domenica 30 agosto 2009

Gli occhi di lui stavano fissi sopra di lui



« Gli occhi di tutti stavano fissi sopra di lui »
A Nàzaret, di sabato, nella sinagoga, Gesù si alzò a leggere. Aperto il rotolo del profeta Isaia, trovò il passo dove era scritto : « Lo Spirito del Signore è sopra di me ; per questo mi ha consacrato con l'unzione » (Is 61, 1). Non è certo dovuto al caso, bensì all'intervento della divina Provvidenza, il fatto che Gesù abbia aperto quel rotolo e trovato nel testo il capitolo che profetizzava a suo riguardo. Se è scritto : « Un passero non cade a terra senza che il Padre lo voglia... i capelli del vostro capo sono tutti contati » (Mt 10, 29-30), potrebbe forse essere dovuta al caso la lettura di quel testo, che esprimeva precisamente il mistero di Cristo ? Infatti, quel testo ricorda Cristo ... Poiché, dice Gesù : « Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio», a coloro che non hanno né Dio, né Legge, né profeti, né giustizia, né alcun'altra virtù. Per questo motivo Dio l'ha mandato come messaggero presso i poveri, per annunziare loro la liberazione, « rimettere in libertà gli oppressi». C'è forse un essere più oppresso dell'uomo prima che venga liberato e guarito da Gesù ?

Dopo aver letto questo e arrotolato il libro, Gesù si sedette ; gli occhi di tutti stavano fissi sopra di lui. Ma anche ora, se lo volete, potete anche voi tenere gli occhi fissi sopra di lui. Dirigete lo sguardo del vostro cuore verso la contemplazione della Saggezza, della Verità, del Figlio unigenito di Dio, e avrete gli occhi fissi su Gesù. Beata quell'assemblea della quale la Scrittura attesta che gli occhi di tutti stavano « fissi sopra di lui » ! Quanto vorrei che la vostra assemblea potesse ricevere una simile testimonianza ! Che tutti abbiano gli occhi del cuore occupati a guardare Gesù che ci sta parlando. Quando lo guarderete, la sua luce renderà il vostro viso più luminoso e potrete dire : « Signore, hai fatto risplendere su di noi la luce del tuo volto » (Sal 4, 7).
Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo
Omelia sul Vangelo di San Luca, 32