dati al fratello per la sua vita passata – dolori che le apparivano allora più gravi e come ravvivati dalla morte –, era inconsolabile, ed esplodeva in tutto il suo affanno. Gesù Cristo misurò questo dolore in tutta la sua profondità, vide in lei tutte le anime gementi sulla terra per la morte delle persone care, considerò la fragilità umana nello scorgere la tomba alla quale lo accompagnarono, e pianse anch’Egli, mescolando le sue lacrime all’angustiante pena di tutti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">E Gesù pianse</span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>E </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Gesù pianse. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Come sono incisive queste parole, e come sono commoventi! Pianse senza strepito, soavemente, stillando nel suo pianto balsamo di consolazione per le pene che si provano alla morte dei propri cari, e pianse, meritandoci il suo conforto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Il momento fu solenne; Gesù rimase per un po’ in silenzio; era bellissimo nel suo aspetto accorato e triste, e le lacrime gli scorrevano giù per le guance divine: piangeva, era allora più che mai affratellato all’umanità che geme e piange in questa valle di lacrime; piangeva, e mostrava in quel pianto tutta la tenerezza del suo amore, tanto da suscitare le meraviglie dei circostanti, i quali esclamarono: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Vedete com’Egli lo amava!</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Piangeva sulla morte spirituale di tanti che lo circondavano, e specialmente degli scribi e farisei che, neppure in quella dolorosa circostanza, disarmarono, ed esclamarono: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Non poteva costui che aprì gli occhi al cieco nato, fare che quest’uomo non morisse? </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Pianse e fremette, pensando a questa cecità ostinata, e pregò internamente il Padre perché si fosse glorificato innanzi a quella moltitudine.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<h1 align="JUSTIFY" class="western" style="background-color: white; break-after: auto; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; line-height: 29.7px; margin: 0px; position: relative;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Lazzaro vieni fuori!</span></span></h1>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Giunse innanzi alla tomba che era una caverna scavata nella roccia, e coperta da un gran masso, e disse risolutamente: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Togliete la pietra. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Tutti tacevano; c’era intorno una mestizia profonda, e già un cattivo odore si sentiva venire dalla caverna. Marta perciò disse a Gesù: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, puzza già perché è di quattro giorni. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non andò all’idea che Gesù volesse aprire per sempre quel sepolcro, e suppose che volesse solo benedire la salma, o vederla per curiosità. Ma Gesù le replicò: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Non ti ho detto che se crederai vedrai la gloria di Dio?</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Tolsero dunque la pietra, e dovettero toglierla due uomini robusti. Tutti tacevano, anzi quasi trattenevano il respiro. Dalla caverna aperta si diffuse intorno un puzzo nauseante di cadavere in putrefazione. Non c’era dubbio che quell’uomo fosse veramente morto. I più vicini allo speco vedevano fra le ombre la bianca sagoma della salma tutta avvolta da fasce, e col volto parimente nascosto e legato da un sudario.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Gesù stava in mezzo al popolo che gli si accalcò intorno per vederlo. Sollevò gli occhi al cielo e, in quell’atteggiamento, sembrò gigante in mezzo alla moltitudine. Il suo volto divino rifulgeva di maestà insolita, e le tracce del dolore vi avevano impresso una nota di commovente amabilità. Pregò: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Padre, ti ringrazio di avermi esaudito. Io, però, sapevo che Tu mi esaudisci sempre, ma l’ho detto per il popolo che mi circonda affinché creda che Tu mi hai mandato. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli, dunque, compiva quel miracolo per mostrare che era veramente Dio, chiamando il Padre, e che era veramente uomo, supplicandolo di esaudirlo. Si fermò un istante con gli occhi in alto, e il cielo era riflesso in quegli occhi e in quel volto; poi gridò a gran voce: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Lazzaro vieni fuori!</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">La voce si ripercosse lontano, echeggiò nei cieli, e subito il morto si alzò, e si trascinò fra le bende che lo impacciavano fin sull’ingresso della caverna.</span></span></div>
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;" />
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Rimase lì, innanzi al suo Creatore che lo aveva richiamato alla vita. Il popolo istintivamente arretrò, spaventato e meravigliato, e un grido si levò dalla moltitudine. Gesù rimase tranquillo; il volto gli rifulgeva d’amore; ordinò che slegassero il morto risuscitato, perché potesse andare liberamente a casa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Padre Dolindo Ruotolo </span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-80502171310828763402017-03-25T16:19:00.000-07:002017-03-25T16:19:07.337-07:00La guarigione del cieco nato<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF5Hh7Km-w7xySjbjzBhxXevmg-2v5cMAjbVkcrLdKyuDfuuqEoYeoNdqGngzATE2YUlmhyoDFg7cfMOM5YUVSVF1Gmsem6A1lLTkh3Qrat1eMFRlqWwye4oFbujUcqb_K5It1E-AE1Ys_/s1600/cieco+nato.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhF5Hh7Km-w7xySjbjzBhxXevmg-2v5cMAjbVkcrLdKyuDfuuqEoYeoNdqGngzATE2YUlmhyoDFg7cfMOM5YUVSVF1Gmsem6A1lLTkh3Qrat1eMFRlqWwye4oFbujUcqb_K5It1E-AE1Ys_/s400/cieco+nato.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo: IV domenica di Quaresima</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">2017</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">A</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">(</span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><i>Gv</i></span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">9,1-41)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">La</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">guarigione</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">del</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">cieco</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">nato</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dopo la discussione avuta con i farisei nel recinto del tempio, e dopo essersi eclissato dal loro sguardo quando erano già pronti a lapidarlo, Gesù Cristo si allontanò dal sacro luogo insieme ai suoi discepoli, e passò per una delle porte dove ordinariamente sostavano i poveri e gl’infelici per domandare l’elemosina.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">L’essersi trovato là con i suoi discepoli e l’esservisi fermato conferma che Egli si eclissò miracolosamente da quelli che volevano lapidarlo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Passando, vide un poverello, cieco dalla nascita, il quale, per essere portato là ogni giorno dall’infanzia a chiedere l’elemosina, era conosciuto da tutti, ed era una di quelle figure che, nella loro medesima piccolezza, finiscono per interessare il pubblico, e per essere quasi come un motivo insostituibile di certi ambienti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dal contesto del racconto si rileva l’indole di questo cieco: di facile parola, affettuoso, riflessivo, e un po’ psicologo o conoscitore dell’ambiente del tempio; abituato a raccogliere tanti discorsi che facevano i pellegrini e forse tante mormorazioni di quelli che erano addetti al sacro luogo, si era formato un concetto abbastanza chiaro di quelli che ne avevano il comando. I ciechi s’informano di tutto nel loro piccolo ambiente, proprio perché non vedono, e questo giovane doveva pur sapere che quasi mai i sacerdoti, gli scribi e i farisei facevano scivolare nelle sue mani qualche elemosina, essendo sommamente venali; questo doveva aver disposto l’anima sua a diffidenza e disistima per essi; perciò, quando fu interrogato da loro, si mostrò franco, e non mancò di ribatterli con una certa vivezza che rivela questo suo stato d’animo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La sua vita era monotona; al mattino era accompagnato al tempio, e vi rimaneva a chiedere l’elemosina; a sera era riaccompagnato a casa. Raccoglieva spesso le espressioni pie dei pellegrini, o gl’insegnamenti dei dottori della Legge, e aveva una certa cultura religiosa, per la quale gli doveva essere familiare il sentenziare e anche l’ammonire. Era di indole buona, di natura semplice, di carattere espansivo, e timorato di Dio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Passando vicino al cieco nato, i discepoli, considerandone l’infelicità e attribuendola a castigo di Dio, domandarono a Gesù: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Rabbì, chi ha peccato, costui o i suoi genitori, da nascere cieco? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Era infatti persuasione comune, tra i Giudei, che i mali fisici fossero mandati da Dio in punizione di peccati commessi, o che fossero castigo dei peccati dei genitori; ma i discepoli facevano una domanda insulsa, chiedendo se avesse peccato il cieco prima di nascere, perché questo sarebbe stato impossibile. Essi forse si confusero e, nel domandare se quella cecità fosse stata effetto di colpa, coinvolsero anche il cieco nella responsabilità. Gesù rispose che né quel poveretto né i suoi genitori avevano peccato, ma che quella cecità era stata disposta e permessa da Dio per manifestare, in quell’infelice, la sua potenza, la sua gloria e la realtà del suo Figlio Incarnato; Gesù, infatti, soggiunse </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>che Egli doveva compiere le opere di Colui che lo aveva mandato </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e, con questo, mostrò chiaramente l’intenzione di guarire quel cieco.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nonostante le minacce dei suoi nemici, e nonostante che quel miracolo li avrebbe più malignamente aizzati contro di Lui, Egli non avrebbe mancato di compiere quell’opera buona, e di dare un nuovo argomento della verità della sua missione. </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Era per Lui ancora giorno</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè non era ancora giunta l’ora oscura della sua Passione, quando non avrebbe potuto compiere miracoli, volendo subirla fino all’estrema immolazione. Egli doveva ancora per poco rimanere nel mondo e, finché vi dimorava, voleva dare argomenti di luce a tutti i secoli, nonostante che i malvagi ne avrebbero preso motivo per odiarlo e per irrompere contro di Lui.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gli scribi e farisei avrebbero voluto che Egli avesse taciuto per sempre e si fosse eclissato, rinunciando alla sua missione; ma Egli questo non poteva farlo, perché era la luce delle anime e la luce dei secoli. Aveva detto poco prima:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io sono la luce del mondo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e volle confermare questa grande e fondamentale verità con un miracolo d’illuminazione materiale, simbolo dell’illuminazione spirituale. Volle donare la vista a quel povero cieco, per significare la vista che voleva dare e che avrebbe dato alle anime; compì esternamente il miracolo che voleva compiere internamente, e si servì di un mezzo inadeguato, anzi contrario, perché si fosse capita l’importanza del mezzo del quale voleva servirsi per redimere il mondo, cioè l’umiltà e l’obbrobrio della croce.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù non domandò al cieco se voleva essere guarito né il cieco lo supplicò di guarirlo: andò Egli stesso incontro al povero infelice, come Egli stesso veniva incontro all’uomo peccatore e, sputato in terra, fece con lo sputo un po’ di fango, impastando la polvere della strada, lo spalmò sugli occhi del cieco e gli comandò di andarsi a lavare alla piscina di Siloe.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il Sacro Testo fa notare che Siloe significa </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>mandato</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">perché questo nome aveva un significato mistico che ricordava precisamente Colui che doveva essere mandato, ossia il Messia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La piscina o fontana di Siloe si trovava nella parte sud-est di Gerusalemme, fuori delle mura, tra il monte Ofel e il Sion; il cieco, per recarvisi, dovette essere accompagnato da qualcuno. Andò, si lavò e acquistò subito la vista.</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Gli occhi del cieco si aprono e vedono…</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Quale sorpresa dovette avere nel vedere la luce, e nel vedere quello che lo circondava! I ciechi nati si formano un concetto tutto soggettivo del mondo e delle cose che li circondano; non concepiscono proprio quello che non può essere oggetto del tatto, e che non può essere apprezzato da una loro esperienza. Certe cose sembrano loro più grandi della realtà, certe altre più piccole; possono concepire un monte come un semplice rialto, e un palazzo come un monte. A volte sembra loro di stare a grande distanza e credono immensa una strada, a volte un grande spazio sembra loro ristretto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il cieco si trovò in un mondo che non immaginava; si guardò attorno stupefatto, vide la strada per la quale era venuto, vide le case, ammirò i campi, volse lo sguardo al cielo, ne contemplò la magnificenza, sentì una nuova vita interiore, formata in lui dal riflesso di tutto ciò che vedeva e, poiché aveva il cuore buono, abituato alla preghiera dalle lunghe dimore fatte alla soglia del tempio, ritornò sui suoi passi per andare a ringraziare Dio. Che felicità sentiva a non andare a tentoni; che gioia a saper dove mettere il piede; che gioconda curiosità a notare tutti quelli che incontrava, a squadrarli da capo a piedi, a considerarne la bellezza o la bruttezza!</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Era stato un povero schiavo di quanto lo circondava e si sentiva libero; era stato inceppato dalle tenebre e si sentiva come guidato dalla luce, nella quale godeva, quasi respirandola; era povero e si sentiva ricco, poiché gli sembrava d’essere venuto in possesso del mondo che percepiva e del quale godeva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Psicologicamente quel fare franco e, se si può dire, un po’ spavaldo che ebbe con i giudici che dopo ripetutamente lo interrogarono, era conseguenza anche di quel senso di libertà e di padronanza che gli dava la vista acquistata. Egli vide, per la prima volta, quelli che aveva conosciuti per esperienza duri e sprezzanti e, potendoli squadrare nel loro volto arcigno, sospettoso e ipocrita, si sentì autorizzato a dar loro una lezione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Ritornato sui suoi passi, egli dovette andare prima di tutto a dare la bella notizia ai suoi genitori, e fu subito notato dai vicini di casa che si stupirono a vederlo camminare senza guida. Lo guardarono con attenta curiosità e si scambiarono le loro impressioni mentre egli si avvicinava. Alcuni dicevano: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Non è questi colui che stava a sedere, e cercava l’elemosina? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Altri, vedendolo avvicinare, esclamavano: Sì è proprio lui; altri ancora, ai quali sembrava assurdo che potesse vedere, dicevano: No, è impossibile; forse è uno che gli somiglia. Egli poi, giunto nel crocicchio della gente che, incuriosita, già andava raccogliendosi, affermò con sicurezza che non ammetteva equivoci: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Sono proprio io, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">ero cieco e ora ci vedo per misericordia di Dio. A quest’affermazione si accertarono che era lui, e crebbe in loro la curiosità di sapere come avesse avuto la vista, ed egli rispose: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Quell’uomo che si chiama Gesù fece del fango, unse i miei occhi, e mi disse: Va’ alla piscina di Siloe e lavati. Sono andato, mi sono lavato e ci vedo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Chiamò Gesù </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>quell’uomo </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">perché non lo conosceva ancora, ma ne aveva sentito parlare, e la gente stessa non doveva essergli familiare, perché tutti gli chiesero: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Dov’è quest’uomo? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Ed egli rispose che non lo sapeva.</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Un miracolo sconcertante, questo,</b></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>per i nemici del Signore</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Tra la gente che s’era affollata c’erano alcuni che avevano autorità e, sentendo parlare di Gesù Cristo e del fango che aveva fatto in giorno di sabato, sembrando loro questo una violazione della legge, accompagnarono il giovane dai farisei, cioè innanzi al sinedrio, per far fare un’inchiesta accurata sul fatto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Per i nemici del Salvatore quel miracolo era sconcertante, perché non poteva essere effetto d’illusione, e perché poteva avere una grande influenza sul popolo. Perciò cominciarono col volerne bene assodare le circostanze, nella speranza di trovarvi qualche punto debole per poterlo negare. Interrogarono perciò il giovane, per sentirsi ripetere com’era stato guarito, ed egli, già annoiato da tante domande, ripeté più sinteticamente il fatto, dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Mise il fango sui miei occhi, mi lavai e ci vedo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Parlò con tanta sicurezza che i farisei, in quel momento, non misero in dubbio la sincerità del racconto sulla guarigione, e cominciarono a discutere fra loro; i più ostili dicevano che Gesù non poteva essere da Dio, perché non osservava il sabato; altri, più temperati e logici, facevano riflettere che un peccatore non avrebbe potuto fare questo miracolo e gli altri, dei quali avevano conoscenza, perché Dio non avrebbe confermato l’inganno di un impostore. La discussione si animò talmente che ci fu scissura fra loro e, non potendo venire ad una conclusione, pensarono di approfondire meglio la questione, e domandarono al giovane che cosa egli pensasse di Colui che l’aveva guarito. Egli rispose: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io dico che è un profeta</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">È profondamente psicologica la domanda dei farisei, e mostra tutto l’imbarazzo della loro mente e della loro coscienza; chi, infatti, è titubante in una questione grave sulla quale non sa decidersi, domanda anche ai più umili che cosa ne pensano, e spera di avere un argomento plausibile per attenersi alla risoluzione che, inconsciamente, più lo attrae.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Essi avrebbero voluto condannare Gesù, ma non osavano, e speravano che una parola di disprezzo che avrebbe potuto dire il giovane li avrebbe tolti d’impiccio. Forse furono alcuni di quelli meno sfavorevoli e più titubanti nella coscienza che rivolsero al giovane quella domanda, quasi oziosamente e indifferentemente, senza mostrare di volergli dare importanza, ma con la speranza di una testimonianza a loro favorevole. Il giovane si sentì lusingato, e rispose col tono di chi sta alla pari con chi lo interroga: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io dico che è un profeta</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i></i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La risposta per i più scalmanati non aveva nessun valore giuridico: anzi il mostrarsi il giovane entusiasta di Gesù diede loro il pretesto per sospettare un trucco; misero in dubbio l’autenticità del fatto, e non vollero ammettere che proprio quel giovane fosse il cieco nato che chiedeva l’elemosina, senza prima chiamare e interrogare i suoi genitori.</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Depongono i genitori</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dal contesto può rilevarsi che i messaggeri che andarono a chiamarli dovettero spaventarli con minacce, e avvertirli che, se avessero in qualunque modo parlato bene di Gesù, si sarebbero esposti ad essere espulsi dalla sinagoga; essi, perciò, assunsero un atteggiamento estremamente prudente, sapendo che l’essere espulsi dalla sinagoga equivaleva all’essere come scomunicati.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Introdotti innanzi al sinedrio, furono rivolte loro due domande, una per l’identificazione del giovane: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>È questo quel vostro figlio che voi dite essere nato cieco?, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e un’altra per conoscere in qual modo fosse guarito: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Come dunque ora ci vede? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Le domande le fecero insieme, perché essi sapevano che quegli era il giovane, e premeva loro conoscere dai genitori com’era guarito, sperando di controllare, nel racconto, una qualunque contraddizione che potesse offrire loro il pretesto di condannare Gesù come un impostore. Frattanto, fecero uscire il giovane, per evitare qualunque intesa, fatta magari a cenni con i suoi genitori. Questi, cercando dissimulare la paura che avevano di trovarsi innanzi all’autorità, risposero con calma che sapevano benissimo che quel giovane era loro figlio, e che era nato cieco, ma ignoravano come ora vedeva e chi gli aveva aperto gli occhi; soggiunsero che il giovane aveva un’età sufficiente per dar conto di ciò che lo riguardava e che, perciò, avessero interrogato lui stesso che doveva saperlo. Con questo, uscirono dall’imbarazzo in cui erano, e furono licenziati.</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Il miracolato con impeto difende Gesù</b></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>e mette in imbarazzo il sinedrio</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Rimaneva, così, assodato giuridicamente che realmente quel giovane era stato cieco, e quindi che realmente era guarito.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">I farisei, perciò, lo richiamarono in udienza con la speranza di farlo schierare contro Gesù, e quindi di far svalutare da lui stesso Colui che l’aveva guarito, o almeno di strappare dal suo labbro qualche contraddizione sul miracolo che ne avesse sfatato l’importanza. Avutolo davanti, cercarono di prenderlo con le buone, dicendogli: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Da’ gloria a Dio</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè: Di’ la verità, e pensa che si tratta della gloria di Dio, dovendosi smascherare un impostore; non ti far ingannare dal beneficio ricevuto, e non mentire se non sei un falsario anche tu e fingi una guarigione che non è mai esistita; </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>noi sappiamo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">infatti, che</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> quest’uomo è peccatore</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E volevano continuare e dire che, come tale, non aveva potuto fare quel miracolo; ma il giovane non li lasciò continuare e, urtato da quell’ingiuria rivolta al suo benefattore, li interruppe, dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Se sia peccatore io non lo so; questo solo conosco che ero cieco e ora io vedo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E voleva dire: Voi affermate che è peccatore, e della vostra affermazione siete responsabili voi; </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>io non lo so</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè non lo ammetto, perché ero cieco e ora vedo; un peccatore non avrebbe potuto fare questo miracolo.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Siccome il giovane ricordava il miracolo avuto come argomento per negare che Colui che glielo aveva fatto fosse un peccatore, lo interrogarono nuovamente sul miracolo per tentare di svalutarlo, e per dimostrargli che Gesù aveva violato il sabato ed era veramente un peccatore; dissero perciò di nuovo:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Domandarono prima </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>che cosa avesse fatto</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">per dargli subito l’impressione della violazione del sabato. Ma il giovane, annoiato della nuova inquisizione sull’accaduto, disse con vivacità, come appare dal contesto: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Già ve l’ho detto e l’avete ascoltato; perché volete sentirlo di nuovo? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E, per pungerli sul vivo e per farli smettere, soggiunse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Volete forse diventare anche voi suoi discepoli? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Ma essi, adirati al sommo, lo ingiuriarono e dissero in tono di disprezzo e di odio: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Sii tu discepolo di costui; quanto a noi, siamo discepoli di Mosè. Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio, mentre costui non sappiamo di dove sia</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">L’odio stesso che avevano per Gesù, li fece scendere a competizione con quel giovane, il quale cominciò a discutere con loro alla pari, e disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Qui appunto sta la stranezza che voi non sapete di dove Egli sia, eppure mi ha aperto gli occhi. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E voleva dire: Agisce tanto soprannaturalmente per virtù di Dio che senza far capo a voi o aver da voi l’approvazione, ha operato un miracolo così strabiliante. Dunque ha un’autorità e una potenza superiore a voi. Voi affermate che è un peccatore, ma </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>noi sappiamo bene che Dio non ascolta i peccatori </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">per confermare la loro malvagità o le loro imposture; </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>ascolta </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">operando cose straordinarie </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>solo chi lo onora e fa la sua volontà. Dacché mondo è mondo non si è udito dire che alcuno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. Se questi non fosse da Dio, non avrebbe potuto far nulla.</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Rosso in volto, concitato, entusiasta, senza riflettere più a quelli che lo interrogavano come giudici, il giovane si accalorò nella discussione e diede una solenne lezione a quegli ipocriti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Alcuni hanno affermato che egli non parlasse in modo giusto dicendo che Dio non ascolta i peccatori, ma questo è falso, perché se Dio ascolta anche le preghiere dei peccatori, non li ascolta quando pretendono che Egli avalli con miracoli le loro malvagità. L’argomentazione era quindi stringata e, poiché Dio aveva operato quel miracolo per glorificarsi in quell’infelice </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>e manifestare in lui le opere sue</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">, noi crediamo che il giovane parlasse per impulso di grazia, e che il Signore umiliasse, così, la superbia del sinedrio. In fondo, il ragionamento del giovane era quello che avrebbero dovuto fare i giudici che lo interrogavano: ciò che compie questo uomo è straordinario e miracoloso, cioè suppone l’intervento di Dio. Ora, il Signore non interverrebbe se Egli fosse un peccatore, violatore della Legge; dunque quest’uomo è da Dio e, senza di Dio, non potrebbe far nulla di ciò che fa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Nell’ascoltare quella vivacissima difesa che il giovane fece di Gesù, gli scribi e farisei montarono su tutte le furie e, non potendogli rispondere direttamente perché a corto di argomenti, lo vituperarono, dicendo: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Sei tutto un impasto di peccati e pretendi d’insegnare a noi? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Con questa ingiuria sanguinosa</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>lo cacciarono fuori</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">ossia probabilmente gli applicarono la scomunica, per impedirgli di propagare il miracolo avuto o per togliere ogni prestigio alla sua testimonianza.</span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.25cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Gesù dona al giovane miracolato la «vista»</b></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>dell’anima e gli si rivela Figlio di Dio</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il fatto produsse grande scalpore per la notorietà del giovane guarito, e ci fu chi andò a riferirlo a Gesù. Il Redentore ne fu addolorato e, avendo dato a quell’infelice la vista del corpo, volle dargli anche quella dell’anima, illuminandolo pienamente. Quel giovane lo credeva un profeta, ed era necessario che lo riconoscesse per Figlio di Dio; l’aveva confessato e difeso come santo e doveva confessarlo e adorarlo come Santo dei Santi; perciò, incontratolo, gli disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Credi tu nel Figlio di Dio? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Ed egli rispose: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Chi è, Signore, perché io creda in Lui? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Aveva la volontà di credere, ma gli mancava la luce, come prima voleva vedere fisicamente e gli mancavano gli occhi. Gesù Cristo, illuminandolo interiormente con un grande fulgore di grazia, gli disse solennemente:</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Lo hai visto, Colui che parla con te è proprio lui.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il giovane lo guardò, ne vide in quello sguardo la maestà, ne sentì la potenza, ne riconobbe la gloria; si sentì l’anima tutta piena di soave unzione, sentì nel cuore una gran fiamma d’amore, esultò nello spirito, si sentì come schiacciare dalla grandezza di Colui che gli parlava, si prostrò fino a terra e, adorandolo come Dio, disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Credo, o Signore.</i></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; margin-top: 0.25cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>I farisei a Gesù, ironicamente:</b></span></span></div>
<div align="RIGHT" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>«Siamo forse ciechi»?</b></span></span></div>
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;" />
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Quelli che lo circondavano, al vedere quel profondo atto di adorazione, rimasero meravigliati, perciò Gesù soggiunse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">E voleva dire: Voi vi stupite? Gli orgogliosi, gonfi della loro sapienza che credono di vedere, rifiutano la verità e diventano interiormente ciechi; gli umili, invece, che vengono a me con semplicità, vedono la luce di Dio, ricevono la fede e si salvano. Io, così, divento per gli uni tenebre e per gli altri luce. Egli voleva scuotere i farisei che erano con Lui, ma essi se ne offesero e soggiunsero: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Siamo forse ciechi anche noi? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Essi si credevano illuminati, scienziati, dottori della Legge, perfetti, e dissero ironicamente: Vuoi trattare da ciechi anche noi che siamo luce d’Israele? E Gesù rispose con profondo dolore: Oh, foste voi ciechi, ossia foste veramente accecati in buona fede nel rinnegarmi e nel rifiutare la luce della verità! Voi allora non avreste sull’anima il peccato. Ma perché affermate di vedere, agite in malafede, rinnegate con malizia la verità, e rimanete nel peccato</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Padre Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-38108505264344356392017-03-18T16:44:00.004-07:002017-03-18T16:44:32.089-07:00Gesù incontra la samaritana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMowsEqHCnwgHZepnDCp7ZSCIXIFbFbIchXe-NQ-eizon0E-LZiNVhQIghQ6um8_IXjhRJRUE9pLmLqTGzHy29VKEIKYYOcZK3B8j0fjPad7AthlISBSMRcSwCAsYtnL4cclxKvIBJyFH/s1600/vangelo+19.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFMowsEqHCnwgHZepnDCp7ZSCIXIFbFbIchXe-NQ-eizon0E-LZiNVhQIghQ6um8_IXjhRJRUE9pLmLqTGzHy29VKEIKYYOcZK3B8j0fjPad7AthlISBSMRcSwCAsYtnL4cclxKvIBJyFH/s400/vangelo+19.jpg" width="395" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;">Commento al Vangelo: III domenica di Quaresima 2017 A (</span></span><span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;"><i>Gv</i></span></span><span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;"> 4,5-42)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: 28pt;">Gesù incontra la samaritana</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Camminando, Gesù giunse in una città chiamata Sicar, identificata oggi con </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Askar, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">non lontana da Sichem, chiamata Napoli, capitale della Samaria, e si fermò presso il pozzo famoso, scavato da Giacobbe, nella tenuta lasciata in eredità al figlio Giuseppe. Sedette </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>così, alla buona, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">come indica il testo greco, dissimulando la sua maestà, umilmente, preso da un sentimento di compassione per le anime. Era quasi l’ora sesta, nota l’evangelista, cioè quasi mezzogiorno. Per questa circostanza di tempo, e per le altre particolarità del racconto, alcuni suppongono che san Giovanni sia stato presente alla scena. Gli altri discepoli, però, erano andati in città per comprare qualcosa da mangiare, ed erano certamente assenti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Mentre Gesù stava pensoso e raccolto nei pressi del pozzo, ecco una donna samaritana, con l’anfora in testa, che veniva ad attingere. Veniva da lontano perché l’acqua fresca e sorgiva del pozzo l’attirava, e molto più l’attirava la grazia che con delicata disposizione d’amore la spingeva ad andare là dove avrebbe trovato la salvezza.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo le rivolse la parola e le disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Dammi da bere. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dal vestito che indossava e dalla pronuncia delle parole, la donna si accorse subito che Egli era un Giudeo e, meravigliandosi che le domandasse da bere, perché i Giudei aborrivano i Samaritani, gli disse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Come mai tu che sei un Giudeo, chiedi da bere a me che sono samaritana? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Psicologicamente, non osò dire la frase opposta:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Come posso darti da bere se tu sei un Giudeo? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">perché sentiva, inconsciamente, la propria inferiorità innanzi a Gesù, e perché quel volto divino e bellissimo, dai lineamenti regali e dall’occhio splendentemente ceruleo, l’aveva già conquisa. Proprio perché peccatrice, la poveretta aveva un profondo senso di umiliazione interiore che le facilitò il non considerare Gesù col solito disprezzo dei Samaritani, e il guardarlo con rispettosa venerazione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Era ancora lontana dal supporre chi Egli fosse, ma si accorse subito di trovarsi innanzi ad un giusto. La santità spirava da Lui, ed ella si sentì meschina. Dimenticando quindi la fierezza con la quale i Samaritani sprezzavano i Giudei, si stupì piuttosto che </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>quel Giudeo </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">le domandasse da bere. È una sottigliezza psicologica che ci fa capire il processo misericordioso della grazia nel convertirla.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù le rispose con infinita amabilità: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è Colui che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato l’acqua viva. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Con queste parole cercò rendere cosciente il sentimento subcosciente di devozione e di umiltà che era sorto nella donna, e volle cominciare a farle intendere che ella si trovava innanzi ad un essere non semplicemente buono, ma straordinario. La donna prese le parole alla lettera, e vedendo che Gesù mancava dell’anfora o </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>hauritorium</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> che</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> portavano i viaggiatori per poter attingere acqua lungo il cammino, avendola portata con loro gli apostoli, rispose: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, tu non hai come attingere, e il pozzo è profondo; dove hai tu dunque l’acqua viva? </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gli Ebrei chiamavano </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>acqua viva </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">l’acqua di sorgente, in contrapposizione all’acqua stagnante; la donna, però, aveva sentito nell’anima, in quella promessa dell’acqua viva, qualche cosa che non era propriamente l’acqua del pozzo; inconsciamente e forse anche coscientemente, aveva sentito che si trattava di un dono e non dell’acqua. Essendo molto scaltra, però, come si rileva da tutto il racconto, volle indagarlo senza mostrare d’averlo capito, affinché Gesù stesso glielo avesse spiegato. Perciò lo pose in contrapposizione col patriarca Giacobbe che aveva scavato quel pozzo, e gli domandò, dissimulando la propria impressione: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Sei tu forse di più di Giacobbe nostro Padre, il quale diede a noi questo pozzo, e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La donna porta spesso nei suoi atti una sconcertante vanità, anche quando si trova in momenti penosi della sua vita. Se si osserva, per esempio, un drappello di donne reclutate per la guerra, esse hanno nelle loro movenze, nei loro gesti, nel loro sguardo qualche cosa che pretende d’interessare.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Questa vanità nasce o dalla presunzione del suo ingegno o da quella della sua bellezza o, peggio, dalla persuasione di poter sconcertare una testa più o meno di zucca.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La samaritana, avendo avuto cinque mariti, e convivendo con uno che non le apparteneva, aveva dovuto essere un tipo interessante dal punto di vista materiale, ed era abituata a sentirsi corteggiata. Non è improbabile che, almeno inconsciamente, le sia passato nell’animo che quel forestiero giudeo cercasse modo d’intavolare un discorso con lei, per passatempo; perciò Gesù la sollevò subito ad un pensiero di cielo, mostrandole così che parlava per un fine spirituale: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Chi beve di quest’acqua </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">–</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">disse </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">–</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">, </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>tornerà ad aver sete, chi invece beve dell’acqua che io gli darò non avrà più sete in eterno; anzi l’acqua che gli darò, diventerà in lui una sorgente d’acqua zampillante fino alla vita eterna.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Un accenno così improvviso all’eterno orizzonte dei cieli, per una donna di facili costumi, era una stonatura. «Dove andava il suo interlocutore – dovette pensare –, col suo discorso? Che cos’è l’acqua spirituale che disseta e porta al Cielo, se viviamo di senso e ci dissetiamo solo ai piaceri?». Perciò prendendo in giro il suo interlocutore, rispose con evidente ironia, per stornare il discorso da un argomento che la scottava: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, dammi di quest’acqua, affinché io non abbia più sete né venga più ad attingerne. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Parlò così per evitare un discorso spirituale che le suscitava rimorsi, e Gesù con un lampo divino di luce la richiamò proprio alla considerazione dello stato deplorevole della sua vita disordinata, dicendo:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Va’, chiama tuo marito e torna qua. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La donna ne fu sconcertata, perché la parola di Gesù le penetrò in fondo all’anima; ma, dissimulando il suo turbamento, rispose con aria indifferente: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io non ho marito.</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> E Gesù, mostrando di conoscere appieno la vita di lei, soggiunse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Hai detto bene: Non ho marito, perché hai avuto cinque mariti, e quello che hai adesso non è tuo marito; in questo hai detto il vero. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Se aveva detto il vero allora, è chiaro che prima, domandando l’acqua dissetante, aveva mentito, ed aveva parlato solo per ironia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;"><b>Signore, vedo che sei un profeta,</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;"><b>ma… la questione del tempio…</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il discorso aveva preso per la donna una piega sconcertante; ella, scaltramente, cercò di deviarlo, portando Gesù su un argomento che per un giudeo doveva essere scottante, e doveva attrarne tutta l’attenzione. Ella, però, non poté trattenersi da un’espressione di meraviglia per quello che le aveva detto e, per non mostrarsi inceppata o confusa, esclamò, quasi per fargli un complimento: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, vedo che sei un profeta. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Era un’espressione ambigua, con la quale non affermava né negava quello che Gesù le aveva detto; era una lode che poteva pure significare: «Tu parli come un profeta, vuoi indovinare ciò che è in me, vuoi scrutarmi». Per una samaritana, infatti, un profeta non era che un indovino, poiché quel popolo viveva di superstizioni. Se ella avesse avuto un vero sentimento di stima soprannaturale per Gesù, e se fosse stata compunta nel suo cuore, avrebbe domandato perdono dei propri peccati, e lo avrebbe supplicato ad ottenerglielo da Dio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Sviando dunque il discorso, la donna soggiunse: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>I nostri padri hanno adorato Dio su questo monte, e voi dite che il luogo dove bisogna adorare è Gerusalemme. </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Dicendo questo, ella, inconsciamente, prendeva una rivincita per l’umiliazione subita nel vedersi svelate le proprie colpe. Non domandò, infatti, a Gesù la soluzione della gravissima questione, ma parlò come chi è sicuro di aver ragione, quasi per dire: «Ecco, voi dite che bisogna adorare in Gerusalemme, mentre i nostri padri hanno adorato qui il Signore».</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">A poca distanza di là, a Sichem, Abramo aveva eretto al Signore della promessa e della rivelazione un altare (cf </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Gen</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> 12,6-7); Giacobbe vi aveva pregato, e Giosuè aveva eretto un altare sulla cima del monte Ebal, immolandovi numerose vittime (cf </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Gs</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> 8,30). Sul monte Garizim, poi che sorge presso il pozzo di Giacobbe, al tempo di Neemia, i Samaritani, visto rifiutato dai Giudei il loro concorso all’edificazione del tempio di Gerusalemme, ne edificarono un altro, distrutto poi dal sommo sacerdote Giovanni Ircano I,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e da allora riguardarono sempre il Garizim come centro del loro culto.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">La samaritana, perciò, lungi dal domandare a Gesù la soluzione del problema, credé di poter affermare che l’opinione dei suoi connazionali era fondata su valide ragioni, e che i Giudei erravano.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff9933;"><span style="font-size: small;"><b>Adorerete il Padre in spirito e verità</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il Signore, aprendole un nuovo orizzonte, rispose con grande maestà:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Credimi, o</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>donna, che è venuta l’ora in cui né su questo monte né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quello che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene il tempo, anzi è proprio ora, in cui veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Tali adoratori, infatti, il Padre ricerca. Dio è spirito e quelli che l’adorano lo debbono adorare in spirito e verità.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Questo discorso non era solo per quella donna ma per tutti quelli ai quali sarebbe stato annunciato, e troncava dalle fondamenta la questione tra Samaritani e Giudei. Non era il luogo, infatti che poteva dar valore all’adorazione fatta a Dio da un’anima, ma era lo spirito col quale si faceva.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Per adorare Dio bisogna conoscere la verità, accettarla, crederla, praticarla, e proclamarne la gloria. Andare al Garizim o a Gerusalemme non significava conoscere, apprezzare e amare Dio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">I Samaritani, infatti, accettavano solo il Pentateuco e rifiutavano il resto dei Libri Sacri; avevano una rivelazione incompleta, e ignoravano Colui che adoravano; i Giudei riconoscevano, invece, tutte le Scritture, e avevano, almeno teoricamente, tutto il sacro patrimonio. Essi, poi, soprattutto, erano eredi della grande promessa del Redentore che da essi doveva nascere. L’argomento era fortissimo e non ammetteva repliche: se i Giudei avevano tutta la rivelazione e da essi doveva nascere il Redentore, i Samaritani non potevano presumere di essere ad essi superiori, e tanto meno che possedessero il privilegio unico di adorare Dio.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Ma v’è di più – soggiunse Gesù –, poiché non si tratta neppure di vedere se si debba adorare in un luogo o in un altro né di attribuire ad un popolo solo il privilegio della conoscenza e dell’adorazione di Dio; è venuto già il tempo del regno universale di Dio su tutta la terra, il tempo nel quale si adorerà Dio come Padre di tutti gli uomini, </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>in spirito e verità</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">,</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè con adorazione interna, oltre che esterna, fondata non su di un semplice rito, ma sulla verità, poiché questo solo onora Dio che è spirito infinitamente esistente, infinita verità e infinito amore. Finisce l’adorazione simbolica e figurata, in altri termini, fatta con riti che annunciavano solo il futuro e figuravano la vera Vittima, e comincia l’adorazione vera, fondata sul compimento delle figure, dei simboli e della grande promessa.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù Cristo non voleva condannare il culto esterno – com’è evidente dal contesto –, ma voleva contrapporre, al culto divino puramente esterno e simbolico, quello interno e reale, ai riti freddamente legali l’adorazione fatta per mezzo di Lui, eterna sapienza, e dello Spirito Santo, eterno Amore. Dio è Spirito infinito – volle dire Gesù –, e l’adorazione che richiede e gli è proporzionata è quella che gli viene per il Verbo Incarnato e per lo Spirito Santo; non bisogna, dunque, credere che il Garizim o Gerusalemme possano avere il privilegio di essere unici centri di adorazione, ma bisogna unirsi al Redentore e con Lui nello Spirito Santo, adorare Dio.</span></span></div>
<br style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px;" />
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Il modo come Gesù parlò fu così solenne e luminoso che la donna cominciò a vedere in Lui un essere straordinario. Anche i Samaritani aspettavano il Messia, da essi chiamato il </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Taheb, </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">cioè </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>colui che ristabilisce </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">e a lei venne il sospetto che potesse essere proprio Lui; per accertarsene disse, quasi nel tono indifferente di chi chiude una discussione: </span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Io so che viene il Messia; quando, dunque, Egli verrà ci annuncerà ogni cosa</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">.</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i> </i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Gesù le disse in un fulgore di luminosa verità che dava alle sue parole l’accento della certezza più assoluta:</span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><i>Sono io che ti parlo</i></span></span><span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">. </span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;"><br /></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660066;"><span style="font-size: small;">Don Dolindo Ruotolo</span></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-923365594226350187.post-49802478366962545222017-03-11T22:24:00.000-08:002017-03-11T22:24:06.399-08:00Un saggio della divina gloria di Gesù Cristo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgErC50qNwqeUSTpMjoDr1FORt84l8WJeBsncPkiAa5bESrmhjKs0QVeGqwT_Ela1mA9uVYaumRCQjoP-y8u2NfU19ODHhwLmhsDiiOLrujbWwrZXP7GF7zPxmLpA9tu-83AZrVw38pAfDt/s1600/trasfigurazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="333" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgErC50qNwqeUSTpMjoDr1FORt84l8WJeBsncPkiAa5bESrmhjKs0QVeGqwT_Ela1mA9uVYaumRCQjoP-y8u2NfU19ODHhwLmhsDiiOLrujbWwrZXP7GF7zPxmLpA9tu-83AZrVw38pAfDt/s400/trasfigurazione.jpg" width="400" /></a></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Commento</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">al</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Vangelo:</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">II</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">domenica</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">di</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">Quaresima</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">2017</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;">A</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">(</span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;"><i>Mt</i></span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"> </span></span><span style="color: #fa3000;"><span style="font-size: small;">17,1-9)</span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">Un</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">saggio</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">della</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">divina</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">gloria</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">di </span></span></div>
<div align="CENTER" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"></span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">Gesù</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: 28pt;"> </span></span><span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: 28pt;">Cristo</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Il programma proposto da Gesù ai suoi seguaci: rinnegarsi e prendere la croce, aveva dovuto abbattere non poco gli apostoli, e perciò Egli, nella sua carità infinita, volle sollevarne lo spirito, con una manifestazione gloriosa che doveva imprimersi nella loro mente per i giorni tristi che sarebbero venuti.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Partendo dai pressi di Cesarea di Filippo, giunse alle falde di un monte che la tradizione individua nel Tabor e, presi con sé i suoi apostoli prediletti, Pietro, Giacomo e Giovanni, ascese alla sua cima, elevata a 780 metri sul lago di Genesaret e a </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">400 </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">sulla pianura di Esdrelon. Non prese con sé tutti gli apostoli, perché avrebbero fatto pubblicità inopportuna, ma volle solo tre testimoni affinché avessero potuto sostenere la fede vacillante negli altri apostoli, scossa dalla continua propaganda ostile degli scribi e farisei.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Dal modo come san Luca narra l’avvenimento, si rileva che dovette avverarsi nella notte (cf </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Lc</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"> 9,28ss); Gesù era infatti salito sul monte per pregare, ciò che faceva di notte, e ne discese il giorno dopo, passando la notte sull’altura. Le tenebre e la solitudine diedero all’avvenimento un maggiore risalto. Il Redentore si mise in orazione, e si raccolse tutto nella gloria del Padre. L’anima sua, attratta dalla divinità, si trovò in piena visione beatifica, e il Corpo fu reso glorioso dalla luce divina. L’ineffabile purezza di quel Corpo divino non offrì neppure il più piccolo ostacolo alla luce eterna che tutto l’avvolgeva, lo penetrava e lo rischiarava, di modo che fu tutto luce e splendore. Il volto divenne come sole, in un’ineffabile espressione di gloria e le vesti per la gran luce che emanava dal corpo, si fecero bianche </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>come la neve </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">o, come dice il testo greco, </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>come la luce.</i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Era uno spettacolo grandioso, ineffabile che rapiva l’anima, e la trasfondeva tutta di pace, di godimento e d’amore.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">I tre apostoli – come nota san Luca –, prima aggravati dal sonno, si svegliarono certamente allo splendore di quella luce divina, videro due personaggi che discorrevano con Gesù e, per divina ispirazione, riconobbero in essi Mosè ed Elia.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Furono presi da timore e subito dopo da una gioia interiore così grande che non sapevano esprimerla.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Psicologicamente, nelle grandi gioie che danno all’anima un senso di riposo e di raccoglimento, la fantasia si accende e fa progetti per conservare o accrescere il benessere che si prova. Gli apostoli si voltarono intorno, videro giù le oscure valli e d’ogni parte le tenebre, ebbero orrore del mondo nel quale vivevano e pensarono subito di voler rimanere sempre in quella felicità.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Si scambiarono certamente delle parole, perché nelle grandi sorprese, ognuno crede che chi gli sta vicino non se ne renda abbastanza conto, e ci tiene a manifestare le proprie impressioni, e a tener desta l’altrui attenzione.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Scambievolmente si additavano lo splendore di quella gloria, e scambievolmente si dicevano di non volere ad ogni costo staccarsene; perciò san Pietro, parlando a nome di tutti, si avvicinò a Gesù e gli disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Signore, è buona cosa per noi stare qui; se vuoi, facciamo qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia.</i></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Egli non sapeva quello che diceva – dice san Luca –, e difatti le sue parole erano povere e inceppate, come lo sono sempre in una grande emozione di gioia, e innanzi ad una grande maestà. San Pietro avrebbe voluto dire tante cose e non sapeva quello che dovesse dire; voleva esprimere tanti progetti di felicità stabile, e non seppe proporre che l’erezione di tre tende. È profondamente psicologico, poiché, nelle grandi emozioni, i progetti della fantasia, quando si esprimono, sfumano e di tutta una ridda d’immagini che sembrano grandiose, non rimane che l’espressione di un semplice desiderio rozzamente manifestato. I progetti della fantasia sfumano come un sogno che si dilegua e la parola diventa anche più povera, non sapendosi adeguare a ciò che è già di per sé inafferrabile.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #ff3300;"><span style="font-size: small;"><b>Questo è il mio Figlio diletto: ascoltatelo</b></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Mosè ed Elia conversavano con Gesù e – come dice san Luca –, parlavano della sua dipartita dal mondo tra i dolori amarissimi della Passione. Essi rappresentavano la Legge e i Profeti, e parlavano del compimento di ciò che avevano predetto e figurato. Non è detto nel Vangelo se gli apostoli ascoltarono questi discorsi; è possibile, e in questo caso può credersi che san Pietro abbia proposto di rimanere stabilmente su quel monte non solo per conservare quella felicità, ma anche per sfuggire alle insidie di morte che si preparavano a Gesù Cristo. Egli non sapeva quel che dicesse, non potendo penetrare nel disegno del Signore. Avrebbe voluto dirigere gli eventi e prevenire quelli futuri, senza capire che doveva farsi guidare dalla parola del Redentore. Dio stesso, perciò, si degnò rispondere alle ansietà degli apostoli; una nube luminosa avvolse Gesù, Mosè ed Elia, e dalla nube, che era segno della presenza di Dio, si sentì la voce placida, solenne e grandiosa del Padre che disse: </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;"><i>Questi è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo. </i></span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Non si trattava dunque di fare progetti, ma di seguire il Figlio divino e ascoltarlo. Quelle parole furono piene di tanta maestà che i tre apostoli caddero bocconi per terra e furono presi da un gran timore. La sublime visione era terminata, e Gesù li scosse e li esortò a non temere. Essi alzarono gli occhi e videro solo Gesù, ritornato come prima, nelle sue umili apparenze.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Albeggiava e cominciarono a scendere dal monte; </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">sorse </span></span><span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">anche il sole, ma quella luce dovette sembrare loro un’ombra di fronte a quella che avevano vista. Ferveva in loro il desiderio di raccontare l’accaduto e può supporsi che facessero uno speciale progetto di confondere gli scribi e farisei.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">La loro fede, infatti, si era accresciuta, ed essi, nel loro cuore, l’avevano ora ben salda; si stupivano come gli scribi dicessero che prima del Messia doveva venire Elia, e ne domandarono spiegazione. Gli scribi, per dimostrare alle turbe che Gesù Cristo non era il Cristo, affermavano recisamente che doveva essere preceduto da Elia, secondo le profezie. Gli apostoli, certi ormai della verità, domandarono come gli scribi avessero potuto fare quella affermazione. Gesù Cristo, leggendo nei loro cuori l’ansia di parlare dell’avvenimento grandioso della trasfigurazione, lo vietò loro fino a dopo la sua risurrezione. La divulgazione di un fatto così importante, per il malanimo degli scribi e farisei, sarebbe servita solo ad aumentarne l’ostilità e li avrebbe resi maggiormente rei.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Ad essi, come a gran parte del popolo, ignorante e prevenuto, sarebbe apparsa una fiaba, e si sarebbe così svalutato un dono di Dio. La parte del popolo che ci avrebbe creduto, si sarebbe abbandonata a dimostrazioni politiche, rendendo vano, in tante anime, il disegno di Dio, e concentrandole in una falsa aspirazione temporale. Gesù, dunque, volle che non se ne parlasse se non quando la gloria inoppugnabile della risurrezione l’avesse reso non solo credibile ma salutare per le anime.</span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Rispondendo poi alla domanda degli apostoli riguardante Elia, Gesù Cristo distinse due venute del profeta: una alla fine del mondo per restaurare tutto e vincere l’anticristo, e una mistica e simbolica in un grande santo che avrebbe preparato a Lui la strada nello spirito di Elia. Questa seconda venuta s’era già realizzata in san Giovanni Battista, austero e forte come Elia, e martire come lui. Il popolo non lo riconobbe, e gli scribi e farisei lo ostacolarono in tutti i modi, come ostacolavano Lui stesso, tendendogli insidie e desiderandone la morte. Se non avevano riconosciuto il Battista, e non avevano ascoltato la sua voce, pur avendo essa tanto prestigio, come avrebbero potuto credere alla gloria della trasfigurazione?</span></span></div>
<div class="separator" style="background-color: white; clear: both; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: center;">
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">In quel momento non c’era da pensare che alla Passione e Morte, unica via scelta dalla Provvidenza per la redenzione degli uomini.</span></span><span style="color: white;"><span style="font-size: small;"></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; margin-bottom: 0cm; text-indent: 1.4cm;">
<span style="color: #660033;"><span style="font-size: small;">Don Dolindo Ruotolo</span></span></div>
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