Domenica
di Pentecoste 2015 B (Gv
15,26-27; 16,12-15)
Messa
del giorno
La
venuta dello Spirito Santo
Annunciando
la venuta dello Spirito Santo, Gesù Cristo disse che
sarebbe stato mandato da Lui e dal Padre,
e
con questo disse chiaramente che lo Spirito Santo procedeva da Lui e
dal Padre. Egli espresse proprio l’opposto di quello che gli
eretici, negatori della processione dello Spirito Santo dal Padre e
dal Figlio, pretesero dedurre dalle sue parole. Teologicamente,
infatti, nelle Persone divine la missione, ossia l’essere mandata
l’una dall’altra, indica proprio la processione di una
dall’altra, o per generazione, come avviene nel Figlio, o per
spirazione, come avviene nello Spirito Santo. Gesù, quindi, dicendo
che
avrebbe mandato lo Spirito Santo dal Padre, disse
chiaramente che lo Spirito Santo procedeva da Lui e dal Padre, come
notano sant’Ilario (cf De
Trinitate, Lib.
VIII,) e sant’Agostino (cf De
Trinitate,
capitolo XX, Libro IV); e implicitamente disse che procedeva per
unica spirazione, essendo Egli una sola cosa col Padre.
Soggiunse,
è vero: Lo
Spirito di verità che procede dal Padre, ma
sottintese sempre: Io
manderò, e
quindi sottintese che procedeva anche da Lui. Egli, del resto, come è
detto nel capitolo seguente chiarissimamente (16,13), protestò che
tutto ciò che aveva il Padre lo aveva anche Lui, e
quindi che lo Spirito Santo procedeva dal Padre e da Lui. In questo
capitolo, disse che lo Spirito Santo procedeva dal Padre, e nel
seguente disse che riceveva
da Lui: De meo accipiet. Ora,
in Dio non c’è altra ragione di ricevere che il procedere, e
quindi ricevere
significava
procedere.
Dai
due Testi, perciò, risulta chiaro che lo Spirito Santo procede
dal Padre e riceve dal Figlio, ossia
procede dal Padre e dal Figlio.
Gli
apostoli dovevano rendere testimonianza a Gesù Cristo, attestando da
testimoni oculari quello che avevano visto e udito. Ma la loro
testimonianza sarebbe stata vana senza una conferma divina, e questa
l’avrebbe data lo Spirito Santo con i doni e con i carismi. Gli
apostoli avrebbero attinto la forza per operare dalla Santissima
Eucaristia, e per Gesù Cristo avrebbero avuto la pienezza delle
grazie dello Spirito Santo. Essi avrebbero così resistito alle
persecuzioni e all’odio del mondo e, pur subendo dolori, angustie e
morte ad imitazione del Maestro divino, avrebbero compiuto la loro
missione.
Il
pensiero poi che il Maestro divino li lasciava, li rattristava
grandemente, perché erano come figliolini attaccati alle vesti
materne. Che cosa potevano annunciare al mondo? A che cosa si
riduceva la dottrina che avevano ascoltata? La loro mente era confusa
e il loro spirito, anche inconsciamente, desiderava delle
chiarificazioni. Per questo Gesù soggiunse: Molte
cose ho ancora da dirvi, ma non ne siete capaci adesso. Quando verrà
Spirito di verità, Egli v’insegnerà tutta la verità. Egli
infatti non vi parlerà da se stesso ma vi dirà quanto ha inteso, e
vi annuncerà le cose che dovranno succedere. Egli mi glorificherà,
perché prenderà ciò che è mio e ve lo annuncerà. Tutto ciò che
ha il Padre mio è mio; perciò vi ho detto che prenderà ciò che è
mio e ve lo annuncerà.
Gesù
voleva dire: Voi desiderate sapere che cosa dovrete dire al mondo, e
vi preoccupate della vostra missione. Io, in realtà, non vi ho detto
ancora tutto, e ho molte altre cose da rivelarvi, ma voi non sareste
ora capaci di comprenderle. Vi manderò lo Spirito Santo ed Egli
v’insegnerà tutta la verità. Egli non farà una nuova economia di
provvidenza salvatrice né verrà per fondare qualcosa di diverso da
quello che ho fatto già io, non
vi parlerà da se stesso, ma vi dirà quanto ha inteso, cioè
vi dirà quanto io ho detto e ve lo spiegherà, e
vi annuncerà le cose che dovranno succedere, dicendovi
quello che io non ho potuto ancora annunciarvi, e dandovi lo spirito
di profezia. Voi così non sarete confusi né per ciò che avete
visto e ascoltato né per ciò che vi avverrà.
Vi
scoraggiate nella vostra missione, ma non siete voi che dovrete
glorificarmi, quasi semplici testimoni di un fatto storico; lo
Spirito Santo mi glorificherà in voi illuminandovi su tutto ciò che
vi ho detto, e vi darà la luce di sapienza perché mi glorifichiate
innanzi al mondo; la vostra missione, in altri termini, è
soprannaturale, e voi, con la vostra fede, diffonderete in tutti la
luce della fede, e con la vostra vita mi glorificherete amandomi e
accendendo i cuori d’amore. Lo Spirito Santo procede da me, e
riceve da me, con la natura divina, la sapienza divina per istruirvi.
Vi dissi
già che Egli procede dal Padre (15,26), ma ora aggiungo che procede
anche da me, perché tutto
ciò che ha il Padre è mio; il
Padre gli comunica la natura divina, e gliela comunico anch’io;
procede dal Padre e da me come da unico Principio, e riceve dal Padre
e da me la natura divina, la scienza ecc.… Egli, dunque, mi
glorificherà solennemente non solo per ciò che ho compiuto come
uomo, ma mi glorificherà come Dio: prenderà
ciò che è mio e ve lo annuncerà, ossia
vi annuncerà la verità della mia natura divina, di quella natura
che Egli riceve da me come dal Padre, e vi farà intendere
luminosamente che io sono veramente Figlio di Dio.
Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo
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