Commento al Vangelo: Santissima Trinità C 2013 (Gvv16,12-15)
Il Consolatore verrà a sostenere gli apostoli
In ogni tempo della vita della
Chiesa, lo Spirito Santo continua a rimproverare il mondo di peccato, di
giustizia e di giudizio attraverso le parole del Papa e del sacerdozio. Il
mondo incredulo è confuso dalla luce della verità che rifulge nella Chiesa per
la continua assistenza dello Spirito Santo; è condannato nelle sue ingiustizie
con l’inesorabile giudizio che traccia infallibilmente la via del bene; la
Chiesa, infatti, addita l’eterna meta cui aspiriamo, sulle orme del Redentore
che è asceso al Cielo per prepararci il premio. Il mondo, infine, è sgominato
dalla potenza divina che, attraverso i doni dello Spirito Santo, mostra quanto
sia effimera la potenza di satana. Per l’assistenza dello Spirito Santo la
Chiesa è un faro di luce in mezzo al tenebrio del mondo, segna le vie della
verità e della giustizia, e vince le mene di satana, il perenne vinto anche
dalle più piccole manifestazioni della sua vita. La Chiesa condanna la
miscredenza che presume vivere in un positivismo tutto materiale, e glorifica
la fede che non vede e crede, condanna chi non crede in Gesù, e crede in Gesù
vivo e vero, benché invisibile che siede alla destra del Padre e vive
nell’Eucaristia; la Chiesa condanna il regno di satana e, condannandolo, mostra
che satana non è un re ma un vinto, e che tutto ciò che opera nel mondo è
obbrobrio che ne mostra la viltà.
Gli apostoli
non capirono quello che Gesù diceva loro, e rimasero perplessi. Capirono solo
che dovevano compiere una missione; ma, piccoli e incolti com’erano, provarono
uno scoraggiamento grande, non sapendo come avrebbero potuto attuarla. Il
pensiero poi che il Maestro divino li lasciava, li rattristava grandemente,
perché erano come figliolini attaccati alle vesti materne. Che cosa potevano
annunciare al mondo? A che cosa si riduceva la dottrina che avevano ascoltata?
La loro mente era confusa e il loro spirito, anche inconsciamente, desiderava
delle chiarificazioni. Per questo Gesù soggiunse: Molte cose ho ancora da
dirvi, ma non ne siete capaci adesso. Quando verrà Spirito di verità, Egli
v’insegnerà tutta la verità. Egli infatti non vi parlerà da se stesso ma vi
dirà quanto ha inteso, e vi annuncerà le cose che dovranno succedere. Egli mi
glorificherà, perché prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà. Tutto ciò che ha
il Padre mio è mio; perciò vi ho detto che prenderà ciò che è mio e ve lo
annuncerà.
Gesù
voleva dire: Voi desiderate sapere che cosa dovrete dire al mondo, e vi
preoccupate della vostra missione. Io, in realtà, non vi ho detto ancora tutto,
e ho molte altre cose da rivelarvi, ma voi non sareste ora capaci di
comprenderle. Vi manderò lo Spirito Santo ed Egli v’insegnerà tutta la verità.
Egli non farà una nuova economia di provvidenza salvatrice né verrà per fondare
qualcosa di diverso da quello che ho fatto già io, non vi parlerà da se
stesso, ma vi dirà quanto ha inteso, cioè vi dirà quanto io ho detto e ve
lo spiegherà, e vi annuncerà le cose che dovranno succedere, dicendovi
quello che io non ho potuto ancora annunciarvi, e dandovi lo spirito di
profezia. Voi così non sarete confusi né per ciò che avete visto e ascoltato né
per ciò che vi avverrà.
Vi
scoraggiate nella vostra missione, ma non siete voi che dovrete glorificarmi,
quasi semplici testimoni di un fatto storico; lo Spirito Santo mi glorificherà
in voi illuminandovi su tutto ciò che vi ho detto, e vi darà la luce di
sapienza perché mi glorifichiate innanzi al mondo; la vostra missione, in altri
termini, è soprannaturale, e voi, con la vostra fede, diffonderete in tutti la
luce della fede, e con la vostra vita mi glorificherete amandomi e accendendo i
cuori d’amore. Lo Spirito Santo procede da me, e riceve da me, con la natura
divina, la sapienza divina per istruirvi.
Vi dissi già
che Egli procede dal Padre (15,26), ma ora aggiungo che procede anche da me,
perché tutto ciò che ha il Padre è mio; il Padre gli comunica la natura
divina, e gliela comunico anch’io; procede dal Padre e da me come da unico
Principio, e riceve dal Padre e da me la natura divina, la scienza ecc.… Egli,
dunque, mi glorificherà solennemente non solo per ciò che ho compiuto come uomo,
ma mi glorificherà come Dio: prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà, ossia
vi annuncerà la verità della mia natura divina, di quella natura che Egli
riceve da me come dal Padre, e vi farà intendere luminosamente che io sono
veramente Figlio di Dio.
Don Dolindo Ruotolo
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